• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Lavoro » Sindacati » DOPO I REFERENDUM/ L’occasione per sindacati e imprese di far crescere la qualità del lavoro

  • Sindacati
  • Referendum
  • Lavoro
  • Politica
  • Impresa

DOPO I REFERENDUM/ L’occasione per sindacati e imprese di far crescere la qualità del lavoro

Natale Forlani
Pubblicato 11 Giugno 2025
Una manifestazione dei sindacati dei metalmeccanici (Ansa)

Una manifestazione dei sindacati dei metalmeccanici (Ansa)

Il fallimento dei referendum sul lavoro rappresenta un'occasione importante perché le parti sociali possano recuperare un importante ruolo

Il mancato raggiungimento del quorum disincentiva la tentazione di utilizzare lo strumento del referendum abrogativo su materie che richiedono soluzioni complesse e articolate che devono essere affrontate nell’ambito degli organi istituzionali democraticamente eletti. Ma, nel caso specifico, anche l’esaurimento di un ciclo delle politiche del lavoro caratterizzato dalla pretesa di utilizzare la legge, e la spesa pubblica, per sopperire alla carenze della contrattazione collettiva.


LAVORO & SINDACATI/ La svolta della Cisl: dalla protesta alla proposta


Saggiamente, i padri costituenti avevano previsto dei limiti, a partire dall’introduzione della quota dei votanti effettivi sul potenziale degli aventi diritto, per impedire un utilizzo improprio dello strumento che può comportare l’annullamento dei dispositivi legislativi approvati dai rappresentanti parlamentari eletti dal popolo.


ILVA/ "Non è ancora morta, ecco come sciogliere i nodi che ostacolano il suo rilancio"


La disaffezione per l’utilizzo dello strumento dei referendum abrogativi è dimostrata anche dall’allineamento della bassa partecipazione, intorno al 30% registrato per tutti i quesiti sottoposti ai votanti, a prescindere dalla diversa finalità.

Anche la gran parte dei promotori e dei sostenitori dei referendum non ha fatto mistero di voler utilizzare la scadenza referendaria per il doppio l’obiettivo di indebolire il consenso della compagine governativa e di consolidare il rapporto tra i partiti di opposizione. Lo dimostra il maldestro tentativo di utilizzare il numero dei partecipanti al voto, ivi compresi gli elettori che hanno votato per il No, per quantificare il dissenso popolare verso il Governo in carica.


ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO/ La scelta del Governo che divide i sindacati


L’aspetto singolare dell’intera vicenda è la mobilitazione del Partito democratico per invalidare i contenuti di una legge elaborata, promossa e votata, dai principali esponenti, tuttora in carica, di questa forza politica.

La liquidazione della riforma del Jobs Act, promossa dal Governo Renzi era diventata il simbolo della resa finale dei conti di una lunga stagione di polemiche interne alla sinistra italiana relativa all’attuazione delle riforme della cosiddetta “flexsecurity” (le misure che conciliano l’aumento della flessibilità dei rapporti di lavoro con quelle della tutela dei lavoratori per i rischi della perdita del lavoro e per aumentare l’occupabilità delle persone) che, a partire dagli anni ’90 dello scorso secolo, hanno orientato un’intera stagione delle politiche del lavoro e del welfare degli Stati aderenti all’Unione europea.

Nonostante la matrice socialdemocratica dei principali ispiratori e attuatori di queste politiche, assunte come riferimento anche dal Libro bianco sul mercato del lavoro italiano del 2001 coordinato dal compianto Prof. Marco Biagi, queste riforme sono state osteggiate dalla Cgil e dalla componente antagonista della sinistra italiana.

Il confronto tra le nostre dinamiche del mercato del lavoro e dei salari con quelle dei Paesi europei che le hanno adottate, rafforzando l’integrazione tra i percorsi di formazione e quelli lavorativi, la conciliazione dei carichi lavorativi con quelli familiari e la crescita dei salari collegata all’incremento della produttività, è impietoso.

Il peggioramento relativo del nostro tasso di occupazione e della qualità dei rapporti di lavoro, ivi compreso l’aumento dei contratti a termine e a orario ridotto, è avvenuto paradossalmente nella seconda decade degli anni 2000, in coincidenza della stagione di controriforme che hanno ridotto l’impatto dei rapporti di lavoro introdotti con la Legge Biagi e ridimensionato la portata delle riforme delle pensioni dei ministri del Lavoro Maroni e Fornero.

L’inversione di questa tendenza, con l’aumento del numero assoluto degli occupati, e in particolare di quello dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, è in corso dal 2022. Ed è avvenuta in assenza di particolari interventi normativi, per la contemporanea riduzione demografica della popolazione in età di lavoro e per la difficoltà delle imprese a trovare le risorse umane con le caratteristiche coerenti con i profili professionali richiesti.

Questa tendenza è destinata a incrementare per l’esodo dei lavoratori anziani che andranno in pensione nei prossimi anni, di gran lunga superiori al numero dei giovani che possono entrare nel mercato del lavoro e della crescita della domanda di nuove competenze legata all’impatto delle tecnologie digitali nelle organizzazioni del lavoro, che diventa la condizione imprescindibile per espandere gli investimenti.

Una domanda di lavoro superiore al numero dei lavoratori disponibili e il fabbisogno di investimenti formativi per valorizzare il ruolo delle risorse umane rappresentano due condizioni formidabili per la crescita della quantità e della qualità dei rapporti di lavoro. Ma il perseguimento di questi obiettivi non dipende dalle norme, ma dalla qualità delle scelte che saranno adottate dalle istituzioni e dalle parti sociali per utilizzare le risorse finanziarie, tecnologiche e umane disponibili.

La stagione che abbiamo descritto in precedenza è stata caratterizzata dal perenne tentativo di attribuire le cause del declino del potere di acquisto dei salari e del degrado della qualità dei rapporti di lavoro ai fattori esterni (la globalizzazione delle filiere produttive e i vincoli europei per le politiche di bilancio) e dalle politiche economiche e del lavoro orientate a introdurre vincoli normativi per l’utilizzo dei rapporti di lavoro e a espandere la spesa assistenziale (oltre 500 miliardi di euro di risorse pubbliche aggiuntive negli ultimi 15 anni) per sostenere i redditi delle persone e delle famiglie.

Dal 2015, con il bonus Renzi e la riduzione del cuneo fiscale, sono stati destinati circa 150 miliardi di euro ulteriori per sostenere il valore reale dei salari medio bassi compensando le carenze della contrattazione collettiva. Scelte che non hanno impedito il progressivo indebolimento del potere d’acquisto dei salari reali e la crescita di una quota rilevante del numero delle persone povere.

L’aumento dell’intermediazione dello Stato nella formazione dei redditi disponibili ha comportato come conseguenze la politicizzazione del confronto sociale, offrendo un corposo contributo alla deriva populista delle forze politiche e all’utilizzo assistenziale delle risorse pubbliche.

Il fallimento della tornata referendaria rappresenta un’occasione formidabile per riportare la ricerca delle soluzioni nell’ambito del confronto tra le rappresentanze confederali del mondo del lavoro.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Sindacati

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Sindacati

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net