Giuseppe Conte Premier, consultazioni nuovo Governo/ Pd “distanze con M5s sui temi”

Consultazioni Giuseppe Conte alla Camera con tutti i partiti: domani i big, ira Centrodestra contro Governo Pd-M5s. Video, De Micheli "distanze sui temi"

Si è concluso il primo giro di consultazioni con i partiti “minori” del Parlamento che hanno fatto visita al Premier incaricato Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati e le novità riguardano il fatto che +Europa e Civica Popolare della Lorenzin hanno annunciato di votare la fiducia al Conte Bis, mentre Noi per l’Italia di Lupi ha scelto il campo dell’opposizione. Di LeU si sapeva già dell’adesione al nuovo Governo giallorosso, mentre su +Europa restano diversi dubbi con il giudizio del leader Della Vedova che resta alquanto scettico sulla possibilità di un Governo “positivo” di “svolta e discontinuità” come chiede il gruppo di Emma Bonino. «Noi votiamo la fiducia, ma abbiamo dato dei contenuti e aspettiamo delle risposte. Ci aspettiamo di vedere il programma del presidente Conte e poi andremo a confrontarci, abbiamo timore che non si tenga conto delle esigenze e dei bisogni del popolo dei moderati italiani». Si registrano invece dei rallentamenti sulle trattative Pd-M5s dopo che la vicesegretaria Paola De Micheli ha illustrato al termine della riunione al Nazareno tutti i punti “nodosi” che restano sul campo: «Ci sono punti in comune ma permangono divergenze su cui il premier incaricato Giuseppe Conte deve lavorare». Tra questi, la De Micheli cita le modalità di riduzione della pressione fiscale – il cuneo fiscale – e la giustizia: «Contiamo che nelle consultazioni il presidente Conte, ascoltando le nostre ragioni, si faccia portatore delle questioni programmatiche che solleviamo per arrivate a un buon esito, ma non vi nascondo alcune divergenze e differenze su cui lavorare nei prossimi giorni».



IL NODO “DI MAIO” NELLE TRATTATIVE PER IL NUOVO GOVERNO


Mentre alla Camera proseguono le consultazioni con il Premier Giuseppe Conte di tutti i gruppi politici, si registra un’altra defezione per la giornata di domani: oltre a Salvini, anche Giorgia Meloni non sarà presente mentre Silvio Berlusconi deve ancora confermare il suo arrivo a Montecitorio. Potrebbe essere un segno di “protesta” per un Governo nato in pochi giorni per evitare il ritorno alle urne, con il Centrodestra che si è data appuntamento in piazza il giorno della fiducia del nuovo Governo Conte e per il prossimo 19 ottobre con una manifestazione nazionale chiamata oggi da Salvini durante una lunga diretta Facebook. Durante un intervento alla Camera invece ha parlato poco fa il capogruppo M5s Francesco D’Uva, rispondendo a diverse domande sulle presunte frizioni con il Pd in merito al ruolo di Luigi Di Maio e alla volontà di tenere il vicepremierato «Non ci interessa minimamente, questo tema del vicepremier non l’abbiamo tirato fuori noi. In questo momento dobbiamo fare un governo che dia risposte ai cittadini». Di fianco a lui l’altro capogruppo, Patuanelli, ha invece commentato «Chi tocca il nostro capo politico tocca tutti noi, chi lo attacca attacca ciascuno di noi. Il M5S è un monolite, in passato ci siamo espressi con più voci ma quanto successo ci ha ricompattato totalmente. Stiamo lavorando insieme in modo davvero confortante».