La Supermedia YouTrend dei sondaggi politici 2025 premia Giorgia Meloni dopo la visita alla Casa Bianca: sale il Centrodestra, ancora calo Pd, boom Azione

“MAKE GIORGIA GREAT AGAIN”: DOPO IL VIAGGIO NEGLI USA VOLA MELONI NELLA SUPERMEDIA DEI SONDAGGI POLITICI

L’Italia al centro del mondo, per almeno un weekend, e i sondaggi politici della settimana che ha preparato la visita di Giorgia Meloni alla Casa Bianca sembrano del tutto confermarlo: la promessa di riaprire i negoziati con l’Europa, permessa dalla diplomazia italiana, si aggiunge alla visita del vicepresidente J.D. Vance oggi e domani a Roma, con sabato anche il vertice USA-Iran per i negoziati sul nucleare. Tutto in tre giorni e tutto con l’Italia e il Governo Meloni in prossima fila: l’elettorato nella Supermedia YouTrend dei sondaggi politici di questa settimana ha “colto” il momento particolare e premiato la leader del Governo facendo risalire Fratelli d’Italia dello 0,5% in una sola settimana.



Nella media dei sondaggi politici raccolti fino al 17 aprile 2025 – che comprende le intenzioni di voto di Piepoli, YouTrend, Swg, Tecnè, Euromedia, Eumetra – il primo partito del Paese si conferma tale con il 29,4%, superando le difficoltà delle scorse settimane sui fronti dazi e riarmo UE. Ad acuire il vantaggio di Giorgia Meloni ci ha poi pensato il Pd di Elly Schlein che invece sprofonda nuovamente per un’altra settimana consecutiva: anche nell’ultima Supermedia dei sondaggi politici, il Partito Democratico è il partito che perde il maggior numero di consensi.



Al netto dei tentativi della Segretaria dem di ricompattare il partito dopo le tensioni interne sui posizionamenti del programma, e in vista delle elezioni Amministrative con Referendum del mese prossimo, il calo del Pd al 22,3% rappresenta un nuovo punto al ribasso dopo la crescita invece importante del 2024.

Al terzo posto resiste il M5s di Giuseppe Conte al 12,1%, anche se non recupera i consensi persi dall’alleato-rivale nel “campo largo”: è piuttosto l’ala centrista che sembra ingrossare le proprie fila dopo lo spostamento ulteriormente a sinistra della Direzione Nazionale Pd di Schlein. Calenda guadagna addirittura il 3,5% per la Supermedia YouTrend, uno 0,6% in più rispetto alla scorsa settimana: Renzi al 2,5% rimane davanti a PiùEuropa (1,9%) e Noi Moderati (1%).



NUOVO STOP SCHLEIN, CAMPO LARGO VEDE ALLONTANARSI IL CENTRODESTRA A +6%

All’incontro oggi a Palazzo Chigi con la Premier Meloni e il vicepresidente USA Vance (dopo che questa mattina la leader italiana ha sentito in videoconferenza la Presidente UE Von der Leyen, confermando i passi avanti nella diplomazia USA-Europa) saranno presenti anche i due vicepresidenti del Consiglio: Salvini con la Lega nella Supermedia dei sondaggi politici segna un primo passo indietro dopo settimane di crescita. Il Carroccio ad oggi vale un 8,6% di media, appena dietro al 9,4% di Forza Italia dell’altro vicepremier Antonio Tajani.

L’insieme dei 4 partiti in coalizione per il Governo Meloni resta comunque ancora a livelli molto alti di consenso, nonostante le difficoltà internazionali, le tensioni interne e il fisiologico calo che di norma si evidenzia dopo metà della Legislatura: sempre secondo la Supermedia YouTrend, il Centrodestra ad oggi vale un 48,5%, ben 5 punti in più rispetto al risultato complessivo dei 4 partiti nelle urne del 2022.

Un 48,5% che sale rispetto alle scorse settimane, grazie al “boost” garantito da FdI di Meloni e alla tenuta di Salvini e Tajani, e che consolida il vantaggio sul Centrosinistra di Schlein & Co., ancora in difficoltà e senza al momento la possibilità di battagliare in caso di eventuali imminenti Elezioni Politiche. L’insieme di Pd, M5s e AVS non va oltre il 42,4%, mentre se si togliessero i 5Stelle addirittura si crollerebbe al 30%.

Serve un nuovo Ulivo per la sinistra, specie con un terzo polo liberale che a oggi varrebbe un 6% netto, esattamente il distacco che manca per colmare il gap con il Governo Meloni. Il problema è convincere Calenda e Renzi ad unirsi con Conte & Co: il secondo è predisposto, il primo sembra invece al momento paradossalmente più “vicino” al Centrodestra che non all’area progressista.