Santa Messa per Domenica delle Palme 2025, video streaming su Rai 1 da P.za San Pietro: il saluto di Papa Francesco per l'inizio della Settimana Santa
L’APPARIZIONE IN PIAZZA, L’OMELIA E L’ANGELUS: LA SETTIMANA SANTA INIZIA CON PAPA FRANCESCO
«Buona Domenica delle Palme e Buon inizio di Settimana Santa a tutti»: così Papa Francesco saluta la Piazza San Pietro in festa nel vederlo nuovamente sull’altare una settimana dopo l’altra sorpresa fatta per il Giubileo degli Ammalati. Ancora con poca autonomia nella voce e nei movimenti, il Santo Padre non ha voluto mancare la Santa Messa per la Domenica delle Palme 2025, prodromo del Triduo Pasquale: le condizioni restano stazionarie e difficilmente potrà officiare gli appuntamenti verso la Pasqua, ma probabilmente potrebbe comparire per le benedizioni e i brevi saluti al termine delle celebrazioni.
Come del resto avvenuto oggi, al termine della Messa celebrata dal cardinale Sandri, che aveva appena finito di leggere l’omelia scritta da Papa Francesco per la Domenica delle Palme: il saluto e la benedizione alla piazza, con l’augurio di una buona Settimana Santa ha scatenato i fedeli lieti di vedere nuovamente il Pontefice, seppure in carrozzina e con pochissima autonomia nella voce dopo le perduranti infezioni polmonari. Nel segno di Simone il Cireneo, personaggio biblico che sulla via della Croce aiuta il Cristo nel suo Calvario, l’omelia del Papa punta l’attenzione sull’ingresso del Messia a Gerusalemme con la consapevolezza di andare incontro alla sua Passione lì a qualche giorno.
«Mentre siamo in cammino verso il Calvario, riflettiamo un momento sul gesto di Simone, cerchiamo il suo cuore, seguiamo il suo passo accanto a Gesù», scrive Papa Francesco invitando il popolo cristiano al dialogo e alla richiesta di un sostegno reale alle proprie tribolazioni. Anche nelle violenze più tremende, ricorda Bergoglio, il Signore riesce a trasformare tutto in un luogo potenziale di redenzione: per sperimentare il vero grande miracolo della Misericordia, conclude Papa Francesco, serve scegliere nella Settimana Santa “come portare la croce”, al cuore per prepararci alla Santa Pasqua «condividendo l’amore di Dio per l’umanità».
Portare la croce di Gesù non è mai vano ma è il modo più concreto per «condividere il Suo amore salvifico». Nell’Angelus diffuso sempre in forma scritta dopo la Santa Messa, sempre Papa Francesco ringrazia la vicinanza del popolo di Dio in questi mesi di sofferenza e convalescenza: «In questo momento di debolezza fisica mi aiutano a sentire ancora di più la vicinanza, la compassione e la tenerezza di Dio. Anch’io prego per voi, e vi chiedo di affidare con me al Signore».
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Buona domenica delle Palme! Buona Settimana Santa pic.twitter.com/bDy2kW6pcg— L’Osservatore Romano (@oss_romano) April 13, 2025
LA DOMENICA DELLE PALME SEGNA L’INIZIO DELLA SETTIMANA SANTA CATTOLICA VERSO LA PASQUA DEL SIGNORE: DIRETTA SANTA MESSA IN STREAMING
Si apre ufficialmente questa mattina con la diretta Santa Messa per la Domenica delle Palme 2025 la Settimana Santa che porterà il popolo cristiano non solo a celebrare la memoria della Pasqua del Signore, ma a riscoprire il valore cardine della fede nel Dio che si è fatto uomo, ha annunciato la Verità col suo Vangelo, si è caricato i peccati e i mali del mondo su di sé, ed è morto in croce poi risorgendo per l’eternità. Se il Natale apre idealmente l’anno liturgico con la discesa di Dio nel mondo, la Santa Pasqua è la dimensione centrale della fede cristiana.
Nel periodo forse di massima tensione mondiale dalla fine della Guerra Fredda, la Pasqua del Signore si appresta ad essere celebrata in questa settimana senza la piena presenza di chi in questi ultimi anni ha rappresentato un’autentica voce di pace in mezzo al mare di indifferenza e violenza:
Papa Francesco si trova ancora in convalescenza dopo il lunghissimo ricovero al Gemelli e non potrà prendere parte in prima persona a tutte le celebrazioni del Triduo Pasquale, cominciando già da oggi con la Santa Messa per la Domenica delle Palme e la Passione del Signore.
