Valeria Bartolucci torna a parlare degli esami del Dna che hanno escluso la presenza di tracce del marito Louis Dassilva sul luogo dell’omicidio di Pierina Paganelli. Lo fa a Quarto Grado, ribadendo di non aver mai nutrito dubbi a riguardo e spiegando la reazione del marito. “È sollevato, contento, ma anche lui comunque non avrebbe mai pensato che l’avrebbero trovato, a meno che qualcuno non l’avesse messo“. La moglie di Dassilva auspica che il marito possa uscire a breve dal carcere: “Ora aspettiamo, spero che venga escluso definitivamente da questa vicenda. Non so cosa ha la procura, ma se le prove sono queste lo devono scarcerare“.
Intanto, è soddisfatta per quel “po’ di verità” che “comincia a venire a galla“. Ma Bartolucci è anche sicura che “verrà fuori che l’uomo della cam 3 non è lui“. Tutto questo vuol dire per lei che c’è un assassino di Pierina Paganelli in circolazione, ma su questo si lascia andare a una riflessione: “Bisogna individuarlo o individuarla. Dicono tutti che c’erano due persone, potrebbe essere coinvolta anche una donna, non importa, ma bisogna fare giustizia“.
PIERINA PAGANELLI, L’ALLARME DI VALERIA BARTOLUCCI: “TEMO PER LA MIA VITA”
Il fatto che ci sia un assassino in circolazione è motivo di preoccupazione per Valeria Bartolucci: “Io ho paura, infatti ho limitato le mie uscite serali. Io che so che in carcere non c’è l’assassino DI Pierina Paganelli ho paura, perché sono scomoda e potrei essere una potenziale vittima. Soprattutto per questo vorrei andar via, non vivo più tranquilla“, ha dichiarato la moglie di Louis Dassilva a Quarto Grado. Per quanto riguarda il furto della cassaforte dalla casa di Pierina Paganelli, ha affermato di aver sentito dei rumori, che però aveva attribuito a un vicino, anche se era tardi.
“Non mi sono particolarmente allarmata, poi il giorno dopo ho visti i sigilli strappati“. Anche questo episodio la preoccupa. “Cominci a pensare che forse c’è qualcosa che attira i criminali; quindi, penso che la cosa migliore sia andarsene“. Infine, riguardo l’assenza anche del suo Dna sulla scena del crimine, Valeria Bartolucci non è stupita: “Mi sarei stupita se l’avessero trovata. Qualcuno mi ha stupito di essere mandante o di aver istigato il reato, ma ora è il momento di riabilitare la mia reputazione e la mia immagine“.
“C’è un assassino in giro, bisogna individuarlo o individuarla”
A #Quartogrado le parole di Valeria pic.twitter.com/DA3Tf1A13b
— Quarto Grado (@QuartoGrado) January 10, 2025