Ucraina in allarme: esercito cade a pezzi e reclutamento in crisi con i giovani irreperibili mentre Mosca prepara l’assalto estivo al Donbass
Un clima di esaurimento fisico e psicologico sta stremando il morale delle Forze Armate Ucraine (AFU), secondo un rapporto del Financial Times, mentre il Paese si prepara a contrastare l’imminente offensiva estiva della Russia con ufficiali veterani e reclute che denunciano la mancanza di prospettive per una risoluzione del conflitto e molti soldati che dubitano dell’utilità del sacrificio personale.
Comandati e soldati si dichiarato esausti e stremati a testimonianza di come il protrarsi della guerra, ormai al quarto anno, abbia logorato profondamente la determinazione iniziale e questa frustrazione è acuita anche dalle dichiarazioni non seguite da fatti del presidente americano Donald Trump, che aveva promesso una soluzione in 24 ore, dando vita ad aspettative poi tradite; intanto, i leader di Kiev ribadiscono la necessità di prepararsi a un conflitto prolungato con il sistema di reclutamento – macchiato da corruzione, pratiche coercitive e fallimenti nel coinvolgere i giovani tra i 18 e i 24 anni – che rischia di lasciare l’esercito senza riserve umane sufficienti.
La campagna di mobilitazione, definita “caotica e inefficace” da fonti interne, è stata caratterizzata da episodi di uomini prelevati con la forza dalle strade e costretti a firmare contratti, con casi di fuga all’estero o nascondigli improvvisati per evitare l’arruolamento e solo il 30% dei target previsti per la fascia under-25 è stato raggiunto e questo ciò ha lasciato vuoti problematici nelle unità operative; l’assenza di uomini, unita alla stanchezza accumulata da mesi di combattimenti, sta creando una spirale pericolosa che rende ogni trincea un luogo di attesa e rassegnazione.
Ucraina, l’offensiva russa e le contromisure: innovazioni tattiche e rischi strategici
L’esercito russo, dopo aver superato gli obiettivi di reclutamento nel 2025 e riorganizzato le riserve, punta a sferrare un’offensiva estiva in Ucraina concentrata sul Donbass, con obiettivi primari su Kostyantynivka e Pokrovsk e secondo gli analisti militari, Mosca adotterà una strategia a “lancio morbido”, aumentando quindi il numero e l’intensità degli assalti per indebolire sempre di più le difese ucraine; quest’ultime, già compromesse dalla carenza di artiglieria e sistemi antiaerei, appaiono sempre più in difficoltà.
Le forze di Kiev, oltre a fronteggiare la pressione al fronte, devono anche contrastare le innovazioni tattiche nemiche, come gli attacchi ai radar che controllano i droni di difesa e la localizzazione dei piloti di UAV tramite sistemi di intelligence avanzati: metodologie che hanno ridotto del 40% l’efficacia delle contromisure ucraine negli ultimi mesi.
La Russia ha inoltre aumentato gli attacchi profondi contro infrastrutture energetiche e città, con l’obiettivo di demoralizzare la popolazione e influenzare il sostegno internazionale a Kiev, intanto l’Ucraina conta sull’invio di nuovi lotti di armi dall’Europa, anche se le carenze di intercettori per la difesa aerea e razzi a lungo raggio rischiano di limitarne la capacità di risposta; per il Paese sarà fondamentale resistere fino a Natale, ma senza truppe fresche e rifornimenti costanti, ogni vittoria difensiva potrebbe rivelarsi effimera.