Pollini e aria: situazione positiva in Calabria, Puglia e Toscana. Rischi minimi per allergici, cipresso unico polline a livello medio

I dati odierni riguardo ai livelli di polline e qualità dell’aria sono particolarmente positivi e rassicuranti per tre regioni italiane. In Calabria, la situazione circa la concentrazione del polline si presenta abbastanza tranquilla e rassicurante per gli allergici. Secondo i dati di PollinieAllergia.net, la maggior parte delle specie vegetali riporta valori assenti o bassi, ad eccezione del cipresso, che registra una concentrazione media (0-3,9 pollini/m³).



Anche parietaria e oleacee si mantengono su livelli particolarmente bassi. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, secondo il report ARPA, la situazione è discreta (AQI 47), con valori di PM2.5 e ozono che potrebbero causare qualche lieve disturbo ai soggetti più sensibili o che presentano difficoltà respiratorie preesistenti. In Puglia, la situazione polline è molto simile a quella calabrese: cipresso in moderata concentrazione, mentre tutti gli altri pollini si attestano su valori bassi o assenti.



La qualità dell’aria è leggermente migliore che in Calabria (AQI 40), con un discreto livello di biossido di azoto e PM2.5, mentre gli altri inquinanti si attestano su valori ottimali. Chi soffre di allergie in Puglia può tirare un sospiro di sollievo, perlomeno per la giornata odierna.

Pollini e qualità dell’aria: la Toscana chiude il quadro con dati confortanti

Spostandoci in Toscana, riscontriamo un livello di polline ancora più rassicurante: oltre al solito cipresso (valori medi), solo carpino e fagacee registrano valori bassi, mentre tutte le altre specie sono assenti. La qualità dell’aria toscana è la migliore delle tre regioni considerate (AQI 32), con solo il PM2.5 a livelli buoni e tutti gli altri inquinanti nella fascia ottimale.



Uno scenario complessivamente positivo, quindi, sia per quanto riguarda la concentrazione di pollini che per la qualità dell’aria. Per coloro che soffrono di allergie, possiamo quindi consigliare di approfittare di questi giorni di tregua per fare attività all’aperto, magari evitando di esporsi troppo a lungo durante le ore centrali della giornata, quando la concentrazione di ozono tende ad aumentare.

Ricordiamo comunque che, nonostante i valori complessivamente buoni, i soggetti particolarmente sensibili potrebbero avvertire qualche lieve malessere, soprattutto in Calabria, dove la qualità dell’aria risulta leggermente più compromessa.