• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Educazione » SCUOLA/ Più forti del Covid: così i sindacati remano contro gli studenti

  • Educazione

SCUOLA/ Più forti del Covid: così i sindacati remano contro gli studenti

Alessandro Artini
Pubblicato 6 Agosto 2020 - Aggiornato alle ore 07:12
Sindacati scuola (LaPresse)

Sindacati scuola (LaPresse)

Ci sono due nodi da sciogliere per il rientro a scuola: le lezioni più brevi e il recupero delle insufficienze. I sindacati stanno difendendo l’indifendibile

Ci sono due nodi da sciogliere per il rientro a scuola, che, se irrisolti, rischiano di provocare forti tensioni.

Il primo riguarda la riduzione temporale delle singole lezioni. Com’è noto, molte scuole accorciano la durata oraria delle lezioni, perché il fattore tempo si associa a quello dello spazio, anch’esso essenziale. Semplificando, forse eccessivamente, la questione si pone in questi termini: riducendo il tempo scuola di ciascuna classe, si creano spazi per consentire le lezioni in presenza al maggior numero possibile di alunni. Tempi di lezione e spazi, sotto molti aspetti, sono variabili inversamente proporzionali. Ne deriva che alcune scuole scelgono di ridurre la durata di ciascuna lezione, ad esempio portandola a 45 minuti, anziché mantenerla di 60. In questo modo, tuttavia, gli insegnanti lavorano un quarto d’ora di meno per ciascuna lezione, le quali sono settimanalmente diciotto (nelle scuole superiori). Si tratta, pertanto, di una riduzione di tempo cospicua. Dovrà essere recuperato un tale tempo da parte dei docenti?


SCUOLA/ 5 istituti virtuosi indicano la via per colmare i gap tra le molte "Italie"


I sindacati sostengono di no, perché la riduzione stessa nasce da cause di forza maggiore: l’epidemia.

Il buon senso suggerisce che, in un momento grave per il Paese, tutti debbano accrescere l’impegno, anziché vantare il diritto a non recuperare il tempo perso. Anche perché i docenti sono pagati per un orario di 60 minuti, senza alcuna decurtazione monetaria proporzionale ai 45 minuti.


EDUCAZIONE/ Da Giovanna d’Arco alla mamma di don Giussani: la più grande povertà è non saper amare


Questo è il primo nodo.

L’altro, cui mi sono riferito in un precedente articolo, è quello del recupero delle insufficienze per gli alunni che sono stati ammessi al prossimo anno scolastico. Le lezioni, che cominceranno dal 1° settembre, secondo l’ordinanza sono da considerare come attività ordinaria. In tal senso, contravvenendo la pratica degli anni precedenti, non ci sarebbe alcun pagamento aggiuntivo. Ovviamente i sindacati non sono d’accordo.

Anche questo secondo nodo, se non sciolto, rischia di avvelenare il clima organizzativo delle scuole, proprio nel momento in cui si richiederebbe una maggiore collaborazione.


IL CASO/ Gianmaria, silenzio all’orale di Maturità: gli studenti chiedono adulti veri, non protocolli


Sarebbe opportuno, dunque, che il ministero dichiarasse espressamente ciò che, dal suo punto di vista, si deve fare. Come sempre, è una questione di coraggio politico, che però pare essere una merce rara (si veda ad esempio il rimpallo di responsabilità tra il governo nazionale e quello regionale per il mancato lockdown di Nembro e Alzano). L’epidemia, del resto, sta mettendo in luce tutto ciò che, nella scuola, non funziona e in particolare l’alleanza tra Stato e docenti su cui si è retto il mondo scolastico negli ultimi cinquant’anni: l’offerta di un modesto stipendio con il corrispettivo di un altrettanto modesto impegno. Ma, per una parte degli insegnanti, l’impegno è aumentato notevolmente mentre lo stipendio è rimasto invariato. Esso è del tutto inadeguato, in alcune regioni dove c’è un elevato costo della vita.


VACCINI COVID/ Dalla Corte alle Corti: la neutralità che manca e le partite aperte


Per questo i sindacati, con l’assenso ministeriale, hanno ritenuto di dover “difendere” la categoria da qualsiasi ulteriore mansione, come quella di “restituire” il tempo di lavoro ridotto (salvo casi di natura didattica) o come quella di effettuare le lezioni agli alunni che hanno insufficienze come attività ordinaria. In sostanza, per i sindacati, se non c’è la tradizionale attività mattutina d’insegnamento, i docenti non sono tenuti a far nulla. Secondo loro, anche la didattica a distanza era una forma di volontariato.

È una difesa ragionevole? Non direi, stando ai risultati.


INCHIESTA COVID/ E piano pandemico: come evitare l’errore di Speranza & co.


In questo periodo, inoltre, una tale difesa corre il rischio di danneggiare ulteriormente l’immagine della categoria, che appare privilegiata a fronte di altri lavoratori in difficoltà.

Si tratta, dunque, di rivedere l’alleanza, perché essa ha una natura falsamente egualitaria e disconosce le differenze d’impegno personali e professionali. Se si vuole investire sulla scuola, occorre partire dalle persone e, in primo luogo, ripristinare la formazione per gli insegnanti che la “Buona Scuola” (comma 124) aveva reso “obbligatoria, permanente e strutturale”. Dopo che tale obbligo è stato affidato ai collegi dei docenti, la formazione nei fatti è disattesa. Occorre dotarla di efficacia e porla a fondamento della carriera docente. Dopo anni di egualitarismo ideologico, la formazione può essere la leva di una nuova valorizzazione delle persone.


INCHIESTA COVID BERGAMO/ Quella strana "giustizia" che ha bisogno degli untori


Nel frattempo la ministra, che in una trasmissione ha dichiarato di sentirsi talvolta in un mondo parallelo, se vuole tornare nella comune realtà, cominci a sciogliere i due nodi sopra citati. Il coraggio non lo si dimostra solamente assumendo una voce stentorea e uno sguardo severo.

Leggi anche

  • VACCINI COVID/ Dalla Corte alle Corti: la neutralità che manca e le partite aperte
  • INCHIESTA COVID/ E piano pandemico: come evitare l’errore di Speranza & co.
  • INCHIESTA COVID BERGAMO/ Quella strana "giustizia" che ha bisogno degli untori

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Educazione

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Educazione

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net