Santa Messa "Pro eligendo Romano Pontifice": diretta video streaming, Card. Re celebra inizio del Conclave 2025. “Lo Spirito Santo per il bene della Chiesa”
AL VIA I RITI VERSO IL CONCLAVE 2025: GLI AUGURI “DOPPI” DEL DECANO AL CARDINALE PAROLIN
Nel gergo d’ora in poi potrebbero chiamarsi “auguri doppi” ed è quello che è avvenuto stamane al termine della Santa Messa in Vaticano per l’inizio del Conclave 2025 tra il Decano dei Cardinali Re e il Card. Pietro Parolin: al termine della celebrazione, il cardinale decano si è avvicinato al Segretario di Stato uscente e ha rivolto un informale abbraccio con le mani appoggiate sulle braccia di Parolin.
Osservatori attenti e giornalisti vi hanno subito letto un “segnale” per un particolare augurio in vista del Conclave che si apre oggi pomeriggio: considerato tra i favoriti nei “totonomi” sul nuovo Papa, il diplomatico del Vaticano ha ricevuto un sincero abbraccio dal Decano che potrebbe tranquillamente essere un normale saluto, ma che in ore concitate come queste viene letto come un augurio carico di significato per l’esito finale del Sacro Conclave.
Secondo le fonti dell’ANSA, sarebbe però stato lo stesso cardinale Re ad aver detto al Segretario di Stato «auguri, e doppi», come a significare davvero un pensiero relativo all’imminente Conclave. Manca ancora poco all’inizio delle celebrazioni in Cappella Sistina, con i 133 cardinali elettori che stanno respirando le ultime “ore d’aria” prima della clausura assoluta da oggi pomeriggio fino alla fumata bianca. Alle 15.45 l’appuntamento è davanti alla Casa Santa Marta dove con diversi pulmini, o a piedi, si muoveranno verso il Palazzo Apostolico. La processione per l’ingresso in Sistina si avvia alle 16.30 con l’atteso successivo giuramento e l’Extra Omnes: da quel momento in poi, occhi solo sul comignolo sul tetto in Piazza San Pietro.
CONCLAVE | Il cardinale Re a Parolin: “Auguri… e doppi”. Abbraccio e sorrisi nello scambio della pace durante la messa. #ANSA pic.twitter.com/r93AqnMZE0
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) May 7, 2025
L’OMELIA DEL CARDINALE RE PER LA SANTA MESSA DI INIZIO CONCLAVE
«Carissimi cardinali elettori»: inizia così l’omelia del cardinale Re per la Santa Messa di inizio Conclave, con un’invocazione allo Spirito Santo e a quella Madonna che tutto guardo e tutto protegge. Dopo la Pentecoste «tutti erano perseveranti nella preghiera insieme con Maria madre di Gesù, questo è quello che stiamo facendo noi a poche ore dall’inizio del Conclave»: siamo sotto lo sguardo della Madonna, e sulla tomba dell’Apostolo Pietro.
Per il cardinale Re davanti al Conclave si assiste l’intero popolo di Dio: attesa, amore e fede, questo richiama la Santa Messa Pro Eligendo Romano Pontifice, «invochiamo lo Spirito Santo perché sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l’umanità hanno bisogno in questo tornante della storia tanto difficile e tormentato». Pregare, spiega ancora il Decano, è l’unico atteggiamento giusto e doveroso davanti all’atto di massima responsabilità umana ed ecclesiale come il Conclave: pregare lo Spirito Santo è un atto umano, ma «serve far cadere ogni considerazione personale», dato che serve avere nella mente e nel cuore «il Dio di Gesù e il bene della Chiesa e dell’umanità».
