Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha inviato ad aumentare il reclutamento di giovani volontari per rinforzare gli eserciti. Non vi sono minacce concrete e imminenti, ma l’inquilino dell’Eliseo ha chiesto tale sforzo alla luce di un aumento dei pericoli dopo il conflitto ucraino, che il prossimo mese celebrerà un tristissimo terzo anniversario. La notizia è riportata da Liberation, e fa riferimento al tradizionale discorso che Macron ha tenuto nella giornata di ieri, lunedì 20 gennaio 2025, agli eserciti, in quel di Cesson-Sevigne. Il Capo dello Stato, parlando con gli ufficiali di più alto rango e i massimi rappresentanti delle forze armate del Paese, ha sottolineato come le minacce si stiano accumulando, di conseguenza la Francia dovrà adattarsi.
Alla luce di questo nuovo contesto internazionale, il presidente della repubblica francese ha spiegato di voler impegnarsi in maniera significativa in favore dei giovani, di modo da permettere agli stessi di poter scegliere liberamente di servire il loro Paese. “Oggi ci accontentiamo di un censimento, di una giornata della difesa e della cittadinanza – ha aggiunto Macron – è troppo poco”.
FRANCIA, MACRON CHIEDE PIU’ VOLONTATI PER L’ESERCITO: IL PROGETTO MANCATO
La mobilitazione di nuovi giovani volontari, era al centro di un progetto che stava molto a cuore al presidente francese, leggasi il “servizio nazionale universale”, avviato un anno fa dal governo Attal. Di fatto si trattava di un progetto che riguardava le scuole, per i giovani di età compresa fra i 15 e i 17 anni, di modo da “indirizzarli” verso l’esercito, e che sarebbe dovuto partire nel 2026. Ma con lo scioglimento del governo, il caos politico e le restrizioni al bilancio, tale proposta sembrerebbe essere finita decisamente nel dimenticatoio.
Ecco perchè Macron ha quindi optato per una sorta di progetto Bis, sottolineando che non sarà necessario “ripristinare il servizio nazionale obbligatorio”, ma chiedendo al governo e allo stato maggiore dell’esercito che vengano formulate, entro il prossimo mese di maggio, delle proposte che permettano ai giovani volontari di unirsi all’esercito, rafforzando così i ranghi.
FRANCIA, MACRON CHIEDE PIU’ VOLONTARI PER L’ESERCITO: LE SUE PAROLE
Per Macron “Dovremo individuare meglio i volontari”, “addestrarli ed essere in grado di mobilitarli quando verrà il momento”, “per rinforzare gli eserciti nella Francia metropolitana o altrove”. La riserva di professionisti sarà quindi il secondo gruppo militare su cui la nazione dovrà fare affidamento in caso di bisogno, e per costruirla bisognerà rivedere anche la giornata della difesa.
Obiettivo di Macron e della Francia, avere 210.000 militari attivi e 80.000 riservisti entro il 2030, un progetto senza dubbio ambizioso ma che non è da escludere possa essere raggiunto. Macron, nel corso del suo discorso, è tornato sulla guerra in Ucraina dicendo che la stessa non finirà “ne domani ne dopodomani”, ed inoltre che non ci potrà essere pace in Europa senza gli europei stessi e senza che le negoziazioni vengano portate avanti dall’Ue, smentendo quindi la teoria che sarà Trump a far finire la guerra.