Continua il caos in Bolivia, dove la popolazione è insorta nelle ultime ore, ribellandosi contro lo stato. Il presidente Evo Morales, attraverso il proprio profilo Twitter, ha replicato al popolo dicendo: “Il piano di golpe fascista esegue atti violenti con gruppi irregolari che hanno incendiato la casa dei governatori di Chuquisaca ed Oruro e quella di mia sorella in quest’ultima città”. Morales parla di un attacco “codardo e selvaggio”, “nello stile delle dittature militari”, ai microfoni della radio della Confederazione sindacale unica dei lavoratori contadini della Bolivia (Csutcb). Stando a quanto specificato dal capo dello stato boliviano, dei “gruppi organizzati” avrebbero preso il controllo dei media statali Bolivia Tv (Btv) e Red Patria Nueva (Rpn). “Dopo aver minacciato ed intimorito i giornalisti – ha chiosato – li hanno obbligati ad abbandonare le loro fonti di lavoro”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, ergastolano in permesso accoltella uomo
Condannato all’ergastolo per l’omicidio di tre carabinieri nel 1979, Antonio Cianci durante un permesso premio ha accoltellato un 79enne. È successo nel parcheggio sotterraneo dell’ospedale San Raffaele, a Milano. L’uomo è stato accoltellato alla gola ed è in gravi condizioni, ma non sarebbe in pericolo di vita. L’epiosido si è verificato alle 18 di ieri poeriggio. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, Cianci avrebbe avvicinato il 79enne per chiedergli dei soldi e, di fronte al rifiuto dell’anziano, lo avrebbe colpito alla gola con un taglierino, portando via pochi soldi e il telefonino dell’uomo. Scappato, è stato fermato poco dopo dagli agenti con il taglierino ancora sporco di sangue e i pantaloni insaguinati. Quando venne arrestato per i pluriomicidio aveva 20 anni e non confessò subito, anzi disse che a sparare ai militari erano stati alcuni sconosciuti a bordo di un’auto. L’ergastolo è stato confermato in tre gradi di giudizio.
Ultime notizie, ultimatum Berlusconi a Mara Carfagna: “Decida se restare o andare via”
Ultimatum di Silvio Berlusconi a Mara Carfagna dopo l’apertura della deputata di Forza Italia a Matteo Renzi. «Decida se restare o andare via», l’aut aut lanciato dal leader di FI. L’ex ministro aveva infatti definito a Linkiesta Festival una “suggestione” la nascita di “Forza Italia Viva” come progetto da contrapporre alla “salvinizzazione” del centrodestra. «Oggi io e Renzi siamo in due metà campo diverse, ma non so cosa accadrà nei prossimi giorni; molti dopo 25 anni non si sentono a proprio agio in Forza Italia». Dal canto suo Matte Renzi ha parlato di «porte aperte» anche per altri dirigenti del suo partito. «Ma noi non tiriamo la giacchetta, Italia Viva è un approdo naturale per tutti, è questione di tempo». Invece Mochela Biancofiore, parlamentare di Forza Italia, ha replicato: «No way a sinistra, Renzi lo sa benissimo quindi smetta di fare accattonaggio».
Ultime notizie, esplosione Alessandria: fermato proprietario cascina
Per l’esplosione della cascina di Quargnento (Alessandria), che ha causato la morte di tre vigili del fuoco, c’è un fermo. Il proprietario della struttura, Giovanni Vincenti, ha confessato. Il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri, ha precisato che l’uomo «poteva evitare la tragedia», che è avvenuta per un «errore di impostazione del timer». Durante l’interrogatorio Vincenti ha spiegato che voleva solo arrecare danni alla cascina, senza la volontà di ferire o uccidere. Ora è indagata a piede liero anche la moglie. I due avevano pesanti debiti e volevano incassare i soldi dell’assicurazione. Il timer era stato programmato all’1.30 ma accidentalmente c’era anche un settaggio alla mezzanotte. E questo ha portato alla prima modesta esplosione che ha allertato i vigili del fuoco. L’esplosione doveva essere una sola, ma l’errore nella programmazione del timer ha provocato la strage.
Ultime notizie, Salvini su caso Segre: “Mi è arrivato un proiettile e non piango”
Matteo Salvini ha smentito il colloquio di venerdì a Milano con la senatrice a vita Liliana Segre. «L’incontro con la Segre l’avrò più avanti. Avverrà presto», ha dichiarato l’ex ministro dell’Interno. Poi per tre volte ha ripetuto: «Ciò che è giusto resti nel privato rimanga tale». Il leader della Lega ha annunciato che scenderanno in piazza a sostegno della senatrice nella manifestazione dei sindaci in programma il 10 dicembre a Milano. «Sì. Quando c’è qualcosa di democratico che riguarda il futuro lo sosteniamo». E poi ha precisato: «Il dibattito tra fascismo e comunismo che sono sepolti dal passato, non mi appassiona». Per Salvini «chi parla di fascismo e comunissimo nel 2019 è un nostalgico». Poi però ha rilasciato un’altra dichiarazione destinata a far discutere: «A me è appena arrivato un altro proiettile e non piango. In un Paese civile non dovremmo rischiare né io né la Segre».
Ultime notizie, Serie A: Inter in rimonta e crisi Napoli
Il dodicesimo turno della Serie A si è aperto con la vittoria del Torino per 4 a 0 al Rigamonti di Brescia. Esordio in negativo per Grosso sulla panchina lombarda. A sancirlo la doppietta di Belotti su calcio di rigore e quella di Berenguer. Belotti ha provocato anche l’espulsione di Mateju nel primo tempo. Con questo poker comunque il Torino trna a vincere dopo più di un mese. In rimonta invece la vittoria dell’Inter sul Verona. I nerazzurri, in attesa della Juventus, salgono al primo posto in classifica dopo un’ora di paura. Hellas in vantaggio col rigore di Verre, poi il pareggio di Vecino nel secondo tempo e l’eurogol di Barella all’83. L’ultimo anticipo del sabato è stato Napoli-Genoa ed è terminato con un pareggio a reti bianche. Crisi nera per i partenopei, sottotono e settimi in classifica.