L’amore più grande è dare la vita per i propri amici, è proteggere i propri cari, è sperare il bene dell’umanità, «l’amore è l’unica forza per cambiare il mondo»: questo sottolinea il cardinale davanti ai 133 elettori che nel pomeriggio inizieranno le votazioni sul nuovo Pontefice. Nei compiti del successore di Pietro vi è il far crescere la comunione: la Chiesa deve essere sempre casa e scuola di Comunione, ma altro richiamo forte è mantenere l’unità della Chiesa nel solco tracciato da Cristo con gli apostoli. Unità è una «salda comunione nelle diversità», purché si rimanga sempre nella «piena fedeltà al Vangelo».
«Ogni Papa continua ad incarnare Pietro e la sua missione e così rappresenta Cristo in Terra: egli è la roccia su cui è edificata la Chiesa, l’elezione del nuovo Papa non è un semplice cambiamento di persone ma è sempre l’Apostolo Pietro che ritorna»; i cardinali elettori esprimeranno un voto nella Cappella Sistina dove, sottolinea ancora Re, «tutto concorre per la consapevolezza della presenza di Dio al cui cospetto ognuno di noi sarà giudicato». Con l’insegnamento di San Giovanni Paolo II, l’auspicio sul Conclave è che i cardinali possano giudicare con davanti l’immagine di Michelangelo del “Gesù giudice”, così da «porre le somme chiavi di San Pietro nelle mani giuste».
Tutti gli ultimi Pontefici sono stati dei grandi Santi, esclama il Decano dei cardinali, e hanno donato alla Chiesa un servizio sempre più santo e volto al bene dell’umanità: «preghiamo perché Dio conceda alla Chiesa che meglio sappia risvegliare le coscienze di tutti, risvegliare le energie morali e spirituali nella società moderna del grande progresso ma che tende a dimenticare Dio». Il mondo di oggi, sottolinea Re nella sua omelia di inizio Conclave, sempre più lontano dai valori spirituali e umani, «senza i quali la convivenza umana non sarà migliore». La Madonna e lo Spirito Santo possano così illuminare i cardinali elettori «per donarci il nuovo Papa con in mente sempre il bene della Chiesa, del mondo e di tutti gli individui».
CON LA MESSA PER L’ELEZIONE DEL NUOVO PAPA SI “AVVIA” IL CONCLAVE 2025
Esattamente 16 giorni dopo il triste annuncio del Vaticano al mondo della morte di Papa Francesco, la Chiesa Cattolica si appresta nella giornata di oggi 7 maggio ad avviare il Conclave 2025, il terzo di questo nuovo millennio chiamato ad eleggere il prossimo Pontefice e Vicario di Cristo. Prima però delle effettive votazioni e la prima fumata prevista oggi pomeriggio, sarà la Santa Messa “Pro eligendo Romano Pontifice” a radunare per l’ultima volta prima della nomina del nuovo Papa tutti e 252 i cardinali del Collegio Cardinalizio.
Con la processione in Cappella Sistina oggi pomeriggio (ore 16.30) saranno solo i 133 cardinali elettori a radunarsi per dare il via al processo di elezione del nuovo Pontefice, ovvero solo coloro che hanno compiuto meno di 80 anni: il primo ad essere naturalmente escluso dal Conclave è proprio il Decano del Collegio Cardinalizio, il Card. Giovanni Battista Re, che stamane celebra la Santa Messa per l’elezione del nuovo Papa.
Dopo aver diretto le esequie solenni di Papa Francesco, il Decano Re si appresta a celebrare la Santa Messa “Pro eligendo Romano Pontifice” con diretta tv e video streaming mondiale in Basilica di San Pietro: l’appuntamento è previsto alle ore 10 presso la Cappella Papale, davanti all’intero Collegio con tutti i cardinali chiamati a pregare per l’unità della Chiesa davanti al passaggio storico della nomina di un nuovo Pontefice dopo Benedetto XVI e Francesco.
Per seguire la Santa Messa tradizionale di “inizio” Conclave 2025 è possibile collegarsi con Rai 1, Tv2000 o con la semplice diretta streaming YouTube del canale Vatican News: qui è possibile trovare il libretto della celebrazione con le Letture, il Vangelo e le preghiere proposte dalla Santa Sede verso l’elezione del nuovo Pontefice.