Resta l’appuntamento tradizionale con la diretta su Rai 1 e in video streaming sul canale RaiPlay e Vatican News-YouTube dalle ore 10 in Piazza San Pietro, ma appunto senza l’officiare di Papa Francesco, sostituito dal cardinale Sandri della Curia in Vaticano: non è escluso però un saluto in piazza dello stesso Pontefice, magari al termine con la benedizione degli Ulivi, iconico simbolo della Domenica delle Palme nella storia ormai bimillenaria della Chiesa di Gesù.
GLI ULIVI, LE PALME E LA SPERANZA DI RESURREZIONE: LE LETTURE E IL VANGELO PREVISTO
La Domenica delle Palme vede al centro della liturgia due momenti apparentemente non “collegati” tra loro, neanche dal punto di vista temporale: è in questa ultima domenica di Quaresima prima della Santa Pasqua che i cristiani celebrano e ricordano l’ingresso in Gerusalemme del Signore, accolto come un re con tutti gli onori. Il Vangelo di oggi 13 aprile 2025 richiama però anche la Passione di Gesù, avvenuta qualche giorno dopo: è l’unico altro momento dell’anno, oltre ovviamente ai riti del Venerdì Santo, che viene raccontato a livello liturgico la Passione e morte in croce che aspetterà il Signore pochi giorni dopo l’ingresso in Gerusalemme.
Si tratta di una scelta non casuale della liturgica ecclesiale, in quanto si vuole rendere l’idea di come molto rapidamente chi veniva osannato come il guaritore e il “trascinatore di genti”, potesse essere tradito, sbeffeggiato e condannato a morte: l’entrata trionfale dl Nazareno è in realtà il malinconico prodromo alla Passione dolorosa, e al contempo all’annuncio della vittoria sulla morte solo dopo aver caricato in Croce con sé tutti i mali del mondo e dell’umanità.
In questa domenica particolare si celebra anche la benedizione dei rami d’ulivo, simbolo di fede e di pace della tradizione ebraica precedente alla Domenica delle Palme. Prima e dopo la Santa Messa, viene consegnato ai fedeli i rametti di ulivo benedetti da poter scambiare con amici e parenti nell’annuncio della Resurrezione e pace del Cristo: l’episodio rimanda al cammino per l’ingresso in pellegrinaggio a Gerusalemme, proprio come Gesù, nella festa del Sukkot che precedeva la Pasqua ebraica.
All’epoca si celebrava la liberazione del popolo israelita dall’Egitto, la vittoria della pace e della libertà sulla schiavitù: con l’ingresso nella storia del Signore Gesù la Domenica delle Palme assume il duplice significato di annuncio di pace ma anche di imminente Resurrezione dopo la Passione, raccontata poi nelle letture dal Vangelo di San Luca (il Venerdì Santo il vangelo della Passione è invece quello di San Giovanni). La speranza di vincere il male e il peccato, è questo che Gesù incarna con la sua testimonianza di vita ricordata oggi nelle letture e nella liturgia della Santa Messa della Domenica delle Palme.
GUARDA QUI LA DIRETTA SANTA MESSA DOMENICA DELLE PALME
DOPO IL GIUBILEO È ATTESO (MA NON ANCORA CERTO) UN NUOVO SALUTO DI PAPA FRANCESCO
Con la celebrazione della Settimana Santa che si avvia oggi in Vaticano, cresce la speranza e il desiderio del popolo cristiano di poter riabbracciare “idealmente” Papa Francesco appena 7 giorni dopo la grande sorpresa di rivederlo in Piazza San Pietro per la benedizione finale nel Giubileo degli Ammalati e in Basilica di San Pietro per la preghiera. Come è stato ripetuto in questi ultimi giorni dai bollettini del Vaticano sulle sue condizioni di salute, il quadro stazionario e il miglioramento dopo l’oltre mese di ricovero al Gemelli per polmonite, rendono sempre molto cauto lo svolgersi degli appuntamenti quotidiani.
Questo non toglie però il grande desiderio che il Santo Padre dimostra ogni giorno nel voler guarire completamente anche dalle ultime infezioni polmonari rimaste: «si valuterà momento per momento», anche se la presenza in Piazza per il Giubileo della scorsa settimana, così come la visita con i Reali di Inghilterra lo scorso 9 aprile, rendono possibile quanto meno un saluto o una benedizione magari a fine della diretta Santa Messa per la Domenica delle Palme, meteo buono permettendo.
Al netto delle condizioni di salute di Papa Francesco, dei suoi miglioramenti e dell’alternanza di riposo, lavoro e terapie, è evidente che al momento la sua convalescenza impedisca una celebrazione così prolungata all’aperto come quella in programma questa mattina in Piazza San Pietro: a sostituirlo nella conduzione e celebrazione della Santa Messa oggi sarà il cardinale Leonardo Sandri, vice decano del Collegio Cardinalizio e stretto collaboratore di Papa Francesco nella vasta Curia di Roma.
