Il ravvedimento speciale concordato scadrà venerdì 20 dicembre 2024. I contribuenti hanno la possibilità di poter saldare i propri debiti e regolarizzare la propria posizione con il fisco italiano per le omissioni o irregolarità risalenti al 2022.
Grazie al ravvedimento speciale è possibile abbattere le sanzioni applicate ai debiti con il fisco italiano di almeno un diciottesimo rispetto all’importo originario. Non farà testo – come sottolinea l’Agenzia delle Entrate – né il periodo di imposta e neppure l’eventuale adesione al CPB.
Ravvedimento speciale concordato in scadenza: come mettersi in regola
Il ravvedimento speciale del concordato in scadenza il 20 dicembre 2024 permetterà ai debitori di poter abbassare l’importo della sanzione di almeno un diciottesimo. Grazie alla tregua fiscale introdotta in Bilancio 2023 sono stati ampliati gli sconti ammessi in misura (considerando anche il periodo fiscale del 2022 inizialmente non previsto).
Attenzione però alle modalità di pagamento previste dall’Agenzia delle Entrate, i cui importi dipendono dall’anno di imposta di regolarizzazione:
- Per le violazioni commesse nel 2021 e/o negli anni precedenti, il pagamento a rate è previsto per un corrispettivo pari ad un ottavo rispetto alla somma complessiva dovuta;
- Per le violazioni in riferimento all’anno 2022 il piano di rientro è stabilito in quattro tranche di pagamento.
Indipendentemente dall’anno di imposta per la quale si risulta “debitori”, gli interessi annui sono pari al 2%.
Il pagamento delle rate pattuite con il ravvedimento speciale deve avvenire tramite modello F24, attraverso il quale è possibile sfruttare – laddove se ne abbiano – dei crediti in compensazione (come è ammesso e previsto dalla circolare numero 2/E del 27 gennaio del 2024).
I rischi del mancato pagamento
Qualora un contribuente non saldasse l’ultima rata del ravvedimento speciale concordato non perderà tutti i benefici della misura però gli verrà negata la possibilità di rateizzare l’importo dovuto al fisco.
A quel punto l’amministrazione tributaria provvederà ad iscrivere a ruolo il debito contratto inclusivo di interessi e titolo di imposta con relative sanzioni.
A breve scadrà la possibilità di aderire al concordato preventivo biennale, la quale potrebbe risultare un ottimo strumento per risparmiare un po’ di tasse ed entrare in buoni rapporti con il fisco italiano.