MORTE GIANMARCO POZZI/ “Siamo stanchi, vogliamo verità, fatta istanza di avocazione”

- Davide Giancristofaro Alberti

Si torna a parlare del decesso di Gianmarco Pozzi a Storie Italiane: il ragazzo è stato trovato senza vita in un'intercapedine, una morte decisamente sospetta

Gianmarco Pozzi 640x300 Gianmarco Pozzi

Si torna a parlare della misteriosa morte di Gianmarco Pozzi, il ragazzo trovato senza vita la scorsa estate sull’Isola di Ponza. In collegamento con Storie Italiane l’avvocato della famiglia Pozzi: “Dopo 8 mesi e più di indagini, questa mattina abbiamo presentato istanza di avocazione alla procura generale della corte d’appello di Roma di modo che il processo venga spostato da Cassino, ci sono state inadempienze gravi secondo noi da parte di inquirenti e procura nei primi momenti di indagini, si sono perse informazioni importanti come la mancata autopsia, l’aver fatto pulire il luogo del delitto come indicato dai carabinieri, cancellando molto probabilmente il sangue di Gianmarco ma anche tracce genetiche ed ematiche che avrebbero potuto lasciare le persone ferite”.

Il ragazzo è stato strozzato sul muretto – ha proseguito l’avvocato – e li ha avuto un edema e poi è stato gettato nel’intercapedine: perchè non si sequestra l’area? Perchè fai pulire anche tutta la casa oltre al luogo del delitto? I vestiti di Gianmarco non sono mai stati ritrovati. Non si sa chi ha fatto pulire la casa, forse le stesse che hanno detto di pulire l’intercapedine, ci potevano essere elementi essenziali per trovare gli autori del reato. Vestiti mai ritrovati perchè son stati regalati dagli altri inquilini della casa. Sulla mancata autopsia non c’è stata data nessuna risposta in merito. Il medico legale non è intervenuto sul posto, l’ha visto due giorni dopo, non ha rilevato la temperatura del corpo. Non voglio credere che sia volontà nel non farlo ma che ci sia inesperienza. Ci hanno detto che era un incidente, come hanno fatto a dirlo prima di ispezionare il cadavere? La famiglia è stanca”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MORTE GIANMARCO POZZI: CHIESTO TRASFERIMENTO DEL CASO. LA SORELLA: “VOGLIAMO VERITÀ”

Breve aggiornamento a Storie Italiane in merito alla vicenda di Gianmarco Pozzi, il giovane pugile trovato senza vita la scorsa estate sull’isola di Ponza. La sua morte è stata archiviata come accidentale, ma secondo la famiglia il ragazzo sarebbe stato massacrato di botte, quindi ucciso, e gettato nell’intercapedine dove è stato successivamente rinvenuto. Oggi, in diretta con il programma di Rai Uno, vi era l’avvocato della famiglia Pozzi che ha aggiornato la vicenda, spiegando: “Abbiamo richiesto stamattina il dissequestro del telefonino e la consegna al perito di parte per recuperare i dati del telefono. La cosa più importante è che chiederemo oggi, depositandola domani mattina, alla procura generale presso la corte di appello, di spostare il procedimento da Cassino perchè non siamo contenti di come le indagini sono state condotte nella prima fase”. Il legale della famiglia Pozzi ha proseguito: “Possiamo riuscire a trovare il bandolo della matassa, quanto accaduto prima forse lo perderemo per sempre, come la perizia medico legale, le telecamere lungo il tragitto che ha compiuto Gianmarco, potevamo sapere con chi stava e da chi era seguito, e molto probabilmente chi l’aveva ammazzato”.

MORTE GIANMARCO POZZI, LA SORELLA MARTINA: “DA OTTO MESI CI BATTIAMO PER LA VERITA’”

“Queste cose le abbiamo perse – aggiunge conclude l’avvocato della famiglia di Gianmarco Pozzi – domattina chiederemo alla procura generale di poter far luce su questa caso, chiederemo di verificare se vi sono stati eventuali errori da parte della procura”. Così brevemente anche Martina Pozzi, la sorella della vittima, che da mesi si sta battendo affinchè le indagini procedano nel migliori dei modi, e soprattutto, si scopra come sia morto il fratello: “Vogliamo giustizia, sono passati 8 mesi e pretendiamo le risposte, abbiamo avuto fin ad oggi tantissime cose non chiare e anche stamane abbiamo avuto un po’ di problemi e pretendiamo la giustizia e la verità”.





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