Scuole aperte 7 gennaio? Miozzo “Dipende dai contagi”/ “Al lavoro per riuscirci”

- Davide Giancristofaro Alberti

Le scuole saranno aperte il 7 gennaio? Per Agostino Miozzo del Cts bisognerà attendere l'evolversi dei casi, ma la macchina organizzativa è cominciata

agostino miozzo Agostino Miozzo (SkyTg24)

Si avvicina inesorabile la data del 7 gennaio 2021, giorno in cui, secondo l’ultimo Dpcm, riapriranno le scuole superiori. A riguardo però non vi è ancora certezza, come ha spiegato chiaramente il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico italiano, CTS, Agostino Miozzo, che intervistato da Rai Radio 1 durante il programma Radio Anch’io ha ammesso: “Le indicazioni sono di preoccupazione per questa disgraziata curva. Oggi siamo vicini ai 20mila contagi e ai 600 morti al giorno, le prossime 3 settimane saranno fondamentali perché rischiamo di tornare a 40mila casi al giorno oppure scendere. Se saremo bravi e riusciremo a scendere, l’inizio dell’anno nuovo consentirà la riapertura delle scuole”. Miozzo sottolinea come la macchina organizzativa stia lavorando affinchè si raggiunga l’indicazione data dal Dpcm in merito al 75% degli studenti in presenza nelle superiori, e il 25% in Dad, dal prossimo mese: “È stata data indicazione alle prefetture di fare dei tavoli di coordinamento e i prefetti stanno lavorando veramente bene”.

SCUOLE APERTE IL 7 GENNAIO? “SI AUSPICA CHE LA CURVA CONTINUI A SCENDERE”

“Stanno creando i presupposti – ha proseguito Miozzo – affinché il 75% dei ragazzi delle scuole superiori possa tornare a scuola il 7 gennaio, ma è ovvio che se la curva epidemica schizza verso cifre insostenibili, anche questa data viene messa in discussione. Quindi è auspicabile che quella curva continui a scendere”. Come riferito dai colleghi di Orizzontescuola.com, alcune regioni avrebbero già predisposto il piano di riapertura scuole, ed in particolare Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia, con i tavoli che hanno già di fatto definito il piano d’azione, e sarebbero in fase conclusiva. Si lavora in particolare sui trasporti pubblici e sullo scaglionamento dell’ingresso d’orario, non più tutti alle 8:00 ma diluiti di molto nel corso della giornata. Il governo deve arrivare pronto all’appuntamento del 7 gennaio, in quanto gli alunni non possono perdere un altro anno, la Dad non è la vera scuola.





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