Intervistato / Fabrizio Rondolino

Figlio di Gianni Rondolino e laureato in filosofia teoretica, dal 1986 al 1988 ha fatto parte della Direzione nazionale della FGCI. Dal 1988 al 1996 ha lavorato come cronista politico al quotidiano “l'Unità”. Dal 1996 al 1999 ha lavorato come responsabile della comunicazione nello staff di Massimo d'Alema.Editorialista del quotidiano "La Stampa" dal 1999 al 2010, collabora all'edizione italiana di "Vanity Fair" e al settimanale "Donna Moderna".Nel 2000 è stato Consulente speciale per la comunicazione del programma Grande Fratello[1]. Ha pubblicato due romanzi (“Un così bel posto”, Rizzoli 1997 e “Secondo avviso”, Einaudi 1999), due raccolte di racconti (“Niente da segnalare”, Einaudi 2001 e “Questi nostri amori”, Mondadori 2004), un'edizione del "Dhammapada" ("La via della libertà", Mondadori 2008) e una dei detti del maestro zen Lin-chi ("Non puoi piantare un chiodo nel cielo", Mondadori 2010). Nell'aprile 2011 ha pubblicato, sempre con Mondadori, il pamphlet "L'Italia non esiste. I peggiori 150 anni della nostra vita".È stato coautore, con Simona Ercolani, delle fiction sperimentali "Amori" (Rai3 2004 e 2005) e "Walter e Giada" (Rai3 2005), e autore del talk show sulla spiritualità "Il Cielo e la Terra" (Rai3 2008).Nel 2009 ha aperto con Claudio Velardi il blog di analisi politica TheFrontPage.itNel 2010 ha partecipato in veste di attore al film Figli delle stelle diretto da Lucio Pellegrini.Il 15 aprile 2011 inizia la sua collaborazione con Il Giornale. Feed RSS

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