Mentre la circolazione è riattivata nel nodo ferroviario di Milano, permangono i disagi per il caos scoppiato questa mattina, in particolare per il guasto alla linea elettrica alla stazione Centrale. Trenitalia ha predisposto un rimborso totale per quei passeggeri che hanno dovuto cancellare il viaggio sulle linee da Milano a Genova, Venezia e Bologna.
COSA FARE IN CASO DI RITARDI DEI TRENI
Partiamo dai ritardi. Se sono compresi tra 30 e 59 minuti per i treni delle Frecce, è corrisposto un bonus del 25% del prezzo del biglietto da usare entro un anno per dotarsi di un nuovo biglietto. Se il ritardo è superiore, e in questo caso sono inclusi anche i treni Intercity e quello Notte, allora il bonus è del 25% se il ritardo è di almeno un’ora, massimo due, mentre sale al 50% se il ritardo supera le due ore. Lo stesso vale per i treni regionali.
L’indennizzo può essere corrisposto tramite bonus, in contanti se il pagamento è stato effettuato in tale forma o con riaccredito se c’è stato un pagamento con carta. Gli indennizzi vanno chiesti entro un anno dal momento in cui c’è stato il ritardo o dalla scadenza dell’abbonamento. Basta collegarsi al sito di Trenitalia, se i biglietti sono stati acquistati online o via applicazione: è a disposizione una pagina da compilare; in alternativa, ci sono le agenzie di viaggio, biglietterie e call center dell’azienda.
COSA CAMBIA PER LE CANCELLAZIONI
Cosa cambia invece se le corse dei treni sono state cancellate o se il passeggero decidere di non viaggiare più perché il ritardo è superiore a un’ora? Si ha diritto al rimborso, da richiedere entro un anno, facendo richiesta tramite il form sul sito ufficiale di Trenitalia, nel caso dei biglietti non cartacei; in alternativa, ci sono biglietterie, call center e app, ma anche l’indirizzo postale dell’azienda.
Chi ritiene di aver subito un danno materiale che è maggiore a quanto sopra riportato e ritene di poterlo dimostrare, può richiedere un equo indennizzo. Lo ha precisato Gabriele Melluso, a capo di Assoutenti, citando come esempi la perdita di una visita medica prenotata, di un appuntamento lavorativo o un esame all’università.