Sebastiano Esposito è uno dei fiori all’occhiello dell’Inter: l’attaccante compirà 18 anni il prossimo 2 luglio ma Antonio Conte lo ha già lanciato in prima squadra nel corso di questa stagione. Lui ha risposto presente: primo gol in Serie A (dal dischetto contro il Genoa) e rigore procurato in Champions League nella partita contro il Borussia Dortmund, che avrebbe potuto segnare lo spartiacque per il passaggio del turno e invece non è servita. Ad ogni modo, Esposito ha confermato in qualche misura la bontà del lavoro che la società nerazzurra ha svolto sul suo settore giovanile negli ultimi anni: non è un caso che la Primavera di Stefano Vecchi abbia vinto tutto quello che poteva vincere, ma anche nelle categorie inferiori il nome dell’Inter sia sempre comparso nell’albo d’oro dei campionati nazionali o quantomeno è riuscito a inserirsi tra le prime quattro squadre.
Il discorso naturalmente cambia quando si parla di professionismo: non sempre i grandi talenti riescono ad arrivare in Serie A e diventare campioni o ottimi giocatori, ci sono diversi fattori da valutare e affrontare. In più, i gioielli del vivaio possono sbocciare altrove: il caso più eclatante, almeno in epoca recente, riguarda proprio l’Inter (suo malgrado) e un ragazzo che si chiama Nicolò Zaniolo. Ceduto alla Roma come contropartita nell’affare che ha portato Radja Nainggolan in nerazzurro, Eusebio Di Francesco lo ha immediatamente lanciato in prima squadra e Zaniolo ha bruciato le tappe, prendendosi una maglia da titolare e raggiungendo la convocazione e l’esordio in una nazionale di cui è già elemento fisso. In attesa di tornare in campo, dopo la rottura del crociato di gennaio (nel frattempo si è anche operato al naso) vale 60 milioni cash: per lui la Roma non contempla contropartite e di base nemmeno la cessione.
SEBASTIANO ESPOSITO VIA DALL’INTER?
E’ dunque chiaro il tema di fondo che riguarda Sebastiano Esposito: l’Inter vuole evitare che si possa ripetere il caso Zaniolo. Il problema è che per il momento il rinnovo del contratto non è così certo: si parla di un accordo quinquennale ma la famiglia dell’attaccante ha scelto di cambiare procuratore, dando il benservito ad Augusto Carpeggiani (come anticipava TuttoMercatoWeb). Il nuovo agente potrebbe essere Federico Pastorello, che segue anche Romelu Lukaku: l’obiettivo è che Esposito arrivi a guadagnare 900 mila euro, cifra che sarebbe più congrua al suo percorso e che gli permetterebbe di ricacciare (a lui come all’Inter, ovviamente) tutte le lusinghe da parte delle pretendenti. Però, va anche considerato un aspetto ulteriore: se anche i nerazzurri dovessero vendere Lautaro Martinez, inevitabilmente il suo posto sarebbe preso da un big (lo ha detto anche Beppe Marotta) e dunque Esposito non sarebbe comunque titolare nei piani di Conte. Anzi: potrebbe essere ancora il quarto attaccante, il che ne limiterebbe gli spazi.
Esposito deve giocare: per questo motivo l’Inter contempla una sua partenza, ma questa volta sarebbe eventualmente solo in prestito. Nelle settimane precedenti si era profilata l’ipotesi di un affare con il Brescia, cedendo l’attaccante per arrivare a Sandro Tonali; tuttavia le rondinelle lo avrebbero presumibilmente voluto a titolo definitivo, e dunque l’operazione si è bloccata. Sullo sfondo ci sarebbe adesso l’Atalanta: la Dea ha grandi ambizioni e, per come stanno adesso le cose, sarebbe in Champions League anche il prossimo anno. Peccato però che Gian Piero Gasperini abbia le sue gerarchie: Duvan Zapata, Josip Ilicic e Alejandro Gomez dovrebbero restare e non si toccano, per Esposito i minuti non sarebbero troppi. Noi ipotizziamo una realtà come quella di Benevento: un allenatore che è stato bomber straordinario come Filippo Inzaghi, entusiasmo e possibilità di essere protagonista senza troppe pressioni. Un po’ come per Andrea Pinamonti, che l’anno scorso era a Frosinone: una situazione simile potrebbe essere ideale per il giovane Esposito.