Sono ben 6 le Regioni con 0 nuovi contagi registrati (Basilicata, Molise, Calabria, Umbria, Sicilia e Marche), diminuiscono i morti nelle ultime 24 ore (+60, ieri erano 75) e si assiste ad un calo imponente dei nuovi contagi e dei malati in tutta Italia: gli aggiornamenti sul coronavirus con le ultime notizie contenute nel bollettino Protezione Civile 1 giugno mostrano segni confortanti per il prosieguo della fase 2, nello stesso giorno in cui è previsto sbarchi negli store Apple e Android l’app Immuni per il tracciamento su smartphone. 233.197 sono le persone contagiate dal Covid-19 dall’inizio della pandemia, con aumento di 178 casi rispetto a ieri: si tratta di uno dei dati più bassi dall’inizio dell’emergenza, anche dovuto ai pochi contagi registrati in Lombardia oggi (+50 a fronte però di 3572 tamponi, ieri erano oltre i 10mila). Le persone attivamente positive al coronavirus in Italia sono 4.367 (-708 rispetto a ieri), con i deceduti che invece salgono alla drammatica quota di 33.475 con le ultime 60 vittime registrate: ottimo il fronte di dimessi-guariti, +848 sui 158.355, ancora più buono il trend dal fronte ospedali: 424 pazienti in terapia intensiva (-11), 6.099 ricoverati con sintomi (-288), 34.844 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi (-409).
Il rapporto tra tamponi e casi positivi in tutta Italia è di 0,57, con 31.394 test processati nelle ultime 24 ore (3.910.133 totali). Per finire, sul fronte dei contagi a livello regionali, ecco il trend delle persone ancora positive al Covid-19 il 1 giugno 2020: 20.861 in Lombardia, 5.062 in Piemonte, 3.068 in Emilia-Romagna, 1.468 in Veneto, 1.082 in Toscana, 611 in Liguria, 2.894 nel Lazio, 1.327 nelle Marche, 939 in Campania, 1.155 in Puglia, 293 nella Provincia autonoma di Trento, 967 in Sicilia, 266 in Friuli Venezia Giulia, 744 in Abruzzo, 123 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 161 in Sardegna, 17 in Valle d’Aosta, 135 in Calabria, 135 in Molise e 28 in Basilicata. (agg. di Niccolò Magnani)
Bollettini coronavirus Italia: Lombardia – Piemonte – Emilia Romagna – Veneto
CAOS REGIONI DOPO PAROLE DEL DOTT. ZANGRILLO
Continua il dibattito sull’emergenza coronavirus in Italia, gli ultimi aggiornamenti sono quasi tutti legati alle polemiche sulle riaperture delle Regioni, in programma mercoledì 3 giugno 2020. Diversi governatori si sono schierati contro la decisione del Governo di riaprire i confini regionali, decisione reputata corretta da Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni: «Qualche quota di rischio va presa, altrimenti non riapriremmo mai», le sue dichiarazioni ai microfoni di Omnibus.
Anche le dichiarazioni del professor Zangrillo sono state oggetto di discussione, come vi abbiamo raccontato, questo il giudizio del viceministro Pierpaolo Sileri ai microfoni di Sky Tg 24: «Io penso che la cosa più importante siano le norme che abbiamo adottato, accettare dagli italiani. Poi ci sono anche altri fattori, io voglio sperare che Zangrillo abbia ragione. Se il virus si è attenuato me lo deve dire un virologo e non un politico, questo lo scopriremo, ma l’evidenza clinica è che in ospedale arrivano meno pazienti: qualcosa è accaduto. Noi dobbiamo continuare su questa strada, non abbassiamo la guardia: se il virus si è attenuato sarà una vittoria che anticipa il ritorno alla normalità». (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS ITALIA AGGIORNAMENTI: BAGARRE SU RIAPERTURA REGIONI
Ultime notizie e aggiornamenti riguardanti l’epidemia di coronavirus in Italia, con la curva di contagi e vittime che continua, seppur lentamente a decrescere. Nella giornata di ieri, come comunicato dalla Protezione Civile, sono stati solamente 355 i nuovi infetti registrati sul suolo nazionale, mentre le vittime nelle ultime 24 ore sono cresciute di 75 unità. Il totale dei morti da inizio pandemia, dallo scorso 21 febbraio, è così salito a quota 33.415, mentre per quanto riguarda i casi totali, il computo aggiornato parla di 233.019 casi da quando è scoppiata l’emergenza. Intanto le regioni continuano a dibattere in merito alla riaperture dei confini, quando mancano ormai meno di 48 ore al prossimo 3 giugno, la data prescelta per far ripartire la libera circolazione in tutto il paese. Campania, Sicilia e Sardegna in particolare, sono contrarie ad un “liberi tutti”, ma il governo sembra ferma sulla propria decisione, come confermato anche dal ministro della salute Speranza.
CORONAVIRUS ITALIA, DI MAIO SU RIAPERTURA CONFINI
Il 15 giugno sembrerebbe essere invece la data prescelta per riaprire i confini nazionali, e a riguardo il ministro degli esteri Luigi Di Maio, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha spiegato: “La partita si aprirà il 3 giugno, perché andare a trattare con uno Stato estero mentre noi abbiamo ancora delle regole restrittive è complicato”, il riferimento è alla Grecia, che ha deciso di chiudere ai viaggiatori italiani provenienti da Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. “Crediamo nello spirito europeo – ha aggiunto sulla questione – ma siamo pronti a chiudere le frontiere a chi non ci rispetta”. Al momento sembra vigere l’anarchia nell’Unione Europea, con il Regno Unito che impone un isolamento di 15 giorni, mentre la Spagna consentirà l’accesso a tutti ma solo da luglio. Da segnalare infine numerose polemiche a seguito delle dichiarazioni del primario del San Raffele, Zangrillo, che ha parlato di coronavirus clinicamente morto, aggiungendo che di fatto non rappresenterebbe più un problema per gli ospedali italiani. Diversi coloro che hanno replicato invitando comunque alla cautela e al non diffondere messaggi fuorvianti.