Bollettino polline, peggiorano le allergie in Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Aria inquinata e ozono in aumento
Aprile è ormai entrato nel vivo, e con lui le prime calde giornate di primavera, che portano con sé una crescita veloce dei livelli di polline nelle nostre regioni: secondo il report di PollinieAllergia.net, in Veneto la situazione è caratterizzata da una forte variabilità nelle concentrazioni di polline tra le diverse province: a Padova, per esempio, i livelli sono medi, mentre a Venezia e Verona possono essere soggetti a forti oscillazioni, da bassi a molto alti.
La tipologia di polline che circola in misura maggiore nell’aria è quella delle Betulaceae, come l’ontano e la betulla, ma anche del carpino nero, della quercia e del cipresso, che non fanno altro che aumentare il fastidio e i malesseri per chi soffre di allergie primaverili. L’aria che respiriamo in questo periodo, infatti, è ricca di particelle microscopiche, che ci circondano e mettono a dura prova principalmente chi già soffre di problemi respiratori.
Se sei tra coloro che soffrono di allergie, la qualità dell’aria potrebbe far peggiorare i tuoi fastidi, generando un’anomala stanchezza e una sensazione di irritabilità. Un’informazione utile: la qualità dell’aria in Veneto è generalmente buona, ma le polveri sottili, come il PM10, e l’ozono nelle ore di punta possono causare qualche disagio a chi è particolarmente sensibile, come confermato dai dati ARPA.
In Emilia-Romagna, la situazione non varia molto: le concentrazioni di polline sono perlopiù basse, con alcuni picchi nelle aree più esposte ai venti: i pollini di cipresso, carpino e quercia sono i più diffusi, ma anche qui il rischio di allergie è dietro l’angolo.
E se è vero che i livelli di polline non sono altissimi, la qualità dell’aria non gioca a favore: le rilevazioni indicano, infatti, un aumento dei valori di PM2.5, particelle sottili che vanno a insinuarsi nei polmoni e causano danni a lungo termine, in particolare alle persone con malattie respiratorie croniche. Nelle ore di punta – quando l’inquinamento è più concentrato – è auspicabile evitare attività all’aperto, in modo da diminuire il rischio di irritazioni e difficoltà respiratorie.
A Modena, per esempio, la qualità dell’aria oggi ha raggiunto un tasso d’inquinamento particolarmente alto, con un AQI di 65, che indica una condizione malsana per i gruppi sensibili; quindi, se ti senti fiacco o hai la gola irritata, meglio fare attenzione, prendendo le giuste precauzioni.
Bollettino Polline, qualità dell’aria e come comportarsi: dati e suggerimenti per il 5 aprile
Anche in Piemonte, il 5 aprile 2025, le concentrazioni di polline sono in crescita: le famiglie irritanti più comuni e diffuse in quest’area sono quelle delle Oleaceae, come il frassino, e delle Cupressaceae (cipresso e tasso), che già da un po’ di tempo hanno cominciato a influenzare la qualità dell’aria.
Qui le concentrazioni di polline sono medio-basse, ma non è difficile che chi è allergico avverta qualche sintomo di fastidio; il particolato fine, cioè le ormai note PM2.5, è presente in quantità che non vanno trascurate: i livelli raggiungono i 20 µg/m³, il che significa che l’aria non è delle migliori, con un rischio crescente per chi soffre di asma o altre malattie respiratorie.
È quindi importante controllare frequentemente i livelli di polline e la qualità dell’aria, perché respirare queste particelle sottili non è mai benefico e, se possibile, sarebbe meglio limitare il più possibile le attività all’aperto nelle ore più calde, quando il polline è più concentrato e l’inquinamento è ai suoi picchi massimi; da non dimenticare che in Piemonte l’ozono continua ad aggirarsi a livelli buoni, ma l’aria potrebbe peggiorare se non si fa la giusta attenzione.
Quindi, cosa possiamo fare per stare meglio? Prima di tutto, se soffri di allergie stagionali, il consiglio è quello di evitare le aree più esposte al polline, come i parchi o le zone aperte durante le ore di picco della pollinazione (spesso tra le 10 e le 16), tentare di tenere le finestre chiuse il più possibile, soprattutto nelle giornate più calde e ventose, e magari ricorrere a soluzioni naturali, come l’uso di mascherine, non totalmente risolutive, ma che possono comunque aiutare a mitigare l’ingresso di polline nelle vie respiratorie.
Nel caso di irritazioni o sintomi più gravi, il consiglio principale è sempre quello di consultare il proprio medico per l’eventuale somministrazione di terapie preventive o antistaminici.
