COSA HA DETTO IL MINISTRO SALVINI ALLA CAMERA SUL CAOS TRENI: VIDEO E PUNTI SALIENTI DELL’INFORMATIVA
Non si tratta di guasti, casualità o inadempienze di FS-Trenitalia-RFI o dello stesso Ministero: nel caos treni che ha attanagliato l’Italia nelle ultime settimane, special modo dopo Capodanno 2025, il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini vi vede un preciso attacco alle Ferrovie italiane con sabotaggi, esplosioni e incidenti “provocati”. Lo ha detto nella sua informativa alla Camera ieri, convocata d’urgenza dopo le prove di almeno 5 casi di sospetto sabotaggio in altrettanti episodi di guasti e paralisi di mezzo traffico ferroviario nazionale.
Secondo il vicepremier Salvini, fortemente contestato ancora ieri in Parlamento dalle opposizioni, le ferrovie italiane sarebbero «oggetto di attacchi» e la sua attesa ad informare Camera e Senato era relativa alle dovute verifiche da effettuare prima di lanciare accuse “al vento”. Nella sua informativa urgente a Montecitorio, il leader della Lega ha sottolineato che un grande Paese come il nostro non si fa intimidire da eventuali sabotaggi anche su larga scala, dato che tra l’altro è «da da anni che la rete ferroviaria è oggetto di attacchi. Io scelgo di far parlare la realtà, dopo i controlli effettuati». La situazione è oggettivamente preoccupante secondo Salvini, elencando una lunga lista di eventi che assommano problemi elettrici, incidenti, incendi di tipo doloso e addirittura esplosioni, con da ultimo anche l’uso di catene sui binari.
Curiosamente, avanza provocatoriamente lo stesso Ministro delle Infrastrutture, dopo l’esposto ufficiale di Ferrovie dello Stato e dello stesso MIT, tali “guasti improvvisi” si sono fermati: resta comunque una generale escalation piuttosto preoccupante che fino ad oggi «non abbiamo mai voluto sottolineare per senso di responsabilità, in attesa di raccogliere informazioni più precise». Due degli ultimi casi sono eclatanti e stanno indagando le rispettive Procure: a Roma Aurelia è scattata l’inchiesta per attentato alla sicurezza dei trasporti dopo il tentativo di ignoti che sono entrati nella centralina della stazione ferroviaria; a Padova l’episodio inquietante della catena di una bicicletta misteriosamente agganciata ai cavi elettrici della rete RFI.
LO SCONTRO CON LE OPPOSIZIONI E IL PIANO DI SALVINI PER RILANCIARE LE FERROVIE DELLO STATO
L’elenco dei presunti sabotaggi però è lungo e viene sottolineato in più passaggi da Salvini alla Camera: ad esempio, lo scorso 3 dicembre 2024 l’incendio avvenuto nel parcheggio di Italferr sarebbe stato rivendicato da frange «anarchico-insurrezionaliste su alcuni blog gestiti dagli stessi». A far pensare ad una precisa escalation “ragionata” e “voluta” da una regia al momento ancora ignota, tutti i guasti e gli incedenti avvenuti ogni giorno dall’11 al 15 gennaio scorsi, quando poi è stato presentato l’esposto di FS.
Al netto degli incidenti e dei guasti che purtroppo una rete capillare non sempre con passaggi e linee all’avanguardia (motivo per cui sono in corso numerosi progetti finanziati dal PNRR per ammodernare l’intero Paese, oltre alle linee dell’Alta Velocità), a Milano si annidano i sospetti principali dei sabotaggi di queste ultime settimane: qui Salvini cita direttamente le prove presentate dal programma di Nicola Porro, Quarta Repubblica, dove si vedono le immagini di un uomo che l’11 gennaio scorso che tenta il sabotaggio tra le stazioni di Centrale e Lambrate provocando un guasto improvviso alla linea elettrica e paralizzando per una mattinata intera la rete del Nord Italia. Sempre nella sua informativa il Ministro Salvini sottolinea come nel 2024 gli studi compiuti dimostrano che i treni AV hanno avuto puntualità del 75%, criticando invece le gestioni precedenti (tra il 2018 e il 2020, sotto Ministri in quota Centrosinistra) dove si avevano tassi di puntualità molto più bassi e con meno presenza di cantieri rispetto ad oggi, ovvero quasi 1200 su tutta la rete di FS sparsi per il Paese.
In risposta alle parole del vicepremier, durissimi gli attacchi dai banchi del M5s, di AVS e del Partito Democratico: in particolare modo, la Segretaria Elly Schlein non concede alcun alibi alla gestione del Ministro Salvini, «Gli atti vandalici sono diminuiti del 42% mentre il ministro avrebbe dovuto programmare e prevenire i disagi». Incompetenza, incapacità e scarsa gestione: di questo viene accusato il Ministro dei Trasporti, il quale a sua volta replica sottolineando che davanti ad una escalation di sabotaggi del genere, ben documentata, parlare di colpe del Governo è da irresponsabili, se non proprio da mala fede. Chiosa finale del vicepremier sul ricorso alla precettazione che continuerà eventualmente in casi di nuovi frequenti scioperi treni: la tutela dei viaggiatori è una priorità, conclude Salvini rispondendo alle critiche di Pd e CGIL, «se ne faccia una ragione chi invoca rivolte sociali e chi ha già proclamato l’ennesimo sciopero il prossimo weekend».