Portogallo-Spagna è la prima semifinale di Euro 2012, in programma a Donetsk alle 20.45. Si tratta di una sfida secca, ad eliminazione diretta: non ci sono gol in trasferta o pareggi che tengano. In caso di parità al termine dei novanta minuti regolamentari si giocheranno due tempi supplementari da 15 minuti l’uno; in caso di ulteriore pareggio si ricorrerà ai calci di rigore. Si tratta del trentacinquesimo derby iberico della storia: sinora il bilancio è favorevole alle furie rosse, che hanno vinto 15 scontri diretti contro i sette del Portogallo, con 12 pareggi a completare lo score. Per i lusitani si tratta di una buona occasione per interrompere il dominio dei cugini spagnoli, che d’altra parte puntano a conquistare il terzo trofeo internazionale consecutivo, impresa riuscita solo alla Germania Ovest negli anni ’70 del secolo scorso. Il Portogallo invece è ancora alla ricerca del suo primo trofeo, solo sfiorato nell’edizione casalinga di Euro 2004. Il primo precedente tra Portogallo e Spagna risale al 1921, e si concluse con un 3-1 a favore della Roja. Curioso quello risalente al 1934: nella sfida valida per le qualificazioni ai mondiali francesi la Spagna s’impose per 9-0, in quella che rimane tuttora la seconda sconfitta più larga della storia del Portogallo. Gli ultimi due precedenti ufficiali parlano pari: il Portogallo ha battuto la Spagna nel girone di Euro 2004 (1-0 firmato Nuno Gomes), gli spagnoli si sono imposti negli ottavi di Sudafrica 2010 con lo stesso punteggio (marcatore David Villa). Questa sera l’arbitro sarà il turco Cakyr, assistito dai guardalinee Duran e Ongun e dal quarto uomo che sarà lo sloveno Skomina. Il fischio d’inizio, alla Donbas Arena di Donetsk, sarà alle ore 20.45.
L’europeo del Portogallo non era iniziato nel migliore dei modi. Nel gruppo B i lusitani hanno cominciato con una sconfitta, patita contro la Germania nella gara inaugurale. Un gol di Mario Gomez bastò per domare i ragazzi di Bento, che tuttavia hanno saputo riprendersi bene. Decisiva la seconda partita: contro la Danimarca il Portogallo ha messo subito le cose in chiaro, portandosi in vantaggio di due gol nei primi 35 minuti (Pepe, Helder Postiga). Un uno-due che però ha calato la soglia di attenzione difensiva, coi danesi ad approfittarne grazie alla doppietta di Bendtner. La svolta nel finale, quando una girata del neo entrato Varela ha tolto le castagne dal fuoco. Nella terza ed ultima partita del girone si è svegliato Cristiano Ronaldo, sino ad allora protagonista solo in negativo. Una doppietta del capitano ha steso ed eliminato definitivamente l’Olanda, e il successo per 2-1 ha aperto ai rossoverdi la strada degli ottavi. Contro la Repubblica Ceca, priva del suo faro Rosicky, il Portogallo ha imposto il proprio gioco specie nella ripresa, risolvendo però solo negli ultimi minuti grazie ad una perentoria capocciata di Ronaldo, ben innescato dal cross di Moutinho. Ora la Spagna: mister Paulo Bento pare intenzionato a confermare il suo undici tradizionale, con Fabio Coentrao opzione aggiunta a sinistra in fase d’attacco, Veloso play basso e Meireles e Moutinho incursori. L’unico grosso dubbio riguarda la posizione di centravanti: sin qui Helder Postiga è sempre partito titolare, ma le ultime indiscrezioni danno più chances a Hugo Almeida, meno dinamico ma più potente del collega. A propendere per lui anche l’infortunio occorso allo stesso Postiga, che con tutta probabilità non potrà essere del match. Non ci sono altri infortunati né diffidati nel Portogallo: il regolamento dell’europeo prevede che nelle semifinali il computo dei cartellini si azzeri.
La Spagna, campione d’Europa in carica, cerca di bissare il successo del 2008 (nessuno vi è mai riuscito), quando le furie rosse di Luis Aragones batterono in finale la Germania grazie ad una zampata del Nino Torres. Abbiamo avuto modo di seguire da vicino l’iter della Spagna ad Euro 2012: inseriti nel gruppo C, i ragazzi di Del Bosque hanno esordito proprio contro l’Italia. In una gara sorprendente per le nostre aspettative, gli spagnoli pur favoriti non sono andati al di là di un 1-1 in rimonta (Fabregas dopo Di Natale). Il torneo ha confermato i nostri meriti, ma resta il fatto che nel girone la Spagna ha convinto solo contro l’Irlanda, presa a scoppole (4-0 con doppietta di Torres e sigilli di Silva e Fabregas). Nell’ultima gara, quella dell’ipotetico biscottone con la Croazia, è arrivata una vittoria striminzita (1-0 Jesus Navas) ma figlia di diversi fattori, non ultimo il fatto di non dover esattamente giocare alla morte. Negli ottavi di finale invece la Spagna ha offerto una buona dimostrazione di forza, estromettendo una squadra talentuosa come la Francia. La doppietta di Xabi Alonso ha regalato il pass per la semifinale, dove ora attende il Portogallo in quello che sarà un match ad alto contenuto emotivo. A livello di formazione (clicca qui per le probabili complete), potrebbe esserci un grande escluso: si tratta di David Silva, apparso un po’ fuori condizione contro la Francia ed incalzato da validi concorrenti nel ruolo di esterno destro. Dovrebbe sostituirlo Pedro Rodriguez, poiché Jesus Navas sembra più utile come arma spacca partita dalla panchina. Come il Portogallo, anche la Spagna non conta diffidati tra le proprie fila.
Come ha previsto Luisito Suarez, nell’intervista di presentazione del match (clicca qui per l’esclusiva completa), Portogallo-Spagna sarà probabilmente una gara equilibrata. Suarez si è detto convinto che la Spagna imporrà il proprio gioco mantenendo il baricentro alto come di consueto. Di contro il Portogallo potrà puntare su una difesa compatta nella propria metacampo per poi affidarsi alla velocità di Ronaldo e Nani in contropiede. Staremo a vedere: ora però è davvero il tempo di lasciare la parole al campo, Portogallo-Spagna sta per cominciare…
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