Polline e qualità dell’aria oggi: graminacee e parietarie alte in Veneto e in Sardegna. Aria su livelli buoni in entrambe le regioni
Oggi, mercoledì 11 giugno, il bollettino su polline e qualità dell’aria ci porta notizie tutto sommato rassicuranti per chi vive in Veneto e in Sardegna: l’inquinamento è sotto controllo e l’aria resta respirabile, ma i pollini, soprattutto quelli di graminacee e parietaria, continuano a dare fastidio a chi soffre di allergie stagionali, e con l’aumento delle temperature la situazione può diventare problematica.
In Veneto, il protagonista indiscusso è il polline di graminacee, che – secondo quanto apprendiamo da PollinieAllergia.net – si aggira su livelli alti, con concentrazioni tra 10 e 29,9 granuli per metro cubo – numeri che per molti significano naso che cola, occhi che bruciano, stanchezza e voglia di restare chiusi in casa – e anche la parietaria è presente in quantità consistenti, lo stesso vale per le oleacee, mentre altri pollini come cipresso, betulla, nocciolo e ontano sono praticamente assenti, un sollievo, anche se parziale, visto che basta un po’ di vento o una camminata nel verde per sentire comunque gli effetti sul respiro.
Dal punto di vista della qualità dell’aria, invece, va meglio: le polveri sottili PM10 e PM2.5 restano ben sotto i limiti previsti dalla legge e questo significa che l’aria, almeno per quanto riguarda l’inquinamento, è buona e non rappresenta un pericolo per la salute, nemmeno nelle zone più trafficate; anche il biossido di azoto (spesso legato allo smog) è contenuto, e l’ozono, che inizia a salire nelle ore più calde, non ha ancora superato soglie preoccupanti.
In questo scenario abbastanza positivo, però, non dobbiamo dimenticare che l’esposizione ai pollini resta un rischio per chi è allergico e per questo noi suggeriamo di organizzare la giornata in modo intelligente, evitando di uscire nelle ore centrali, arieggiando le stanze al mattino presto o la sera e utilizzando mascherine FFP2 se si è particolarmente sensibili, un piccolo accorgimento per vivere meglio queste giornate.
Polline e qualità dell’aria: cosa succede oggi in Sardegna
Anche in Sardegna la qualità dell’aria si mantiene su buoni livelli, grazie anche al vento che aiuta a disperdere gli inquinanti e rende l’aria più pulita e respirabile rispetto ad altre zone d’Italia: i valori di PM10 e PM2.5 restano sotto le limitazioni critiche dai rilevamenti ARPA, così come il biossido di azoto, e questo è sicuramente un dato confortante, soprattutto per chi vive nelle grandi città o si muove spesso in auto, ma come succede in Veneto, è il polline a creare qualche difficoltà.
In particolare quello di parietaria, che raggiunge picchi tra 2 e 19,9 granuli per metro cubo, e le oleacee, che si mantengono su valori moderati ma comunque fastidiosi per chi è sensibile, valori tra 0,6 e 4,9 possono sembrare bassi ma bastano a provocare reazioni nei soggetti allergici; le graminacee sono presenti anche qui, anche se in misura minore rispetto al Nord, e quindi non vanno sottovalutate, soprattutto se ci si sposta verso l’interno o si trascorrono ore all’aperto in zone verdi.
In una giornata come questa, il nostro consiglio è di prestare attenzione a piccoli dettagli che possono davvero aiutare a stare meglio come evitare parchi o aree verdi nelle ore più calde, lavarsi il viso e i capelli dopo essere stati fuori, tenere chiuse le finestre nelle ore centrali e consultare ogni giorno i bollettini aggiornati su polline e qualità dell’aria.
Spesso basta una scelta azzeccata nell’orario in cui si esce o una passeggiata al tramonto anziché a mezzogiorno per ridurre di molto i sintomi allergici; in un periodo come questo, in cui il sole inizia a picchiare e l’aria sembra perfetta per una gita fuori porta, ascoltare il proprio corpo e informarsi sul polline e sulla qualità dell’aria prima di uscire è il modo migliore per godersi la giornata senza rinunciare al benessere.