COSA SUCCEDE DOPO LA MESSA COL CARD. RE: OGGI POMERIGGIO LA PRIMA VOTAZIONE
Nei prossimi eventuali giorni di Conclave 2025 i cardinali elettori si troveranno ogni mattina per la Messa e le Lodi ma sempre rimanendo senza contatti con l’esterno in modo da preservare il sacro momento della nomina del prossimo Pontefice. Dopo la Santa Messa Pro eligendo Romano Pontifice, oggi pomeriggio alle 16.30 i cardinali incaricati di eleggere il Santo Padre si troveranno in Cappella Sistina cominciando il rito officiale del Conclave 2025, con la formula dell’Extra omnes che tiene fuori tutti i non cardinali-elettori dalla Cappella dove “troneggia” il maestoso “Giudizio Universale” di Michelangelo.
Per questa prima giornata di Conclave 2025 è prevista una sola votazione, con conseguente “fumata” sul comignolo di Piazza San Pietro direttamente collegato alla Cappella Sistina: se nera, si procederà domani a nuove votazioni, se bianca invece vorrà dire che i fratelli cardinali avranno già trovato il quorum minimo di almeno 89 voti per eleggere il nuovo Capo della Chiesa mondiale.
«La preghiera è la vera forza per l’unità di tutte le membra nell’unico Corpo di Cristo», hanno scritto i cardinali dopo le Congregazioni Generali in preparazione del Conclave al via oggi in Vaticano: pronti a farsi strumenti e tramiti dell’azione dello Spirito Santo, il momento sacro si innalza sull’intera Chiesa in religiosa attesa per ciò che uscirà da quella fumata in arrivo questa sera attorno alle ore 19.
DAL CARDINALE RATZINGER A SODANO: I PRECEDENTI RECENTI PER LA SANTA MESSA PRO ELIGENDO ROMANO PONTIFICE
Come detto, a celebrare la Santa Messa Pro eligendo Romano Pontifice sarà il Decano dei Cardinali, Giovanni Battista Re che già ha tenuto l’omelia dei funerali di Papa Francesco appena due settimane fa: nell’ultima celebrazione della Messa per l’elezione del Papa era stato il Cardinale Sodano, pochi giorni dopo la clamorosa “rinuncia” di Papa Benedetto XVI, a dare il via al Conclave che poi elesse in soli due giorni Jorge Mario Bergoglio.
Nel 2005 invece, alla morte di San Giovanni Paolo II, a celebrare i funerali e la Santa Messa Pro eligendo Romano Pontifice era stato lo stesso Cardinale Joseph Ratzinger che di lì a poco sarebbe stato eletto nuovo Papa della Chiesa Cattolica. «In quest’ora di grande responsabilità, ascoltiamo con particolare attenzione quanto il Signore ci dice», scrisse il Papa Emerito nella sua omelia della Santa Messa appena prima del Conclave 2005. Come avrebbe poi messo in pratica durante il suo Pontificato, il futuro Benedetto XVI sottolineò la centralità della misericordia di Cristo nel momento sacro del Conclave, «ci doni un pastore secondo il suo cuore, un pastore che ci guidi alla conoscenza di Cristo».
Quel pastore divenne poi lui stesso, presentandosi al mondo pochi giorni dopo come “l’umile lavoratore della Vigna del Signore”, un servitore della Chiesa pur dall’alto della sua eminente conoscenza dottrinale e teologica. Nel 2013 il Card. Sodano nella Santa Messa Pro eligendo Romano Pontifice si soffermò sulla necessità dello Spirito Santo per sorreggere l’ora “grave” della Chiesa con carità, speranza e misericordia: nulla di più “calzante” di quanto poi tentò di mettere in pratica il nuovo Pontefice Francesco, eletto il 13 marzo 2013 dopo la fine del Conclave.
