Vera Gemma si appresta a prendere parte nuovamente a L’Isola dei Famosi. Dopo l’esperienza dello scorso anno, che l’ha consacrata al pubblico facendola conoscere ancor di più e dandole un’occasione importante per dimostrare di non essere “figlia di” ma bensì una persona e un personaggio che vuole essere conosciuto per ciò che è. Lo scorso anno, infatti, la naufraga aveva raccontato: “Spero che L’Isola mi permetta di dimostrare che non sono una figlia di papà viziata, come pensa chi non mi conosce e guarda solo il mio cognome”
Questa sera Vera entrerà in gioco con Soleil Sorge e con lei ci sarà sempre il ricordo del padre Giuliano, morto nel 2013 dopo un incidente stradale, a causa di un arresto cardiaco. “Se fosse ancora qui gli direi più spesso che lo amo. Non che non glielo abbia detto, ma ora che non c’è più e mi manca, vorrei poterlo fare ancora” aveva raccontato qualche tempo fa Vera Gemma. Un grande dolore, dunque, quello provato dopo la scomparsa dell’uomo. Nonostante Vera fosse ormai una donna, niente ha potuto lenire la sofferenza per la scomparsa dell’uomo che più ha amato al mondo.
Vera Gemma e il ricordo del padre: quel tragico incidente
“Papà era una persona umile. Ci ha sempre detto: ‘Ricordate che il fatto di essere figli di un attore importante, non significa che siete più importanti di altri. Caso mai significa che siete più fortunate’“ aveva raccontato qualche anno fa Vera. Giuliano Gemma è scomparso il 1 ottobre 2013 a causa di un incidente. Portato in ospedale, lì l’attore aveva avuto un arresto cardiaco. Vera Gemma non era a Roma: “Io ero a Los Angeles. Quindi ho dovuto trovare subito la lucidità per trovare l’aereo, tornare, partecipare al funerale con dignità trattenendo il dolore che oggi spesso sfogo piangendo improvvisamente da sola”, ha raccontato.
Quello che più manca a Gemma sono le sue visite inaspettate: “Adesso mi manca il suono del campanello perché lui veniva all’improvviso senza avvisare. Noi siamo cresciute su set dei film. Ho avuto un’infanzia e un’adolescenza surreale”. Per Vera, suo papà era un vero e proprio idolo, un amore sconfinato: “Per me mio padre era un mito: io lo adoravo, lo trovavo bellissimo e per vederlo andavo al cinema con mia sorella e la baby sitter per vedere i suoi film”