Polline e qualità dell’aria: oggi in Veneto, Sardegna e Calabria tassi di polline variabili e livelli di PM10 ancora critici
In Veneto – oggi venerdì 2 maggio 2025 – la situazione relativa a polline e qualità dell’aria continua a richiedere attenzione, soprattutto nelle aree urbane e nelle zone pianeggianti maggiormente esposte all’accumulo di inquinanti e secondo l’ultimo bollettino di PollinieAllergia.net, le concentrazioni di pollini risultano mediamente elevate: si registrano livelli medio-bassi di Urticaceae e Platanaceae, mentre iniziano a comparire – con intensità crescente – pollini di Plantaginaceae, Ostrya (Corylaceae) e Quercus (Fagaceae) prova evidente che la stagione primaverile sta entrando nel suo vivo.
Le spore fungine – in particolare Alternaria – risultano in aumento, e raggiungono livelli medio-bassi, ma comunque da tenere in considerazione per i soggetti allergici, sul fronte della qualità dell’aria – invece – rimangono alcune criticità: se da un lato i valori annuali di NO₂ e PM2,5 si mantengono entro i limiti stabiliti, dall’altro il PM10 continua a rappresentare un problema, con soli 11 siti di monitoraggio su 39 che rispettano il limite giornaliero previsto dalla normativa.
Suggeriamo dunque, soprattutto per chi soffre di allergie respiratorie o presenta fragilità polmonari, di limitare le attività all’aperto nelle ore centrali della giornata, ventilare le stanze solo nelle prime ore del mattino e fare uso di occhiali da sole o mascherine FFP2 nei giorni più a rischio; per chi vive in centri urbani come Verona, Padova e Venezia, è utile monitorare la situazione attraverso i canali ufficiali che offrono aggiornamenti quotidiani sia sulla diffusione pollinica che sui livelli di polveri sottili.
Polline e qualità dell’aria: 2 maggio in Calabria e Sardegna tra valori stabili e nuove diffusioni in arrivo
Passando alla Calabria e alla Sardegna, la situazione riguardante polline e qualità dell’aria si presenta con alcune differenze ma anche importanti punti in comune, specialmente in merito alla presenza crescente di nuove famiglie di polline: in Calabria, le condizioni climatiche attuali e la fioritura spontanea di numerose specie – dalle Graminaceae alle Fagaceae – ci indicano un rischio moderato per chi è sensibile ai pollini più comuni.
In Sardegna, i dati più recenti indicano un calo rispetto alle medie stagionali ma un quadro pollinico comunque vario: segnaliamo concentrazioni medio-basse di Urticaceae e Platanaceae, con picchi variabili di Euphorbiaceae e la comparsa dei primi pollini di Plantaginaceae, Ostrya e Quercus.
In entrambe le regioni, Alternaria – tra le spore fungine più allergeniche – è in lieve aumento, con livelli che vanno da bassi a medi a seconda della località; la qualità dell’aria – in particolare in Sardegna – resta buona, grazie alla bassa densità urbana e ai venti di scirocco che favoriscono il ricambio atmosferico, mantenendo i valori di PM10, PM2,5 e NO₂ ben al di sotto dei limiti europei.
Anche in Calabria, i dati suggeriscono una situazione per lo più nella norma, fatta eccezione per alcune aree industriali o a traffico intenso; consigliamo quindi a residenti e turisti di approfittare delle buone condizioni per passeggiate mattutine nei parchi e in zone ventilate, evitando invece le uscite nelle ore più secche e calde, quando la concentrazione del polline tende a salire. Inoltre, è sempre utile consultare le app ufficiali o i siti regionali per restare aggiornati e proteggere al meglio la propria salute respiratoria.
