Storie Italiane ha aperto anche oggi con il caso della neonata rapita a Cosenza da Rosa Vespa e il marito Aqua Moses. Ieri Bruno Vespa, a Cinque Minuti, ha parlato con l’uomo, che è stato scarcerato in quanto considerato all’oscuro di tutto, e a riguardo la professoressa Maria Rita Parsi, in studio a storie Italiane, ha commentato: “Si tratta di una gravidanza isterica… tu lo pensi e il corpo reagisce. Lei non poteva avere dei figli, lui lo aspettava e lei si è fatta condizionare a tal punto dall’avere una gravidanza isterica, sicuramente non andava bene. Se uno guarda questa pancia pensa veramente che sia incinta, lei col corpo ha reagito e a raccontato la gravidanza, lei si è completamente staccata e divisa in due e una parte di lei ha messo in scena questo come se fosse realmente incinta. Io credo che lui non abbia scoperto nulla, ci credo, la messa in scena è stata talmente totale che tutti ne erano convinti, la pancia sembrava davvero quella di una donna incinta. Non credo che lui abbia collaborato, sinceramente. Lui si è messo ai margini di questo progetto”.
L’avvocato Gassani, in studio a storie Italiane, aggiunge: “E’ un progetto studiato a tavolino dalla signora. E’ apparentemente inverosimile che lui non si sia accorto però”. C’è anche però chi non crede nell’innocenza del marito: “E’ impossibile che durante il rapimento lui non abbia capito cosa stesse succedendo, magari durante la gravidanza sì, ma nella clinica, lui non ha fatto nulla”. Storie Italiane ha diffuso anche una nota vocale della stessa Rosa Vespa, inviato ai parenti, in cui la stessa raccontava che il bimbo aveva il covid e di conseguenza non poteva uscire dalla clinica, ma anche le parole della vicina di casa che ha raccontato cosa è accaduto: “Abbiamo sentito un rumore forte, era la polizia che non ha citofonato ma ha sfondato il portone per salire in casa. E’ successo il finimondo”.
NEONATA RAPITA A COSENZA, LE PAROLE DI MARZIALE: “QUESTO Eì UN SEQUESTRO”
Per Antonio Marziale: “Credo a Moses? Propendo per il sì, ha ingannato tutti e può aver ingannato lui. Quello che mi fa pensare questa storia… questa ha sequestrato una bambina in una clinica, doveva esserci una protezione massima ma lo ha fatto con grande facilità. Molte donne hanno gravidanze isteriche ma non vanno nelle cliniche, penso a quelle 4 ore di angoscia vissute dai genitori di Sofia, penso alla polizia che ha militarizzato Cosenza. Questa ha sequestrato una bimba, parto da questo, poi cominciamo a parlare di perizie perchè non è una mente normale ma è una mente criminale”.
Storie Italiane ha parlato anche con il commissario Sole della squadra mobile di Cosenza, che ha spiegato: “Le indagini resteranno aperte fino a che non avranno esito certo. Le immagini sono state acquisite per capire se vi era già stato un tentativo di rapimento, stanno procedendo a 360 gradi”. E ancora: “In relazione al documento delle dimissioni risulta palese la contraffazione dello stesso atto, riporta il giorno 21 gennaio come il giorno d’uscita del bimbo e poi viene specificato che dovrà tornare il 4 febbraio, un errore grossolano che fa comprendere, anche ai non attenti, la non genuinità di quell’atto”. Storie Italiane ha mandato in onda anche le parole di un’altra donna che ha partorito da poco, un po’ inquietanti: “Rosa guardava nostra figlia nella culla. Mi sono innervosita e le ho fatto vedere la bimba, io li ho visti sia lei che lui, ho detto a mio marito che non me la contava giusta questa coppia, poteva essere mia figlia come qualsiasi altra”.
NEONATA RAPITA A COSENZA, LE PAROLE DEL COMMISSARIO SOLE
La testimonianza risalirebbe al 10 gennaio, quando sia Rosa Vespa che Aqua Moses si erano recate presso la clinica. “Come ha raccontato la mamma che ha spostato la tenda per far vedere il pargolo, tu Moses non ti rendi conto che questo bimbo è di quei due genitori, che sono a guardi e a coccolare il piccolo fagotto. Risulta una chiamata ai carabinieri di Rosa Vespa? No assolutamente, quando siamo arrivati ci hanno solo detto, vi stavamo per chiamare, perchè si era diffusa la notizia”, ma secondo Eleonora Daniele risulterebbe agli atti.
Gassani aggiunge: “Questa visita clinica… Marziali ha ragione quando dice che qui c’è un sequestro di persona, uno dei reati più gravi e le nostre forze dell’ordine sono risultate essere le migliori al mondo”. I dubbi restano circa l’innocenza di Aqua Moses, ma il fatto che l’abbiano scarcerato e che lui sia assolutamente a piede libero fanno chiaramente capire come gli inquirenti credano alla sua versione: staremo a vedere quello che succederà nelle prossime settimane, se emergeranno ulteriori novità.