Matteo Salvini è pronto a riferire in aula in merito ai presunti sabotaggi ai treni e alle linee ferroviarie, episodi denunciati da Rfi e su cui stanno indagando la Digos e la procura di Roma. Infatti, Ferrovie ha presentato un esposto-denuncia per i continui guasti, soprattutto alla linea elettrica. Si tratta di diversi incidenti anomali alla rete, ma anche di “circostanze altamente sospette“, che non appaiono casuali, al punto tale da sollevare l’ipotesi del sabotaggio.
L’auspicio è che venga fatta chiarezza su cosa succede in Italia, infatti sono 5 i casi principali, riportati in ordine cronologico. Il primo risale all’11 gennaio, con la disalimentazione della linea elettrica, cui è seguita la rottura del cavo elettrico e il danneggiamento del pantografo, quindi il Freccia 9515 tra Milano Centrale e Lambrate si è fermato. Il secondo episodio è di due giorni dopo e riguarda l’Alta velocità Roma-Napoli per un guasto a un deviatoio.
Il giorno successivo a questo episodio si è rotta la rotaia tra Valdarno Sud e Arezzo Nord sulla linea tra Firenze e Roma. Invece, il 15 gennaio c’è stata la disalimentazione di un deposito capitolino. Dopo questo guasto, ne sono stati segnalati altri, come quello alla linea Alta velocità tra Roma e Napoli.
Tra i casi più sconcertanti quello della catena sulla fune elettrica al secondo binario della stazione di Montagnana, su cui sta indagando la Digos di Padova. Se non fosse stato rimosso, avrebbe danneggiato il pantografo del treno e, di conseguenza, l’alimentazione della linea aerea, senza trascurare i pericoli per la circolazione dei treni. Su questo episodio si è attivata singolarmente la procura di Rovigo.
GUASTI E PRESUNTI SABOTAGGI: ANCHE IPOTESI TERRORISMO
Fs nell’esposto avanza l’ipotesi del sabotaggio, spiegando che, anche se questi problemi appaiono guasti tecnici alle linee ai treni, non si può escludere che qualcuno voglia destabilizzare il gruppo, “anche a livello istituzionale e governativo“. La tesi è che qualcuno possa colpire la rete ferroviaria per creare disagi in alcune zone nevralgiche italiane.
L’esposto è stato depositato alla Digos, che trasmetterà un’informativa alla procura di Roma. Non si esclude che si proceda per il reato di danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e terrorismo, come accaduto in precedenza con gli attivisti No Tav.
Nel frattempo, il gruppo ha predisposto delle contromosse a protezione di stazioni e binari, rafforzando i controlli e installando ulteriori telecamere.
CAOS TRENI, LEGA ALL’ATTACCO
Il deputato Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta, parla di scenari inquietanti sui treni su cui fare chiarezza. Gli fa eco Mara Bizzotto, vicepresidente vicario della Lega in Senato, che auspica si faccia chiarezza al più presto, visto che l’ipotesi del tentato sabotaggio “sarebbe molto grave“. Salvini si chiede chi ci sia dietro questi episodi, una questione così delicata che ha deciso di non presenziare alla cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, a cui parteciperà invece la premier Giorgia Meloni.