Le FAQ del Ministero sulla Maturità 2025: cosa succede dopo la Prima Prova di oggi. La Seconda Prova, gli orali, il PCTO, gli Invalsi, il punteggio

TUTTE LE DOMANDE (E LE RISPOSTE) DEL MINISTERO SULLA MATURITÀ 2025: BANCHI PRONTI, SI PARTE!

È ormai tutto pronto, penne, dizionari, banchi in ordine, fogli pronti ad essere distribuiti e plichi digitali in rampa di lancio per la Prima Prova dell’Esame di Maturità 2025: eppure tra le varie FAQ (domande frequenti) poste al Ministero dell’Istruzione e del Merito negli scorsi giorni, financo stamattina, il pensiero di mezzo milione di maturandi va tutto a cosa potrebbe succedere dopo il tema d’italiano.



Seppur complesso, la scelta di una delle 7 tracce nelle tre tipologie di Prima Prova è forse quello che “spaventa” di meno gli studenti: dalla Seconda Prova agli orali invece, con le specifiche su tesina, “Capolavoro” e PCTO, ecco che il grado di ansia sale decisamente. E allora tuffiamoci nell’ultima rassegna di FAQ, tra domande e risposte più importanti, per poter accompagnare i nostri studenti al primo vero esame per “entrare” nell’età adulta.



Esame di Maturità, i ragazzi pronti per le prove scritte (ANSA 2024, Alessandro Di Marco)

Si parte dalla base, le più banali, ovvero cosa può succedere stamattina e dopo la Prima Prova: 6 ore di tempo massimo e poi la consegna della traccia svolta tra Tipologia A (Analisi del testo), Tipologia B (testo argomentativo) e Tipologia C (tema d’attualità) sarà completata. Da quel momento in poi il pensiero si svolta decisamente per quanto avverrà domani con la Seconda Prova scritta, quella di indirizzo ma pur sempre a carattere nazionale: dalla Versione di Latino al Classico ai problemi di Matematica per lo Scientifico, e via via in tutti gli altri licei, istituti tecnici e professionali si punta all’Esame di Maturità 2025 che verificherà le specifiche competenze di questi 5 anni di lavoro alle Superiori.



OLTRE LE PROVE SCRITTE: LE FAQ SU ORALI, VOTO, CAPOLAVORO, PCTO E MOLTO ALTRO

Altro tema chiave nelle FAQ del Ministero sulla Maturità 2025 riguarda il voto e quando si parte con i colloqui orali, i più temuti dagli studenti: ebbene, l’esame orale scatta due giorni dopo la pubblicazione dei punteggi delle prove scritte, dunque giocoforza nella settimana prossima. Non si ha una data unica nazionale ma dipende dalle correzioni delle varie commissioni e dalla presenza di più o meno classi nelle Quinte Superiori delle varie scuole italiane.

Il punteggio della Maturità 2025 è invece dipeso dalla somma delle prove scritte (20 punti massimi sia per il tema che per la Seconda Prova) e 20 punti per la prova orale, con in più i 40 punti massimi dati dai crediti raccolti nel triennio delle Superiori. Il minimo è 60 per essere ammessi al diploma, 100 il massimo con possibilità di lode solo se si è giunti al punteggio massimo negli scritti e con voto di condotta pari a 10.

Non vi saranno tesine “specifiche” per il colloquio orale anche se si partirà sempre da un argomento a scelta: quello che è certo, come spiega il Ministero dell’Istruzione nelle ultime FAQ, è che il “Capolavoro” dell’E-Portfolio non sarà oggetto dell’esame anche se resta fortemente consigliata la compilazione di tutte le sezioni su autovalutazione e certificazioni extrascolastiche all’interno della piattaforma. Questo perché – sottolinea il MIM – durante il colloquio al candidato è richiesta l’esposizione delle esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (Pcto) e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica.

Novità importante dell’Esame di Maturità 2025 è che sul fronte PCTO diviene obbligatorio per chi si presenta con voto di condotta pari a 6 su 10 presentare un elaborato critico sul tema della cittadinanza attiva e solidale (assegnato però dal Consiglio di Classe e valutato dalla Commissione di Maturità). La seconda vera novità dell’Esame di Stato è che i risultati dei maturandi nelle prove Invalsi avranno incidenza nel voto finale in quanto confluisce nel Curriculum dello studente: l’obiettivo, come spiega il Ministro Valditara, è che si torni a «chiamare e concepire un Esame di Maturità e non più “solo” Esame di Stato».

Da ultimo, le FAQ del Ministero sulla Maturità 2025 sottolineano che le materie non presenti in Commissione (come greco al Classico, o filosofia) vengono comunque richieste durante il colloquio orale: o meglio, i docenti di Italiano/Latino e Storia hanno facoltà di porre domande sulle altre materie che insegnano durante la terza prova dell’Esame di Maturità, quella appunto orale della prossima settimana.

Durante tale prova non è previsto alcun sorteggio con le buste per i materiali da richiedere agli studenti: il Ministero specifica che ogni commissione la mattina dei colloqui consegna un materiale specifico – un testo, documento, esperienza, progetto e problema – predisposto per far partire l’esame orale da quei temi fissati, salvo poi spaziare con il candidato tra la correzione degli scritti e le domande sugli altri argomenti.