Canone Rai esenzione/ Oggi 16 maggio 2016 ultime notizie e news: istruzioni sulla dichiarazione sostitutiva (video). La “tortura” si ripete ogni anno

- La Redazione

News Canone Rai esenzione, con le novità riguardanti la dichiarazione sostitutiva che evita il pagamento della tassa sulla tv, che da quest’anno arriva direttamente in bolletta

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Come ormai tanti italiani sanno, oggi scade il termine per inviare la dichiarazione sostitutiva necessaria per evitare di pagare il canone Rai in bolletta nel caso in cui non si sia tenuti a farlo. Un’operazione che non è stata facile per molti italiani e che ha anche comportato il costo dell’invio di una raccomandata. Per questo in queste ore c’è chi su Twitter evidenzia che questa “tortura” dovrà essere ripetuta ogni anno. Infatti, la dichiarazione sostitutiva per non possesso della tv vale solo per quest’anno e l’anno prossimo dovrà essere ripresentata. Molti sperano con modalità meno complesse.  In questa giornata cruciale per l’esenzione dal canone Rai 2016 in bolletta, il programma Coffee Break di La7 ha dedicato un servizio alla scadenza dell’invio del modulo, intervistando tra l’altro Irene Imberti, che lavora presso la Direzione centrale gestione tributi dell’Agenzia delle Entrate, con la quale si è cercato di rifare il punto su chi davvero può non pagare l’imposta. Tra le altre cose, nel dialogo è stato ricordato che coloro che manderanno la dichiarazione dopo la scadenza di oggi, risulteranno esentati dal pagamento solo per il secondo semestre dell’anno. Clicca qui per il servizio.

Oggi è l’ultimo giorno utile per inviare la dichiarazione sostitutiva per non trovarsi addebitato il canone Rai in bolletta. Non è detto però che tutti gli aventi diritto potranno fare in tempo a inviare il modulo per l’esenzione. Può essere quindi utile sapere che chi manderà la dichiarazione sostitutiva per non possesso della televisione da domani e fino al 30 giugno potrà avere l’esenzione dal pagamento del canone solamente per il secondo semestre dell’anno. Nei giorni scorsi il sito Pmi.it ha contattato l’Agenzia delle Entrate scoprendo che in questo caso l’imposta dovuta è pari a 51,03 euro.

In queste ultime ore utili per inviare la dichiarazione sostitutiva ai fini di non vedersi addebitare in bolletta il Canone Rai non mancano le polemiche per la procedura di invio del modulo stesso. Infatti, come riportano le stesse istruzioni di compilazione, la dichiarazione può essere presentata “direttamente dal contribuente o dall’erede mediante una specifica applicazione web disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate, utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel rilasciate dall’Agenzia delle entrate”. C’è però chi segnala (attraverso Twitter) che per avere il pin occorrono diversi giorni dato che l’Agenzia lo invia via posta a casa del richiedente. Dunque è sostanzialmente impossibile, se non si è già in possesso delle credenziali, utilizzare oggi la modalità di invio telematico della dichiarazione sostitutiva.

Oggi è l’ultimo giorno utile per poter inviare la dichiarazione sostitutiva per non pagare il canone Rai in bolletta nel caso non si sia tenuti a farlo. Federconsumatori e Adusbef denunciano però le forti complicazioni presenti per adempiere a questo passaggio burocratico, aggravato dal fatto che l’Agenzia delle Entrate “non ha ha rafforzato il numero a pagamento 844800444 impossibile da raggiungere dopo lunghissime attese (60/70 minuti) con ripetute cadute di linea, mentre per diplomatici e militari stranieri (il cui termine scade lunedì 23 maggio), ha creato un modulo chiaro, con uno spazio per i primi, un altro per i secondi, per i normali vessati e tartassati cittadini ha redatto un modulo rompicapo difficile da comprendere”, spiegano le due associazioni dei consumatori in una nota.

Oggi è l’ultimo giorno per inviare la dichiarazione sostitutiva utile per non pagare il Canone Rai 2016 in bolletta. E Libero denuncia il fatto che i cittadini sono costretti “a pagare per non pagare”. Infatti, per inviare la dichiarazione via posta, occorre farlo senza busta, dunque non bisogna incorrere nell’errore di imbustare il modulo, ma creare “manualmente” il plico che deve contenere anche la fotocopia del proprio documento di identità. Dopodiché ci si può recare in posta per inviare la raccomandata. Ed ecco che il giornalista di Libero segnala che viene richiesto il pagamento di 11 euro e 80 centesimi. Del resto non trattandosi di una lettera standard, per gli impiegati delle poste non è possibile chiedere la normale tariffa di 6 euro e 5 centesimi.

Dunque, oltre alle non poche difficoltà burocratiche nella compilazione della dichiarazione sostitutiva, gli italiani si ritrovano a sborsare una cifra non indifferente per non dover versare un’imposta che non sarebbero tenuti a pagare.





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