A Chi l'ha visto il caso della sparizione di Domenico Manzo: cos'è successo all'uomo 69enne e perché si indaga sulla figlia Romina e due suoi amici
Dopo aver seguito il caso fin dall’inizio in quel tragico gennaio del 2021, nella serata di oggi – mercoledì 10 dicembre 2025 – la trasmissione Chi l’ha visto si tornerà a occupare ancora una volta della misteriosa scomparsa (che, ormai, potremmo tranquillamente definire morte) di Domenico Manzo: un caso complesso e ancora del tutto aperto, ma che sembra procedere verso la possibile apertura di un processo che vede protagonista la figlia dello stesso Domenico Manzo e due suoi amici, accusati a vario titolo di sequestro di persona e favoreggiamento.
Prima di arrivare a questi ultimissimi sviluppi, vale la pena – come sempre facciamo – di partire dal principio per ricordare che di Domenico Manzo si parla fin dal 9 gennaio del 2021: quella sera, infatti, l’uomo 69enne – detto da tutti “Mimì”, un tempo calciatore, poi anche muratore e, infine, pensionato – si allontanò volontariamente dalla sua abitazione dove era in corso il festeggiamento per il compleanno della figlia Romina con un folto gruppetto di suoi amici.
Domenico Manzo disse loro che si sarebbe allontanato per fumare una sigaretta, ma poco dopo fu inquadrato da una telecamera di sicurezza a qualche centinaia di metri dall’abitazione mentre si dirigeva – a piedi – in direzione di un distributore di benzina dismesso: quella fu l’ultima traccia certa di Domenico Manzo che ancora oggi, a distanza di quasi cinque anni, risulta essere scomparso nel nulla, senza alcuna apparente motivazione.
Le indagini sulla sparizione di Domenico Manzo: le festa, la droga e gli amici della figlia Romina
Le indagini sulla sparizione di Domenico Manzo si concentrarono da subito – come sempre accade in questi casi – sulla cerchia familiare dell’uomo: in un primo momento i figli (appunto, Romina e Francesco Pio) raccontarono che l’uomo si allontanò perché non riusciva a sopportare il disordine nell’abitazione causato dalla festa; mentre in un secondo momento venne fuori che la rabbia di Domenico Manzo era legata, invece, alla presenza di droga in casa, della quale non poteva sopportarne la vista.

Le dichiarazioni contraddittorie aprirono ai primi dubbi sulla figlia di Domenico Manzo e la svolta vi fu quando gli inquirenti scoprirono l’esistenza di due telefonate fatte dalla ragazza quella stessa sera – in un orario a ridosso della sparizione – agli amici Alfonso Russo e Loredana Scannelli: l’ipotesi attualmente battuta – nonché quella su cui si concentrerà l’imminente udienza davanti al GIP – è che siano stati proprio gli amici di Romina a organizzare la sparizione (e, infatti, sono accusati di sequestro di persona); mentre la figlia avrebbe coperto le loro presunte responsabilità e – non a caso – per lei l’ipotesi è di favoreggiamento personale.
