Ecco chi è il protodiacono che annuncia il nome del nuovo Papa dalla Loggia centrale di San Pietro: Card. Mamberti e l'Habemus Papam dopo la fumata bianca
DALLA FUMATA BIANCA ALL’HABEMUS PAPAM: ECCO CHI È IL CARDINALE CHE ANNUNCIA AL MONDO IL NUOVO PONTEFICE
«Nuntio vobis magnum cum gaudium, habemus Papam!»: chi annuncia oggi il nome del nuovo Papa dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro sarà il cardinale Dominique Mamberti, protodiacono della Santa Sede e attuale Prefetto del Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica. Per alcuni istanti sarà il personaggio più importante della cristianità, almeno finché non indicherà il nome del cardinale eletto in Conclave come successore di San Pietro (con relativo nome ufficiale scelto all’interno della “stanza delle lacrime” a fianco della Cappella Sistina.
Dopo il Card. Tauran che ebbe il ruolo di pronunciare l’Habemus Papam (“abbiamo il Papa!”) nel Conclave 2013 per l’elezione di Papa Francesco, è appunto il cardinale Mamberti, francese nato in Marocco, ad essere stato scelto come protodiacono in quanto appunto il cardinale più anziano per nomina tra chi appartiene all’Ordine dei Diaconi.
Dopo la fumata bianca giunta dal comignolo sopra la Cappella Sistina, il nuovo Papa appena eletto si appresta ad essere vestito con la canonica veste bianca e la “papalina”: circa un’oretta dopo la fumata positiva di fine Conclave, è il protodiacono ad affacciarsi dalla Loggia Centrale della Basilica di San Pietro per annunciare al mondo il nome del nuovo Papa. Di lì a pochi minuti sarà poi lo stesso nuovo Pontefice a pronunciare il suo primo breve discorso, con Benedizione Urbi et Orbi all’intera cristianità, sempre affianco del cardinale Mamberti.
Nato a Rabat, cresciuto in Corsica, il protodiacono della Chiesa è uno dei massimi esperti mondiali di diritto canonico oltre che specifico diplomatico della Santa Sede per anni impegnato in diverse missioni tra il Nord-Africa, il Medio Oriente e il Sud America. Il Card. Mamberti ha partecipato e guidato diverse delegazioni del Vaticano presso le Nazioni Unite e l’OSCE e tra il 2006 e il 2014 – su nomina di Benedetto XVI – ha mantenuto la carica di Segretario dei Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, di fatto il “ministro degli Esteri” della Santa Sede (anticipando la successiva nomina di mons. Gallagher, voluta da Papa Francesco). QUI LA DIRETTA DEL CONCLAVE CON IL NOME DEL NUOVO PAPA
LA DIGNITÀ NEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA FORZA DELLA FEDE: LA DIPLOMAZIA DEL CARDINALE DOMINIQUE MAMBERTI
È stato lo stesso Papa Bergoglio a volere poi il cardinale Dominique Mamberti alla guida del Tribunale Supremo della Santa Sede, organo massimo di controllo per la giustizia e la magistratura del Palazzo Apostolico. Dagli incarichi diplomatici a quelli giuridici e canonici, il protodiacono che si appresta ad annunciare l’Habemus Papam tra pochi minuti è anche un profondo conoscitore del diritto religioso nonché sostenitore della libertà di fede nelle relazioni internazionali.
Creato cardinale nel 2015 da Papa Francesco, Mamberti ha tessuto la rete di diplomazia della Santa Sede negli scorsi anni puntano sul valore originario della dignità della persona nella protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali: come Benedetto XVI, il Card. Mamberti condanna il secolarismo e il relativismo dentro e fuori la Chiesa Cattolica, riuscendo però anche a dialogare con il mondo islamico e le istituzioni politiche dall’America Latina fino all’Africa e gli USA.
Per chi ha parlato larga parte della sua carriera ecclesiale al mondo intero è piuttosto singolare e ad hoc il ruolo di protodiacono nell’annunciare la lieta novella del nuovo Papa all’intera cristianità: fa parte della delegazione di cardinali elettori originari della Francia ma a differenza dei propri fratelli porporati, Mamberti non rispecchia la “linea progressista” sostenuta dal Presidente Macron, il quale prima del Conclave avrebbe incontrato alcuni cardinali francesi per provare a “indirizzare” le sorti dell’elezione pontificia.
