Luigi Campiglio, nato a Milano nel 1947, è professore ordinario di Politica economica all’Università Cattolica di Milano dal 1990. Laureato in Università Cattolica nel 1972, ha completato i suoi studi in Inghilterra e in altre università estere: è stato visiting scholar per diversi anni all’Università di Stanford e fellow del Churchill College dell'Università di Cambridge. È stato direttore dell’Istituto di Politica economica dell’Università Cattolica di Milano e editor della Rivista Internazionale di Scienze Sociali. È stato ed è componente del comitato scientifico di numerosi istituti di ricerca, fra cui l’IReR e il Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale. Ha diretto progetti di ricerca a livello nazionale e locale ed ha partecipato a progetti di ricerca di interesse internazionale. È stato componente della Commissione Garanti del Ministero per l’Università per il finanziamento della ricerca in Italia. La sua attività di ricerca ha riguardato temi teorici e applicati dell’economia; in particolare la distribuzione del reddito, lo Stato sociale, l’economia della famiglia, l’inflazione e la misurazione dei prezzi, l’incertezza nelle decisioni economiche, il rapporto fra economia e sistema politico. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste nazionali ed estere e libri, sia di testo sia di saggistica. (LinkedIn) |
Doccia fredda dell'Istat sulle prospettive di crescita: dopo tre anni di espansione, il Pil nel terzo trimestre è rimasto fermo. Un segnale molto preoccupante
Ieri il Cdm ha cancellato la prima rata dell'Imu. Un successo per l'esecutivo di Enrico Letta. Ma la pressione fiscale è ancora alta. Il commento di LUIGI CAMPIGLIO
Papa Francesco ha incontrato Angela Merkel, in visita privata, e ha affrontato il tema che in molti avrebbero voluto discutere con il Cancelliere tedesco. Ne parla LUIGI CAMPIGLIO
La caduta del risparmio in Italia inizia nel 1992 e precipita con la crisi del 2012. Uno studio del professor LUIGI CAMPIGLIO mette in luce gli errori compiuti dai responsabili economici
Le tonnellate di prodotti alimentari raccolti nella gionrata della Colletta alimentare si conferma ai livelli dello scorso anno: 9622 tonnellate. Il commento di LUIGI CAMPIGLIO
Nel 2011 si registra una chiara inversione rispetto alla ripresa della natalità avvenuta in Italia tra 2000 e 2008. LUIGI CAMPIGLIO spiega le profonde implicazioni di questo processo
LUIGI CAMPIGLIO analizza e commenta i recenti interventi fiscali del governo Monti: la manovra, spiega, sembra essersi completamente dimenticata delle famiglie
Ieri si è chiuso l'Incontro mondiale delle famiglie: un appuntamento guidato dal Papa che ha ricordato l’importanza della cellula fondante della società. Il commento di LUIGI CAMPIGLIO
LUIGI CAMPIGLIO ci spiega perché sarebbe bene dotarsi anche in Italia, come in Francia, di uno strumento fiscale quale il quoziente familiare, anche per una questione di giustizia ed equità
Secondo LUIGI CAMPIGLIO la questione della famiglia è, insieme al sottodimensionamento delle imprese italiane, il nodo centrale che occorre affrontare per ridare un futuro al paese
La crisi può essere un occasione per riprendere il sentiero dello sviluppo. A patto che vengano attuate le dovute riforme strutturali. Specie nel sistema fiscale. Che dovrà avere come principale interesse il potenziamento della famiglia. Oltre ad alcune caratteristiche che LUIGI CAMPIGLIO illustra al sussidiario.net. VOTA IL SONDAGGIO
Il Ministro Tremonti ha formulato la proposta di un’autentica rivoluzione fiscale: spostare l’asse del prelievo dalla persone alle cose e premiare fiscalmente i beni e le attività “meritevoli”. Il commento dell'economista Luigi Campiglio
Nel loro libro “L’Italia fatta in casa” gli economisti Alberto Alesina e Andrea Ichino propongono un bilancio dei costi e dei benefici generati dalla famiglia italiana, sulla base dell’approccio che considera la famiglia come nucleo di individui distinti, ma fra loro interconnessi. L'analisi di LUIGI CAMPIGLIO
