La Corte Suprema Usa propende per l’approvazione del divieto di assistenza ai giovani transgender e, dunque, non sembra intenzionata a revocare il divieto che è stato imposto dal Tennessee ai minori di 18 anni. I giudici conservatori hanno segnalato nell’udienza di mercoledì la disponibilità a sostenere il divieto voluto dai repubblicani, con possibili ripercussioni su diverse altre leggi statali. La Corte, che ha una maggioranza conservatrice (6 contro 3), dovrebbe pronunciarsi con una sentenza entro la fine di giugno.
Nella scorsa udienza, dopo aver esaminato le argomentazioni di un ricorso sostenuto anche dall’amministrazione Biden contro la decisione di un tribunale di grado inferiore che ha confermato la legge del Tennessee, i giudici conservatori hanno citato il dibattito in corso tra esperti e politici sui potenziali benefici e svantaggi associati a tali cure. Per la prima volta l’Alta Corte ha discusso apertamente di un tema che è una delle guerre culturali in atto in Usa.
“È un dibattito in evoluzione“, ha dichiarato, come riportato da Reuters, il giudice conservatore Brett Kavanaugh, facendo notare come alcuni “Paesi all’avanguardia” in tali trattamenti stanno ‘tirando il freno’. “Se la situazione si sta evolvendo in questo modo e sta cambiando, e l’Inghilterra si sta tirando indietro e la Svezia si sta tirando indietro, mi sembra una luce gialla piuttosto pesante, se non rossa, per questa corte“, ha affermato il giudice.
CURE AI GIOVANI TRANSGENDER, UDIENZA ALLA CORTE SUPREMA USA
Per l’amministrazione Biden la legge del Tennessee discrimina gli adolescenti in base al sesso e alla condizione di transgender, violando la promessa di uguale protezione del 14° emendamento della Costituzione Usa. Inoltre, sostiene che la legge ostacolo il diritto dei genitori di richiedere le cure necessarie per i propri figli. Il delicato tema dei diritti dei transgender è stato portato dunque anche alla Corte Suprema Usa.
La legge del Tennessee è una delle 24 di questo tipo emanate da legislatori statali conservatori in tutti gli Stati Uniti. Dunque, una sentenza della Corte Suprema a favore di tale legge potrebbe anche rendere più facile per gli Stati difendere le leggi che limitano le persone transgender in altri contesti, tra cui l’uso del bagno e la partecipazione allo sport.
Ma l’avvocato generale del Tennessee, J. Matthew Rice, ha dichiarato che la legge è stata approvata “per proteggere i minori da interventi medici rischiosi e non provati” che spesso comportano “conseguenze irreversibili e che alterano la vita“. Pertanto, la sua applicazione “si basa interamente sullo scopo medico, non sul sesso del paziente. Non si tratta di discriminazione sessuale“.
Durante l’ultima udienza, 5 dei 9 giudici della Corte Suprema hanno espresso dubbi sulla fondatezza del ricorso e sulle argomentazioni avanzate dagli avvocati delle famiglie e dell’amministrazione Biden. Il presidente della Corte John Roberts ha messo in dubbio il fatto che dei giudici debbano decidere su quella che ha definito una questione medica, affermando che tali questioni sono tradizionalmente lasciate ai legislatori statali. “La Costituzione lascia la questione ai rappresentanti del popolo, piuttosto che a nove persone, nessuna delle quali è un medico“, ha dichiarato.
COSA STABILISCE LA LEGGE DEL TENNESSEE
La legge del Tennessee, approvata l’anno scorso, mira a incoraggiare i minori ad “apprezzare il proprio sesso” vietando agli operatori sanitari di prescrivere bloccanti della pubertà e ormoni per aiutarli a vivere con “una presunta identità non coerente con il sesso del minore“. La legge consente l’uso di questi farmaci per altri scopi, tra cui la cura di difetti congeniti, pubertà precoce o altre condizioni. Gli operatori possono essere citati in giudizio e incorrere in multe e sanzioni professionali in caso di violazione.