La relazione tra Silvio Berlusconi e Francesca Pascale raccontata a "Storie di donne al bivio": il primo contro e la rottura nel 2020
Ospite questa sera del programma “Storie di donne al bivio” condotto da Monica Satta, Francesca Pascale tornerà a parlare ancora una volta della sua discussa e controversa relazione con Silvio Berlusconi, sbocciata quando era poco più che maggiorenne e finita a causa nella primavera del 2020 a causa di alcuni attriti che si erano andati a creare all’interno dell’entourage politico del Cavaliere: una relazione che la stessa Pascale ha più volte definito come la più importante della sua vita, mai veramente dimenticata o superata.
Riavvolgendo il nastro del tempo, vale certamente la pena ricordare che il primo incontro tra Pascale e Silvio Berlusconi avvenne nel 2006: lei aveva da poco compiuto 20 anni e in qualità di fondatrice del gruppo “Silvio ci manchi” combinò un incontro al Duke Hotel di Roma avviando con il Cavaliere una fitta corrispondenza telefonica; mentre di fatto l’ufficializzazione della reazione arrivò solamente nel 2012 e non è chiaro per quanto tempo si siano frequentati prima di quell’anno.
Tra le coppie più discusse e spiate della politica italiana, vissero assieme fino alla primavera del 2020 senza però sposarsi o mettere al mondo nessun figlio: proprio quell’anno dichiararono pubblicamente la rottura e appena un mese dopo Pascale iniziò a frequentare Paola Turci (con la quale si è poi unita civilmente nel 2022); mentre Silvio Berlusconi iniziò a frequentare Marta Fascina che poi nel sposò nel 2022 e che è stata la sua ultima compagna, al suo fianco sul letto di morte.

La relazione e la rotture tra Silvio Berlusconi e Francesca Pascale: “Davo fastidio agli alleati politici”
Al di là di Fascina e Turci, resta certo che tra Silvio Berlusconi e Francesca Pascale negli anni l’affetto non si sarebbe mai veramente attenuato al punto che negli anni successivi alla rottura avrebbero continuato a sentirsi, seppur probabilmente in modo sporadico; mentre recentemente la stessa Pascale ha raccontato al programma Le Iene che “la cosa più dolorosa della mia vita” sarebbe stata l’impossibilità di “salutarlo” sul letto di morte per via dell’opposizione da parte di alcuni non meglio precisati – pur sottolineando che non sarebbero stati i figli – soggetti.
Parlando della sua relazione con Silvio Berlusconi, Pascale ha più volte ribadito che il Cav è stato l’uomo più importante della sua vita, un vero e proprio “migliore amico” prima ancora che un amante e – forse soprattutto – una sorta di padre; mentre raccontando delle ragioni che li hanno portati alla rottura, ha più volte puntato il dito contro “la politica”, con gli alleati del fondatore di Forza Italia che la vedevano come “una senza arte né parte che nuoceva” a Silvio Berlusconi.
Contro di lei ci fu una vera e propria “campagna interna” di destabilizzazione della relazione, ma confessa anche di essersi più volte comportata come “una pazza” durante i difficili anni in cui Silvio Berlusconi fu coinvolti negli ormai famosissimi scandali: “Ero un problema – ha raccontato a Le Iene – un elemento destabilizzante perché facevo casini con gli alleati”, ma dal conto suo il Cav “con me è sempre stato meraviglioso“.
