Potevamo francamente aspettarci un battage più forte sul tema del Sessantotto, in occasione del quarantesimo anniversario. Fino ad ora il dibattito sui giornali langue, e la retorica commemorativa, che spesso si associa a una venatura nostalgica, pare avere poco fiato. Non possiamo che accogliere il dato con soddisfazione.
Non c’è infatti nulla di più stanco e stinto nella cultura italiana del rimpianto post-sessantottino, all’insegna del motto “formidabili quegli anni”. Forse questo significa che è finalmente arrivato il momento di osservare il fenomeno, almeno tentativamente, in una prospettiva storica. Ed è quello che ci proponiamo di fare con interviste e contributi, partendo per altro dall’inevitabile constatazione che lo spartiacque del Sessantotto mantiene, a prescindere da ogni considerazione personale, un’importanza oggettiva, ineludibile, per chi voglia capire a fondo quanto capitato, soprattutto in Italia, negli ultimi quarant’anni.
LETTURE/ Grossman e la strada di Israele: se la felicità passa attraverso la sofferenza
23/05/2008 Il rapporto tra movimento di contestazione e Chiesa cattolica nel ’68 (Paolo Gheda)
23/05/2008 Il Sessantotto che si racconta (Giovanni Cominelli)
02/05/2008 L’esperienza del ’68: dal desiderio di libertà alla distruzione del nemico (Aere Clara)
LETTURE/ Tommaso, Herder, Péguy, perché la provvidenza di Dio è sussidiaria
18/04/2008 Sessantotto, la grande confusione dietro l’inganno del cambiamento (Gianluigi Da Rold)
10/04/2008 Perchè resiste il mito della contestazione (Giovanni Cominelli)
10/04/2008 Il ’68 italiano, punto nevralgico di una crisi complessa (Ugo Finetti)
STORIA/ Dagli umanisti a papa Leone X, il dilemma di una "guerra santa" contro gli Ottomani
03/04/2008 1968, il fallimento degli adulti che i giovani hanno pagato (Pier Alberto Bertazzi)
28/03/2008 Il Sessantotto a scuola: i disastri del “buonismo” (Intervista a Paola Mastrocola)
28/03/2008 Il mio ’68, scoprire che la politica non salva l’uomo (Aldo Brandirali)