In un momento di crisi come questo, per le imprese diventa centrale la qualità del comportamento in rapporto a un bene comune condiviso. E le aziende italiane possono allora ritagliarsi un nuovo ruolo sfidando la concorrenza internazionale
Viene presentata quest’oggi la ricerca “La povertà alimentare in Italia” condotta dalla Fondazione per la Sussidiarietà. Tra i realizzatori Luigi Campiglio che ci spiega la portata del fenomeno “povertà” e le forme efficaci di risposta
Poiché comincia a farsi strada l’idea che questa crisi non sia molto diversa dalla altre e quindi fra poco si potrà tornare senza più pericoli all’esuberanza del passato questa lettera enciclica merita di ricevere risposte intellettualmente rigorose e rispettose di una visione dell’economia al cui interno ogni uomo, con la sua vita, è al centro del meccanismo sociale
Il meeting di Londra ha il merito di aver posto all’ordine del giorno almeno due problemi centrali: l’inclusione dei paesi emergenti e arretrati all’interno del processo di sviluppo, e la necessità di ritornare a un mondo finanziario fondato su buone regole, disinnescando la mina dei paradisi fiscali
Le analogie fra la crisi del Giappone negli anni Novanta e quella degli Stati Uniti nel 2008 sono sempre più vicine e se ne può trarre qualche indicazione
Per l’Italia lo stimolo economico previsto è molto più contenuto e pari a circa 5-6 miliardi di euro. Il problema della tenuta economica e del debito pubblico ricade quindi sulla domanda interna
Benedetto XVI ancora una volta segna una netta discontinuità con la mentalità scientifica e sociologica a la page riaffermando che “la popolazione sta confermandosi come una ricchezza e non come un fattore di povertà”. Luigi Campiglio in questo commento aiuta i lettori de ilsussidiario.net a capirne i punti essenziali
Le misure approvate venerdì rispondono all’esigenza centrale di creare una cintura di sicurezza intorno all’economia italiana La questione centrale appare ora come riemergere dopo la crisi e in questo senso occorre mettere in campo nuove idee, che affrontino i nodi centrali del Paese primo dei quali quello della famiglia
Il ruolo di uno Stato che interviene oggi per sanare la crisi finanziaria non può che essere quello di ridurre l’incertezza di sistema fornendo quel bene pubblico fondamentale a ogni società civile che è la sicurezza economica e psicologica, piuttosto che beni fisici materiali
L’esperienza del Giappone dopo lo scoppio della bolla immobiliare degli anni ’90 è molto più vicina a quella attuale dell’Italia di quanto possa sembrare. Occorre subito agganciare la dinamica salariale alla crescita potenziale della produttività. Leggi il commento di Luigi Campiglio, pro-rettore dell’Università Cattolica di Milano
Secondo LUIGI CAMPIGLIO (prorettore e docente di Politica economica all’Università Cattolica di Milano) la proposta della carta alimentare desta forte perplessità, perché viene distribuita indipendentemente dalla dimensione familiare e non tiene conto della complessità sociale di chi vive il problema alimentare. Leggi anche gli interventi di LUCA PESENTI e di RAFFAELLO VIGNALI
La crisi di oggi è causata dalla combinazione dall’aumento eccezionale del prezzo del petrolio con quello dei beni cereali e del cibo. Ci troviamo probabilmente di fronte a un nuovo cambiamento strutturale
Il nostro paese è in declino demografico, ma non per scelta delle famiglie, che vorrebbero almeno un figlio in più. Serve un aumento degli assegni al nucleo familiare, di carattere quasi universale di almeno 100 euro mensili aggiuntivi e indicizzati per figlio
In Italia è stato sempre usato lo strumento monetario in maniera indifferenziata, senza che fosse concentrato su un obiettivo. Il quoziente familiare permetterebbe di determinare l’imponibile fiscale in base al numero dei componenti di una famiglia