STIPENDI PARLAMENTARI/ I più alti d’Europa? Francia e Germania spendono di più

- La Redazione

I risultati di una apposita commissione per verificare i guadagni dei parlamentari italiani. Talmente difficile riuscire a capirlo che le conclusioni sono state rimandate a marzo

parlamentook_R400 Foto Infophoto

La “casta”,come si usa dire, cioè  i parlamentari italiani avrebbero gli stipendi più alti d’Europa. Secondo la Commissione Giovannini, l’organismo guidato dal presidente dell’Istat, le cose non stanno esattamente così. Andando a spulciare nei dati appena resi pubblici dalla commissione infatti si scopre che sì i nostri parlamentari hanno l’indennità mensile lorda più alta di ogni altro Paese europeo, però assommando altri costi, ad esempio quelli dei famigerati portaborse, si scopre che in nazioni come Francia e Germania i parlamentari prendono più soldi complessivamente dei nostri deputati. Si tratta di dati a cura della Commissione per il livellamento retributivo che era stata insediata dal governo Berlusconi e confermata da Monti per sapere esattamente cifre e conti del nostro Parlamento e confrontarne i risultati con quelli di altre sei nazioni europee. E cioè  Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Austria e Belgio e naturalmente Italia. Purtroppo il calcolo è così complicato per i tanti dati da scovare e sommare, che la Commissione ha presentato solo un primo rapporto parziale il 31 dicembre, riservandosi di continuare lo studio e terminarlo per il 31 marzo prossimo: “Nonostante l’impegno profuso  la commissione non è in condizione di effettuare il calcolo delle medie” si legge nel rapporto. Ecco allora qualche cifra. Il parlamentare italiano riceve ogni mese una cifra lorda pari a 11.283 euro per il deputato e 11.550 euro per il senatore. Ma non sono gli unici soldi, bisogna calcolare altre voci (diaria, spese di viaggio e trasporto, spese di segreteria, spese per assistenza sanitaria, assegno vitalizio e di fine mandato). Ed ecco invece quello che percepiscono altri parlamentari europei. Lo spagnolo riceve 2.813 euro mensili, quello dei Paesi Bassi 8.503.  I francesi e i tedeschi stanno tra i 7.100 e i 7.668. Ma il problema dei confronti arriva quando bisogna calcolare le tassazioni, diverse in ogni Paese. Ci sono poi le spese di cosiddetta indennità di residenza dove i tedeschi percepiscono di più degli italiani, 3.984 euro contro i 3.503 degli italiani. Tra l’altro la ricevono anche coloro che vivono e risiedono a Roma. Solo da qualche mese però tale cifra viene ridotta e tagliata in base alle assenze che un parlamentare fa. Gli spagnoli ricevono 1.800 euro al mese per pagarsi da vivere a Madrid, ma chi è risedente nella capitale ne riceve mille in meno. I francesi non ricevono nulla, ma hanno delle tariffe agevolate in diversi residence di proprietà del Parlamento. Cè poi il caso dei cosiddetti portaborse, che figurano come spese di segreteria e di rappresentanza. Se gli italiani ricevono di meno di altri colleghi ad esempio i francesi e i tedeschi (3.690 euro i deputati e 4.180 i senatori) i nostri parlamentari non sono obbligati a render conto delle spese né dimostrare di aver realmente stipendiato un collaboratore.

Potrebbero dunque tenersi tutto per sé. Poi ci sono i privilegi, di cui gli italiani sembrano godere più degli altri colleghi europei: “libera circolazione ferroviaria, autostradale, marittima e aerea” grazie a una tessera speciale.





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