Giovanni Marseguerra è professore ordinario di Economia politica all’Università Cattolica di Milano. Dopo la laurea in Matematica all’Università degli Studi di Milano, ha studiato alla London School of Economics dove ha conseguito il Master of Science in Econometrics and Mathematical Economics ed il PhD in Economics. È segretario del Comitato scientifico della Fondazione vaticana Centesimus Annus - Pro Pontifice. È membro del Comitato scientifico di varie riviste tra cui Atlantide, trimestrale dalla Fondazione per la Sussidiarietà. È socio effettivo della Società Italiana degli Economisti. È autore di numerose pubblicazioni di teoria economica apparse su riviste nazionali e internazionali. I suoi interressi scientifici sono orientati verso l'analisi economica delle imprese e dei mercati, con particolare riguardo alla struttura produttiva, agli aspetti di natura finanziaria e all'interazione tra economia ed etica. Si è occupato in particolare di politiche di finanziamento delle imprese, di struttura proprietaria, di corporate governance.
A quasi venti anni dalla sua prima edizione, l’Artigiano in Fiera continua a dare rilievo a un settore che dimostra ancora una capacità di tenuta straordinaria. GIOVANNI MARSEGUERRA
L'inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il neorettore Franco Anelli, i messaggi dei cardinali J.-L. Tauran e A. Scola. Ne parla GIOVANNI MARSEGUERRA
La fase recessiva continua a falcidiare centinaia di aziende. GIOVANNI MARSEGUERRA spiega come un’adeguata politica industriale potrebbe rilanciare il nostro sistema produttivo
La crisi in atto sta mostrando i limiti del paradigma di sviluppo finora seguito dalle principali economie mondiale. Occorre quindi andare oltre, come spiega GIOVANNI MARSEGUERRA
Dal Rapporto 2010 Altis-CdO sullo stato di salute della piccola impresa milanese emergono due esigenze cruciali. GIOVANNI MARSEGUERRA spiega di che cosa si tratta
Anche quest’anno "Artigiano in Fiera", ha mostrato come, nonostante il grido d’allarme contenuto nel recente Rapporto Censis, il desiderio e la capacità di fare siano ancora forti e radicati nella nostra società. L'analisi di GIOVANNI MARSEGUERRA
Le imprese italiane sono le più tartassate e la politica non riesce a stabilizzare il 5 per mille: due brutti segnali per la società, come spiega GIOVANNI MARSEGUERRA
Se sui tagli la finanziaria appare condivisibile, commenta GIOVANNI MARSEGUERRA, più discutibile appare invece la parte dedicata allo sviluppo, come lamentato da Emma Marcegaglia
Al Convegno di Confindustria di Parma si è parlato di imprese, riforme, "quarto capitalismo" e libertà. Ma gli imprenditori come intendono, realmente, la libertà? Lo spiega GIOVANNI MARSEGUERRA
Il decreto legge sugli incentivi varato venerdì dal Governo mostra un rinnovato interesse per le imprese. Ma occorre fare di più per sostenerle in questa difficile fase
Favorire l’aggregazione delle nostre piccole imprese è oggi cruciale per cercare di agganciare una ripresa che è ancora debole e per superare indenni la crisi. Guarda il video dell'assemblea nazionale della Cdo
Anche se la fase più dura è ormai alle spalle, dovremo convivere ancora per molto tempo con una situazione di incertezza e difficoltà. Occorre quindi sapere da dove ricominciare, incominciando a risolvere quello scontro in atto tra banche e imprese che ancora si sta consumando
A un anno dal fallimento di Lehman Brothers si comincia già a parlare di ripresa. Per non far perdere terreno alle nostre Pmi occorre recuperare quella capacità di innovazione che può portarle al successo. VOTA IL SONDAGGIO
Arrivano da più parti segnali incoraggianti per l’economia reale. Le nostre imprese, in particolare quelle piccole, devono quindi cercare di resistere e già muoversi per guadagnare la competitività perduta
La cosiddetta manovra d’estate del Governo, che ha preso corpo con il decreto (Dl 78/09) approvato dal Consiglio dei Ministri la settimana scorsa, sembra andare nella giusta direzione per attenuare gli effetti più gravi della crisi sul nostro Paese
La crisi non è finita e ci sarà ancora da soffrire, ma arrivano anche dati positivi. Uno di questi, rilevato dall’Istat nel suo Rapporto annuale sulla situazione del Paese, riguarda le nostre Pmi
La stragrande maggioranza delle Pmi si mantiene oggi in piedi avendo alle spalle un numero di licenziamenti che, data la gravità delle condizioni, possiamo considerare ancora davvero limitato
In settimana non sono mancati i dati economici negativi, ma si è delineata finalmente anche qualche nota positiva. Sono stati anche presi alcuni buoni provvedimenti per aiutare le nostre Pmi in affanno
Non tutte le questioni relative ai Tremonti Bond sono state tuttavia ancora pienamente definite. Ci sono in particolare tre incognite che avvolgono l’intera operazione
Si tratta di un’assenza particolarmente rilevante in un Paese come il nostro in cui le piccole e piccolissime attività imprenditoriali costituiscono la componente essenziale del sistema produttivo. VOTA IL SONDAGGIO
Gli ultimi dati diffusi dall’Istat sull’industria mostrano che la manovra varata dal Governo per combattere la crisi è insufficiente. E Tremonti lo sa bene
In Italia gli effetti della crisi sono stati più ridotti che nel resto dell’Europa perché una parte consistente del nostro sistema creditizio è banca del territorio: piccole-grandi banche fortemente radicate ed ancorate ai valori della prudenza e della responsabilità. Soffriremmo meno se questo modo di fare banca fosse ancor più diffuso
Il riesplodere della crisi finanziaria americana preannuncia tempi difficili anche per un’economia dai fondamentali sostanzialmente solidi come quella del vecchio continente. Un’economia in recessione non aiuterà le nostre esportazioni, ma non bisogna dimenticare che il nostro export manifatturiero è stato capace di crescere del 9% nel 2006 e del 10% nel 2007
I problemi di crescita dell’Italia non derivano affatto da un sistema produttivo inefficiente o attardato su produzioni mature. Il nostro Paese negli ultimi 50 anni ha vissuto un eccesso di statalismo, senza considerazione per la sussidiarietà
All’indomani dell’audizione del ministro Tremonti nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, GIOVANNI MARSEGUERRA, professore di Economia politica all’Università Cattolica di Milano, spiega le principali novità contenute nel Dpef. Le misure a sostegno dell’impresa segnano un provvidenziale cambio di mentalità a favore delle Pmi, prima risorsa economica del Paese
Il Cranec e il settimanale Economy hanno presentato ieri la ricerca “L’internazionalizzazione del sistema industriale italiano. Una sfida vincente delle Pmi e dei distretti italiani”. GIOVANNI MARSEGUERRA (Docente di Economia politica all’Università Cattolica di Milano) ce ne mostra i tratti salienti
L’esposizione universale è una grande opportunità per attrarre investimenti dall’estero, per promuovere le eccellenze del made in Italy, per rilanciare un piano di infrastrutture di cui l’Italia ha bisogno, per valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico
I dati di Unioncamere dicono che hanno un ruolo insostituibile per la nostra economia, ma sembra che le pmi siano “trascurate” dalle nostra politica. A differenza di quanto avviene in altri paesi europei
Non va dimenticato che, nonostante le difficoltà che affrontano e che spiegano i dati dell’Ocse, le aziende italiane hanno aumentato il loro export e guadagnato fette di mercato mondiale