ACCODO ISRAELE-HAMAS, (FORSE) CI SIAMO: LA GUERRA NELLA STRISCIA DI GAZA VICINA AL CESSATE IL FUOCO?
L’accordo tra Israele ed Hamas sembra sempre più vicino, al netto delle tante altre volte in cui la tregua è sfumata in Medio Oriente: dopo 465 giorni di guerra continua dopo gli attacchi palestinesi e la conseguente invasione della Striscia di Gaza, la svolta arriva dal Qatar con le fonti presenti israeliani che parlano di «tregua vicina» e «accordo vicinissimo». Da giorni a Doha sono in corso i negoziati ma nelle prossime ore gli inviati americani (tanto della Presidenza Biden quanto del prossimo Presidente Trump) incontreranno i responsabili di Israele, Hamas e del Qatar, così come dell’Egitto.
Forse ci siamo davvero, il cessate il fuoco richiesto da ormai un anno e mezzo – dopo cioè l’attacco di Hamas che ha prodotto 1200 morti tra la popolazione israeliana il 7 ottobre 2023 – potrebbe essere davvero alle porte: migliaia di morti nella Striscia di Gaza, le ripercussioni in Yemen, Libano e Iran (oltre alle morti dei leader eccellenti anti-Israele tra Hamas ed Hezbollah) sembra tutto ormai alla vigilia di una vera svolta nella guerra tra lo Stato Ebraico e il nemico sciita islamista pro-Palestina.
La tregua in Libano di fine novembre, al netto delle tante violazioni che ci sono state, sembra ancora reggere ed è anche in forza di questa tenuta che nelle ultime settimane sono proseguiti i tavoli negoziali nuovamente con Israele e Hamas presenti: l’accelerazione finale si è avuta con le ultime interlocuzioni tra il Presidente eletto (e tre 7 giorni insediato) degli Stati Uniti Donald Trump e il Premier di Israele Bibi Netanyahu, dopo il discorso-choc del tycon sull’inferno in Medio Oriente, così come proficuo è stato il lavoro di diplomazia messa in campo dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan, uomo fidato di Biden. Al tavolo di Doha partecipano i massimi responsabili delle parti: il Premier Al Thani per il Qatar, il capo del Mossad israeliano David Barnea e l’inviato repubblicano di Trump in Medioriente, Stefe Witkoff. È atteso a ore il parere di Mohammed Sinwar, il fratello del leader di Hamas ucciso dalle forze israeliane la scorsa estate. È il consiglio supremo della sigla terroristica palestinese che è atteso in serata e da cui potrebbe giungere “luce verde” per il pacchetto di accordi presentati da Israele, su mediazione qatariota: «c’è volontà di arrivare ad un accordo per porre fine alla guerra», fanno sapere i portavoce di Hamas dalle prime impressioni durante il Consiglio.
COSA PREVEDE L’ACCORDO ISRAELE-GAZA E COSA CHIEDE BIDEN
La pressione del Premier del Qatar, così come il Presidente Biden (che vorrebbe nella sua ultima settimana alla Casa Bianca riuscire ad annunciare la tregua della guerra a Gaza) avrebbero portato il dispositivo “finale” per un via libera tanto di Hamas quanto di Israele, sebbene occorre sempre usare i “condizionali” del caso per le tante volte in cui l’accordo per la fine della guerra a Gaza è saltato per richieste da ambo le parti.
Liberazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas, conseguente liberazione di svariati detenuti palestinesi, e soprattuto ritiro cadenzato dall’IDF israeliana dalla Striscia di Gaza: l’accordo svelato da fonti di Hamas alla CNN vede ancora alcuni nodi che andranno dipanati negli ultimi negoziati previsti in settimana. Su tutti, rimane il tema del “Corridoio Philadelphia”, ovvero la parte di terra tra Egitto e Striscia in cui dovrebbe ritirarsi l’esercito di Israele creando una “zona cuscinetto”; così come ancora deve essere risolto il cessate il fuoco che Hamas chiede sia permanente su tutta Gaza. Al netto dei nodi che restano, l’evoluzione su tutto il resto del pacchetto di accordo è stata impressionante nelle ultime giornate, come confermato da Washington e da Tel Aviv. «C’è un accordo sul tavolo che Hamas dovrebbe accettare», ha detto il Premier Netanyahu ai media israeliani: in primo luogo, saranno 33 gli ostaggi in mano ad Hamas che verrebbero liberati in maniera contemporanea al cessate il fuoco raggiunto tra IDF e sigla pro-Iran a Gaza. Allo stesso modo, secondo quanto riporta una fonte della tv saudita “al-Hadath”, Israele già lo scorso weekend ha presentato ad Hamas una lista di detenuti palestinesi che saranno rilasciati (circa 100) non appena si sbloccherà l’accordo sulla tregua e il cessate il fuoco.