Berhalter, Ct USA calcio indagato per violenza domestica/ “Calci alla moglie nel ’91”

- Lorenzo Drigo

Berhalter, il ct della nazionale di calcio americana, accusato di violenza domestica: nel 1991 ha preso a calci sua moglie fuori da un locale. Il suo racconto dell'accaduto

Gregg Berhalter 640x300 Gregg Berhalter, ct nazionale di calcio USA (Twitter)

Berhalter (ct USA calcio) accusato di violenza domestica

Il commissario tecnico (ct) della nazionale di calcio USA, Gregg Berhalter, è attualmente soggetto ad un’indagine indipendente della Federazione Calcio in merito ad un episodio di violenza domestica. Tutto risale al 1991, e nel frattempo sembra addirittura che il commissario e sua moglie, Rosalind, abbiano chiarito, sposandosi 25 anni fa e mettendo al mondo ben 4 figli.

A quanto si apprende, insomma, il ct della nazionale USA Berhalter, nel 1991 in seguito ad un litigio con la moglie, avvenuto fuori da un locale, si lasciò trasportare dalla rabbia colpendo la donna a calci. Un gesto di per sé assolutamente riprovevole e che potrebbe costare al ct l’esclusione dalla guida della nazionale USA nei prossimi Mondiali del 2026. La bolla attorno a Berhalter sarebbe scoppiata, inoltre, per via di un uomo anonimo che lo scorso dicembre ha contattato la Federcalcio millantando di possedere informazioni che potevano compromettere la carriere dal commissario. Lui allora si sarebbe inserito a gamba tesa nella questione, anticipando lo scoppio dello scandalo e raccontando, pubblicamente, quanto accaduto quella sera.

Il racconto di Berhalter della violenza domestica

“Io e mia moglie Rosalind vogliamo condividere tutto e dire la verità”, ha scritto in una nota Berhalter, deciso a spiegare una volta per tutte la violenza domestica subita dalla moglie. “Una sera, mentre eravamo fuori a bere in un bar locale, Rosalind e io abbiamo avuto un’accesa discussione che è continuata fuori. Lo scontro è diventato fisico e l’ho presa a calci nelle gambe”, racconta.

“Non ci sono scuse per le mie azioni quella notte, è stato un momento vergognoso e di cui mi rammarico ancora oggi”, spiega ancora Berhalter nella sua nota. “Mi scusai immediatamente con Rosalind, ma comprensibilmente, non voleva avere nulla a che fare con me (..) ho cercato volontariamente consulenza per aiutare a imparare, crescere e migliorare“. La moglie, in quell’occasione, si allontanò da lui, “poi di punto in bianco, sette mesi dopo ho ricevuto una chiamata da Rosalind che mi chiedeva se potevamo parlare di persona. Ci siamo incontrati e abbiamo discusso di come eravamo cresciuti e abbiamo deciso di ricostruire il nostro rapporto“, conclude Berhalter. Contestualmente, Federcalcio riconoscendo lo sforzo del ct di raccontare la verità, ha dichiarato di aver avviato un’indagine indipendente, i cui esiti saranno resi pubblici.







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