MINNEAPOLIS – Una pioggia di Executive Orders, dal dichiarare lo stato di emergenza nazionale per il confine con il Messico alla cancellazione del birthright, lo ius soli; dall’ordinare il ritorno in ufficio full time per tutti i dipendenti federali al pardon, la grazia per i 1.500 rivoltosi del famigerato assalto al Capitol del gennaio 2021. E tanti altri, compresa la policy secondo cui da ora in poi su tutta la documentazione legale gli Stati Uniti riconoscono solo due (2) genders, “male and female”, maschio e femmina. Punto, e ognuno faccia la sua scelta.
Ma ci sono tanti altri big ones, come Donald sardonicamente commentava mentre si accingeva a firmare la fuoriuscita degli Stati Uniti dalla World Health Organization (“diamo 400 milioni l’anno e siamo un quinto dei cinesi che non danno quasi niente”, commenta Trump). Per non dire del piano programmatico e super-intensivo di sfruttamento delle risorse naturali. “Drill, baby, drill”, trivella bambina, trivella che il petrolio che ci serve ce lo procuriamo da soli. E poi a casa subito i dipendenti DEI, quelli che si occupano di diversità, equità e inclusione, tesi a promuovere il trattamento equo e la piena partecipazione di tutte le persone, in particolare dei gruppi che sono stati storicamente sottorappresentati o soggetti a discriminazioni sulla base dell’identità o della disabilità.
In poche parole (le sue), finiamola con tutta questa “diversità” e scrupoli annessi e facciamo grande l’America con le persone “normali”. E la prima arma – pronta all’uso – in mano ad un Presidente detentore del potere esecutivo è appunto quella degli Executive Orders, ovvero documenti ufficiali con i quali il suddetto Presidente gestisce le azioni del Governo federale. Trump ne firmò 220 durante il suo primo mandato tra il gennaio 2017 ed il gennaio 2021. Chissà quanti ne firmerà questa volta se nessuno gli toglie la penna di mano. Sempre per usare parole sue, lui la “rivoluzione del common sense”, del buon senso, la comincia così. Certo, il Congresso (non dimentichiamo che è tutto in mano ai Repubblicani) ha il potere di annullarli, questi ordini esecutivi. Come? Approvando provvedimenti legislativi che li invalidino, o semplicemente rifiutandosi di fornire i fondi necessari per attuare determinate misure contenute nell’ordine.
Per esempio 72 dei 220 ordini di Trump 1 sono stati revocati dall’Amministrazione Biden. Insomma, ognuno cerca di cancellare le tracce di chi l’ha preceduto. In nome di una nuova ideologia o semplicemente assistendo ad un one-man show, allo “spettacolo” di un Trump più imbizzarrito che mai? C’è già chi legge tutto in chiave “Progetto 2025”, il controverso e radicale progetto politico conservatore creato dalla Heritage Foundation.
Donald Trump ha ribadito più volte durante la sua campagna elettorale di non aver nulla a che fare con questa storia. Ma queste prime mosse sembrerebbero andare proprio in quella direzione. We’ll see, vedremo. Nel frattempo quello che vediamo e che stringe il cuore gettando una pesante ombra su questa “rivoluzione del buon senso”, è il muso duro verso gli immigrati. Il paradosso di un Paese fatto della carne e del sangue di immigrati che rigetta i propri simili. Secondo la Casa Bianca già centinaia di criminali immigrati sono stati incarcerati. Sarà… di solito i criminali veri sono quelli che non si fanno prendere.
God Bless America!
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.