RAI/ Vigilanza: Fini e Schifani annunciano la revoca

- La Redazione

I presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, preso atto dei pareri delle giunte per il Regolamento favorevoli alla revoca di tutti i commissari della Vigilanza, procederanno «ai conseguenti adempimenti»: lo afferma una nota congiunta dei due presidenti

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I presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, preso atto dei pareri delle giunte per il Regolamento favorevoli alla revoca di tutti i commissari della Vigilanza, procederanno «ai conseguenti adempimenti»: lo afferma una nota congiunta dei due presidenti.

Questo il testo del comunicato congiunto:

«Il Presidente del Senato, Renato Schifani, e il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, preso atto dell’esito infruttuoso di tutti i tentativi posti in essere per giungere a una soluzione politica della vicenda, hanno sottoposto oggi alle due Giunte per il Regolamento la situazione, straordinaria ed eccezionale, determinatasi nella Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, a seguito delle dimissioni di 37 dei 40 componenti e della dichiarazione dei Capigruppo di non voler procedere alla designazione di altri parlamentari in sostituzione dei dimissionari, Commissione che pertanto si trova nella evidente impossibilità di svolgere le rilevanti funzioni che l’ordinamento le assegna.

Le Giunte hanno deliberato due pareri di analogo contenuto, con i quali riconoscono esclusivamente ai Presidenti delle Camere, d’intesa fra loro, al fine di garantire le condizioni di funzionamento della Commissione di vigilanza, il potere di procedere al rinnovo integrale di tale organo, da esercitare tempestivamente, attraverso la revoca di tutti i suoi componenti, la nomina dei nuovi membri e la ricostituzione della Commissione stessa. Ciò stante la accertata, permanente e irreversibile impossibilità della Commissione stessa – titolare di competenze essenziali nell’ordinamento e di una funzione di garanzia costituzionalmente fondata e riconosciuta dalla giurisprudenza della Corte costituzionale – di svolgere le proprie funzioni.

I Presidenti delle Camere procederanno quindi ai conseguenti adempimenti».







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