BERLUSCONI/ Manovra recessiva. Non lascerò mai la politica

- La Redazione

L’ex presidente del Consiglio, è tutt’altro che intenzionato a farsi da parte. E sembra non perdere occasione per far capire che lui si sente ormai da tempo in campagna elettorale.

berlusconi-bocciato-r400 Foto Ansa

L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è tutt’altro che intenzionato a farsi da parte. E sembra non perdere occasione per far capire che lui si sente ormai da tempo in campagna elettorale. Lo ha fatto anche intervenendo telefonicamente, come è tradizione a Santo Stefano, alla comunità Incontro, l’associazione fondata dall’ex sacerdote Don Gelmini (chiese al Papa di essere dimesso dall’abito sacerdotale per potersi meglio difendere dalle controverse accuse di pedofilia mossegli nel 2007) che si occupa di tossicodipendenti, emarginati, anziani ed alcolisti. Berlusconi ha fatto, anzitutto, presente che questo natale è il più povero dal 2000. Lo ha fatto citando i dati di Federconsumatori secodo i quali la spesa natalizia degli italiani si è attestata, quest’anno, a 4 miliardi di euro, 400 milioni in meno rispetto alle previsioni. Secondo il leader del Pdl, è indice del fatto che la manovra sta gettando un’ombra sinistra sulle abitudini egli italiani. E che gran parte delle misure in essa contenute rischiano seriamente di penalizzare i consumi innescando una pericolosa spirale recessiva. A tal proposito, ha rivendicato l’azione del suo governo e il fatto che, pur avendo tenuto i conti in ordine, il pil non ha mai registrato segno meno. Per questo, occorrerà, nel breve tempo in cui Monti resterà al governo, modificare profondamente – è la convinzione di Berlusconi – l’architettura istituzionale, per far sì che il paese possa diventare effettivamente governabile. «Se riusciremo a farlo in questo tempo che ci divide dalla fine della legislatura potremo veramente dire che abbiamo fatto qualcosa di grande e di importante».

Poi, per rassicurare i sostenitori, ha manifestato espressamente la sua volontà di non abbandonare la scena politica. A tal proposito, ci ha tenuto a ribadire che il Pdl è pur sempre, anche se non più al governo, il partito di maggioranza relativa. E che i sondaggi lo darebbero in continua ascesa, proprio a causa delle preoccupazione che il governo Monti sta scatenando tra gli italiani. «Restiamo vigili per fare il bene del nostro Paese», ha dichiarato l’ex capo del governo. 

Ha sottolineato, tuttavia, come la soluzione alla crisi debba essere studiata e realizzata in ambito europeo, «perché è l’Europa che deve cambiare». All’incontro erano presenti anche, tra gli altri, il capo dei senatori pidiellini Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi.





© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie

Ultime notizie