ATTILIO FONTANA, FRASE RAZZISTA/ “A rischio razza bianca”: Giorgio Gori, “è un Salvini in cravatta”

- Niccolò Magnani

Attilio Fontana, bufera per frase razzista: "Stop a migranti, razza bianca a rischio". Poi si corregge: "Un lapsus". Elezioni regionali in Lombardia, Gori: “un Salvini in cravatta”

roberto_maroni_attilio_fontana_lombardia_elezioni_regione_lega_twitter_2018 Sondaggi Politici, Elezioni Lombardia 2018 (LaPresse)

Dopo che per primo Giorgio Gori aveva rilanciato questa mattina l’audio da Radio Padania che ha fatto scoppiare il pandemonio di polemiche contro il suo rivale Attilio Fontana, in una intervista in onda su Rai3 a Carta Bianca il candidato del centrosinistra ha ribadito il suo concetto contrario alla frase razzista, e non solo. «Io penso che Fontana, che viene presentato come un candidato della Lega moderato, in realtà ha rivelato ciò che è, cioè un Salvini in giacca e cravatta, anzi più un Borghezio che un Salvini». Secondo lo sfidante sostenuto da Renzi e dal centrosinistra le frasi sulla “razza bianca” sono inaccettabili e mostrano da sole lo “specchio” di proposte del centrodestra in Lombardia: chi va “controcorrente” è Emma Bonino che sempre a Carta Bianca si sofferma più su quello detto da Berlusconi sull’immigrazione che non la frase poco felice di Fontana. «Trovo più gravi le parole di Berlusconi che ha detto che 500 mila immigrati vengono in Italia per delinquere. Non è responsabile agire in questo modo» Per quanto riguarda le parole del Governatore, la leader radicale ha aggiunto «non mi stupiscono, ha detto quello che pensano i leghisti da sempre».

DI MAIO, “È ANCORA CANDIDATO IN LOMBARDIA?”

«Un incidente», così Paolo Romani prova a derubricare il caso della «razza bianca a rischio» che ha travolto Attilio Fontana. «È un politico moderato, preparato e non superficiale: la frase, assolutamente infelice, pronunciata ieri è sicuramente frutto di un incidente a cui ha già rimediato», ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia. «Confido, conoscendolo e stimandolo, nella sua capacità di affrontare il tema dell’immigrazione con il necessario approfondimento. Tutti gli attacchi di queste ore sono dunque pretestuosi», ha concluso Romani, come riportato dall’AdnKronos. Luigi Di Maio invece ci è andato giù pesante: «Siamo sicuri che sono loro i moderati? Perché se loro sono moderati, io sono Gandhi rispetto a come si stanno comportando». Il candidato del Movimento 5 Stelle si è rivolto poi a Silvio Berlusconi: «Quello rimane il loro candidato? Uno che parla di razza bianca nel 2018? Nemmeno Salvini era mai arrivato a tanto». (agg. di Silvana Palazzo)

RENZI, “DICHIARAZIONI FARNETICANTI”

Anche Matteo Renzi ha commentato il caso della frase razzista di Attilio Fontana, che ha parlato di «razza bianca» parlando del tema migranti in un’intervista radiofonica. «Ci aspettavamo un dibattito alto, bello, nobile, sui contenuti. E invece il candidato della destra, leghista, parla di “razza bianca” e di invasioni. Noi insieme a Giorgio Gori parliamo di innovazione e capitale umano», ha scritto l’ex premier su Facebook. Il segretario del Pd ha definito «farneticanti» le dichiarazioni di Fontana e parlato di un «derby tra rancore e speranza» in vista delle elezioni regionali in Lombardia. Matteo Salvini è subito intervenuto per difendere il candidato del centrodestra: «Il colore della pelle non c’entra nulla, ma il pericolo è molto reale». Il leader della Lega ha assicurato di voler normare «la presenza islamica» in Italia. Salvini non si è tirato indietro dal mettere in guarda dai rischi che può portare con sé l’eccessiva immigrazione. (agg. di Silvana Palazzo)

ATTILIO FONTANA: “RAZZA BIANCA A RISCHIO”

Non poteva mancare la grande polemica di questo inizio Campagna Elettorale anche nelle Regionali di Lombardia: sotto attacco finisce Attilio Fontana, volto a sorpresa candidato dal centrodestra per sostituire Roberto Maroni dopo la clamorosa rinuncia recente. Ebbene, in una trasmissione tenuta ieri su Radio Padania, il candidato Governatore lombardo ha detto la sua sul problema migranti e le sue parole subito si sono rivelate un incredibile boomerang politico. «Qui non è questione di essere razzisti ma di essere razionali. Non possiamo perché tutti non ci stiamo, dobbiamo decidere se la nostra razza bianca deve continuare a esistere o essere cancellata», ha sostenuto l’ex sindaco di Varese. Il caos è stato immediato: il rivale principale, Giorgio Gori (che corre per il Pd), scrive su Twitter «Campagna elettorale: c’è chi parla di forconi e razza bianca. Noi parliamo di formazione, lavoro, crescita, Europa. Scegliete voi. #FareMeglio si deve, senza isterismi e demagogia». Nel giro di poco la notizia prende i canali nazionali e il centrodestra si ritrova, pur in vantaggio nei sondaggi, con una “grana” mediatica sul tema forse più scottante possibile in campagna sia nazionale che regionale, proprio l’immigrazione.  

IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA: “È STATO UN LAPSUS”

Qualche ora più tardi arriva il tentativo di “auto correzione” dello stesso Fontana, ma ormai la giostra dello “scandalo” mediatico era già cominciata a girare: «È stato un lapsus, un errore espressivo: intendevo dire che dobbiamo riorganizzare un’accoglienza diversa che rispetti la nostra storia, la nostra società». Tutto nasce da un ascoltatore che chiede al candidato della Lega il suo pensiero sulla scottante tematica dell’immigrazione in Italia: e Attilio Fontana spiega così, «Uno Stato serio dovrebbe progettare e programmare anche una situazione di questo tipo – ha proseguito il candidato presidente della Lombardia -. Dovrebbe dire quanti riteniamo giusto accoglierne e quanti immigrati non vogliamo fare entrare, come li vogliamo assistere, che lavori dare loro, che case o scuole dare loro. A quel punto quando un governo fa un progetto di questo genere lo sottopone ai suoi cittadini». In un secondo luogo, ancora Fontana prosegue dicendo che non si può accettare il discorso demagogico del “accettiamoli tutti”: «Perché non possiamo accettarli tutti, perché se dovessimo accettarli tutti, non ci saremmo più noi come realtà sociale, come realtà etnica. Perché loro sono molti più di noi e molto più determinati nell’occupare questo territorio. Qui non è questione di essere xenofobi o razzisti, ma è questione di essere logici o razionali». Ma ripetiamo ormai il “danno” era fatto e ora la campagna si sposterà per qualche giorno inevitabilmente su queste dichiarazioni che potete sentire qui sotto.







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