RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI DURIGON
Secondo quanto riporta Repubblica, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, nel corso di un’interrogazione alla commissione Lavoro della Camera, ha paventato l’ipotesi di istituire un commissione per far sì che la politica possa cominciare a discutere dell’adeguamento all’aspettativa di vita dell’età pensionabile dal 2027. Lo stesso Durigon nei giorni scorsi aveva spiegato che la Lega farà di tutto per evitare tale adeguamento. Resta in ogni caso da capire come potrebbero essere reperite le risorse necessario a farlo. Intanto dal monitoraggio dei flussi di pensionamento dell’Inps emerge che lo scorso anno sono state liquidate 830.452 pensioni contro le 907.066 del 2023. In calo anche quelle anticipate, da 255.119 a 215.058.
RIFORMA PENSIONI 2025, IL CALO DI OPZIONE DONNA
I dati fanno anche emergere una drastica riduzione dei pensionamenti tramite Opzione donna, che già si erano ridotti a meno di 12.000 nel 2023, ma che l’anno scorso sono stati meno di 3.500. L’unica tipologia di pensione che non ha subito variazioni significativi tra il 2023 e il 2024 è quella di vecchiaia, con poco più di 250.000 accessi. Significativo, invece, il gender gap pensionistico, pari a circa il 29% considerando che gli uomini mediamente hanno percepito 1.475 euro mensili contro i 1.048 delle donne. Restando in casa Inps, il Direttore centrale Pensioni Vito La Monica ha ricordato che il sistema contributivo rende più importante i versamenti effettuati nel corso della vita lavorativa piuttosto che gli anni di iscrizione.
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