Tra gli ospiti della quarta puntata di Belve – il sempre amato programma di Rai 2 ideato dalla graffiante Francesca Fagnani – c’è stata anche Elena Sofia Ricci che da subito si è definita “una libellula che alterna momenti da tigre” spiegando che “adesso quando non rispettano i miei confini ruggisco” per poi sottolineare che “non sono una che fa cose strane, sono sempre stata fedele e monogama e al momento sono anche casta, da circa due anni abbondanti”, per precisando che “però sto bene”.
Andando avanti nella sua intervista, Elena Sofia Ricci è passata presto a parlare del suo passato, ricordando con – forse poca – ironia che “ho passato tutta la vita a cercare di farmi perdonare da mia madre perché non ero un maschio” per poi raccontare che “mia mamma era stata molto ferita dalla separazione con mio papà e quel dolore si è trasformato in odio tanto che io sono diventata una protesi armata di quell’odio, sono cresciuta nella convinzione che mio padre fosse una brutta persona, che mi odiava, che io in sostanza dovessi essere abortita e tutto questo non solo mi ha insegnato ad odiarlo pur non conoscendolo, ma anche che io non dovevo venire al mondo e che dovevo scusarmi per averlo fatto e assecondare i desideri di che l’aveva fatto”.
Elena Sofia Ricci a Belve: “Nancy Brilli? Piangeva sulla mia spalla mentre andava a letto con mio marito Luca Damiani”
“Nella mia vita sentimentale – continua a racconta Elena Sofia Ricci – penso di aver amato molto male e siccome avevo molti alcolisti in famiglia quando per ragazza per darmi un tono ho alzato un po’ il gomito alle volte perché non mi sentivo sicura e quello mi faceva sentire più sicura”, raccontando che capì di star esagerando con l’alcool “il 12 luglio del 1992 quando feci molto tardi la sera e alle sette del mattino passai davanti ad uno specchio e mi vidi grigia” capendo che “mi stavo trasformando in quello che non mi piaceva della mia famiglia di origine“.
Parando sempre di amore, a Belve Elena Sofia Ricci sostiene che “Stefano Mainetti è stato il grande amore della mia vita, abbiamo cercato di fare tanto ma non sempre si riesce” sostenendo che “la separazione è stata una mia scelta che non averi mai voluto fare”; passando poi subito a Luca Damiani e al triangolo con Nancy Brilli dando ragione a quest’ultima che “si innamorò di lui, anche se mi ha dato fastidio e mi ha fatto male che ha fatto tutto il teatro venendo a piangere sulla mia spalla perché era in crisi con il suo compagno mentre si faceva il mio”.
Da qui, Elena Sofia Ricci è passata a parlare dell’abuso subito quando aveva solamente 12 anni, descrivendolo come un momento “talmente brutto e doloroso, che per parecchio tempo ho cercato di rimuoverlo senza riuscirci, ma non l’ho detto a mia mamma perché non volevo darle un dolore”, sostenendo che “tra abbandoni e maltrattamenti oggi credo che il maschile mi debba qualcosa“.