Anche nel 2025 la pensione con la Fornero è rimasta tale e quale a quella del 2011. Eppure nel nostro Bel Paese è diffuso un messaggio errato: maturare i requisiti per la vecchiaia esclusivamente al compimento dei sessanta sette anni di età.
In verità esistono delle soluzioni per il pensionamento anticipato ma che si differenziano dall’età anagrafica legale imposta dall’Italia per godere dello stato di quiescenza, che è prevista a 67 anni. E in alternativa alla Fornero è possibile sfruttare dei canali d’uscita differenti.
Riforma pensioni Fornero 2025: uscita simile agli altri Paesi
Nonostante la pensione resti con la riforma pensioni Fornero anche nel 2025, in realtà dagli ultimi dati INPS si evince che l’Italia è al passo con le medie degli altri Paesi europei e rispetto ai 67 anni l’uscita (sempre in media) si è attestata a 64 anni.
Le differenze con il resto dell’Europa sono minime, tanto che prendendo d’esempio la Francia, la Svezia e il Belgio l’età è pressoché vicina a quella italiana:
- In Francia con la riforma Macron nel 2030 si uscirà dal lavoro a sessanta quattro anni (rispetto ai due in meno attuali).
- Anche in Svezia è stato predisposto un incremento a 64 anni rispetto agli attuali sessant’uno.
- In Belgio il requisito salirà come in Italia, visto che nel 2030 l’età pensionabile diventerà 67 anni (oggi ne bastano sessanta sei).
Le misure alternative alla riforma pensioni Fornero
Parlare di “addio” della riforma pensioni Fornero è utopia. Tuttavia, è utile conoscere le soluzioni alternative alla riforma che dura dal 2011 e che annualmente viene prorogata. Un esempio è la pensione anticipata, che consente di abbandonare il lavoro a 41 anni e 10 mesi (per le donne) e un anno in più per gli uomini (per i contributi).
Tra le altre soluzioni c’è l’Opzione Donna (che permette l’uscita a sessanta tre anni e trentacinque di versamento di contributi) e Quota 103 che invece impone un minimo di quarantuno anni di contributi e sessanta due anni anagrafici.
A causa della denatalità italiana dobbiamo considerare la realtà dei fatti: dire addio alla Fornero è impossibile, soprattutto per la mancanza dei fondi economici. Però, con le misure di flessibilità è possibile trovare un’alternativa più concepibile.