“A MEDJUGORJE HO IMPARATO CHE È UN LUOGO DI GRAZIA, SI ENTRA IN CONTATTO CON DIO”: PARLA MONS. ALDO CAVALLI
Come ha già detto il Vaticano nella Nota “Regina della Pace”, Medjugorje è un luogo di pace e di Grazia, dove è possibile realmente incontrare la presenza di Dio e della Madonna: è accorato l’appello lanciato da mons. Aldo Cavalli, il Nunzio e Visitatore apostolico della Santa Sede presso la Parrocchia di Medjugorje dove dallo scorso settembre 2024 è giunto il via libera ai pellegrinaggi e al culto nei luoghi delle misteriose apparizioni della “Gospa”. Intervistato da Andrea Tornielli per la stampa vaticana (qui a fondo pagina il video integrale di Vatican News, ndr), l’arcivescovo che ha ereditato il ruolo affidato da Papa Francesco a mons. Hoser racconta nel dettaglio in cosa consista il suo ruolo di “pastore” e accompagnatore dei migliaia di pellegrini e visitatori presenti ogni giorno nei luoghi santi di Medjugorje.
Le apparizioni della Madonna ai veggenti da ormai più di 40 anni proseguono, ma da poco la Chiesa Cattolica si è espressa sull’elemento più importante che fino ad oggi aveva fatto tenere un profilo “tiepido” sulla particolare vicenda mariana di Medjugorje: in quelle zone, in quelle preghiere, in quelle testimonianze degli stessi veggenti, «lo Spirito Santo c’è» e di conseguenza è possibile proseguire il culto cattolico. «A Medjugorje abbiamo una identità chiara: il Signore Gesù Cristo è per noi l’unico Signore», spiega il Visitatore del Vaticano che da oltre tre anni vive presso la Parrocchia di San Giacomo e che testimonia intensamente la possibilità di dialogare (senza mai perdere la propria identità) con le altre confessioni presenti nell’area balcanica. A riconferma di quell’appellativo che la stessa Madonna ha comunicato ai veggenti durante le prime apparizioni del 1981 (tra l’altro le prime 7 la Chiesa le ha riconosciute come veritiere, secondo il parere della Commissione Ruini): «Regina della Pace, messaggio attuale, se non viviamo così ci sono le guerre».
Mons. Cavalli racconta di incontrare spesso i veggenti di Medjugorje, persone normalissime che vivono la propria vocazione e che crescono di continuo nella fede: «sono persone semplici che vivono la loro famiglia come tutti», così come normale è il luogo dove ogni giorno migliaia di pellegrini arrivano da ogni parte del mondo. Secondo l’arcivescovo, la “specialità” di Medjugorje è proprio la sua normale dimensione di fede: «vogliono risolvere o affrontare bene i problemi che hanno. Un cambiamento che si chiama conversione, che si attua in particolare nel sacramento della penitenza». Quello che accade a Medjugorje è proprio questo particolare “cambiamento” che i tanti che vi giungono, come del resto quelli che vi abitano, desiderano per la propria vita e per quella dei più cari.
LA VIDEO INTERVISTA INTEGRALE AL VISITATORE DI MEDJUGORJE: “ECCO COME FUNZIONA L’APPROVAZIONE DEI MESSAGGI DI MADONNA REGINA DELLA PACE”
Come ripete più volte nell’intensa intervista a Vatican News, il Visitatore Cavalli racconta di aver visto diverse volte agire direttamente lo Spirito Santo in tantissime persone giunte fino a Medjugorje: «questo è un luogo di grazia», spiega l’arcivescovo e Nunzio apostolico, un luogo dove il Signore Dio «ha scelto per farsi incontrare». Il nulla osta dettato da Papa Francesco con la Nota del Dicastero per la Dottrina della fede è una semplice conseguenza di questa “particolarità” presente nei luoghi delle apparizioni: il “nulla osta” è un semplice invito ad andare in quelle zone «perché si incontra il Signore e dove Lui ti incontra».
Le conversioni, le testimonianze, i messaggi che rimangono nell’alveo della fede: tutto quanto affrontato fin qui dalle Commissioni sulla Madonna “di” Medjugorje non hanno potuto smentire la realtà dei fatti: «sono messaggi positivi per la fede e questo ha permesso di riconoscere Medjugorje come luogo di fede e di grazia». A livello pratico, mons. Cavalli è colui che ogni 25 del mese (e negli altri momenti dell’anno dove vengono diffusi i messaggi della Madonna ai propri veggenti) legge il messaggio giunto da Marija Pavlovic Lunetti e lo approva con la dicitura «con approvazione ecclesiastica».
È questa la novità più importante dopo la decisione del Vaticano, ma non rappresenta una “censura”, anzi è il suo contrario: spiega come funziona l’iter, con il messaggio “mediato” dal veggente in croato che viene poi “mediato” una seconda volta con la traduzione italiana.«Noi diciamo che il messaggio va bene, che corrisponde alla fede e invitiamo a leggerlo e meditarlo perché è positivo»: come sottolinea il Visitatore di Medjugorje, i messaggi sono positivi perché non aggiungono “nulla” alla Rivelazione di Cristo nei Vangeli, ma semplicemente li arricchisce, «aiutano a vivere meglio la fede oggi».