Di cosa parla la canzone di Brunori Sas, “L'albero delle noci”? Scopriamo il testo e soprattutto il suo significato con la nostra analisi
In vista del Festival di Sanremo 2025 scopriamo analisi del testo e significato della canzone di Brunori Sas, “L’albero delle noci”. La prima cosa da sapere è che il brano del cantautore non è una canzone. È pura poesia. Il cantante calabrese, per la prima volta in gara sul palco dell’Ariston, arriverà con un brano che parla del sentimento di inadeguatezza ma anche di bellezza, di dolore ma anche di felicità, di inquietudine ma anche di serenità che nasce quando si diventa genitori.
“L’albero delle noci”, che omaggia un albero di noci che esiste davvero nel paesino in cui Brunori Sas vive, è un continuo salto tra passato e futuro, tra ombre e luci, tra l’incapacità e la capacità di saper sostenere e far durare quella felicità presente che è “in quegli occhi di mamma” dove “adesso splende una piccola fiamma”. Gli “occhi di mamma”, della compagna Simona. E la “piccola fiamma, la figlia Fiammetta alla quale si ispira la canzone.
“L’ALBERO DELLE NOCI”, TESTO CANZONE BRUNORI SAS A SANREMO 2025
Nella canzone “L’Albero delle noci” di Brunori Sas per Sanremo 2025, come ha raccontato lo stesso cantautore, “non c’è solo luce. Ci sono le paure, il mio senso di inadeguatezza, il non voler cadere nell’atteggiamento di chi vuole solo proteggere e tenere lontano dal buio, ma deve avere la forza di raccontare anche quello che non è rose e fiori”. “Ho paura di mostrare a mia figlia solo le luci del mondo, per proteggerla dalle ombre”.
Si parla allora della sua terra e delle sue radici “dove la neve si mescola al miele e le persone buone portano in testa corone di spine”. E che “una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane”. Ma la straordinarietà di questa poesia è che tra le varie paure di un crudele passato e un incerto o sognato futuro, la scelta finale è di incorniciare uno speranzoso presente: “E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre”. Un presente non sicuro – “E tutta questa felicità forse la posso sostenere” – ma ricco di speranza. “Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore. E posso navigare sotto una nuova stella polare”.