NUOVO RITARDO TRENI, FS LANCIA L’ESPOSTO CONTRO IGNOTI: “INCIDENTI ANOMALI, SERVE INDAGARE”
Ormai non si contano gli incidenti, i ritardi, i blackout e le interruzioni sulle linee dei treni in tutta Italia: una lunga sfilza di “ostacoli” che non da oggi porta polemiche e critiche alla gestione di Ferrovie dello Stato e dello stesso Ministero dei Trasporti. La novità del giorno però aggiunge una luce inquietante nella già complessa vicenda dei ritardi ferroviari: FS ha infatti lanciato un esposto formale che ammette la possibilità che possano esserci dietro i tanti incidenti “anomali” un potenziale e per ora ancora ignoto “disegno di sabotaggio”.
Dopo l’ultimo caso avvenuto stamane con i rallentamenti della linea AV Roma-Firenze – per un non precisato inconveniente nella rete in prossimità di Arezzo – la denuncia di Ferrovie dello Stato è detonante nella vicenda politica sottesa ai disagi per i pendolari: «Il Gruppo Fs ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato» già presentato presso la magistratura, dopo l’ennesimo incidente «anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette». La nota di FS consegnata all’ANSA ricorda poi assieme ai “sospetti” su potenziali sabotaggi, molto anomali sarebbero gli orari in cui si sono verificati i vari incidenti e inconvenienti: secondo l’esposto ufficiale, «non può essere un caso che si tratti di orari più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete». Gli orari, la cadenza continua e quotidiana ormai degli inconvenienti, i guasti e la “frequenza” hanno fatto muovere diversi sospetti nelle sedi centrali di FS.
CAOS TRENI, CONTINUA LO SCONTRO POLITICO TRA OPPOSIZIONI E LEGA: “SCIACALLI CONTRO SALVINI”
Da Nord a Sud, da Roma Termini a Firenze, fino a Milano Centrale, Bologna e ancora Napoli e Reggio Calabria: gli ultimi mesi del 2024 e i primi giorni del 2025 non hanno risparmiato alcuna grande città e rete ferroviaria, aumentando i sospetti su possibili sabotaggi per il momento ancora senza un preciso presunto mandante. Il Governo anche di recente ha spiegato con la Premier Meloni e il Ministro dei Trasporti Salvini che parte dei disagi sui treni italiani è dovuta ai tantissimi cantieri avviati con i progetti PNRR che servono a rendere finalmente aggiornata la rete ferroviaria del Paese.
La lunga sfilza di incidenti e blackout elettrici non convincono a fondo e da qui arriva l’esposto di FS, l’indomani degli enormi disagi per i treni cancellati sulla linea Alta Velocità tra Reggio e Salerno, così come la contemporanea situazione nefasta a Roma Termini con il guasto alle cabine elettriche. Dal Partito Democratico al M5s, passando per Renzi e Calenda nell’area centrista, le polemiche sollevate contro il Governo sono sempre più ingenti, con la richiesta avviata da Italia Viva per le dimissioni del Ministro delle Infrastrutture, nonché leader della Lega, Matteo Salvini. Le opposizioni in Parlamento hanno poi chiesto un’informativa urgente del vicepremier a Montecitorio per rispondere dei vari blocchi che ogni giorno si segnalano sulla rete di Trenitalia e RFI.
La risposta molto netta della Lega non si lascia attendere e arriva in mattinata, a corredo dell’esposto di Ferrovie dello Stato sulle troppe “anomalie” in corso sulla rete italiana: «Bene l’iniziativa del gruppo Fs che si è rivolto alle autorità». Anche per il Carroccio questa lunga serie di incidenti e blocchi sui treni italiani non è affatto casuale, e arrivano “puntuali” dopo lo sciopero-flop dello scorso 10 gennaio 2025: secondo i capigruppo di Senato e Camera della Lega, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, occorre verificare ogni possibile sospetto, ma nel frattempo «Dalla sinistra del malgoverno e del No a tutte le opere, anche ferroviarie, consueto e indegno sciacallaggio». A riconferma dell’urgenza sul caos treni in tutto il Paese, alle 13 RFI ha confermato un nuovo inconveniente sulla linea Roma-Firenze tra le stazioni di Montevarchi e Laterina: l’aggiornamento dei tecnici dopo l’intervento urgente è di un «inconveniente tecnico alla linea elettrica dopo il passaggio di un treno». Anche questa volta, mezzora-un’ora di ritardi medi con potenziali limitazioni e anche cancellazioni: l’emergenza continua, le indagini ora rischiano davvero di partire.