Ue, l’unità minacciata

- Mario Mauro

MARIO MAURO ci parla della recente approvazione di una Dichiarazione scritta per l’istituzione di una “Giornata europea in memoria dei giusti”, per poter “non disperare dell’umanità”

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Foto: InfoPhoto

Con la firma della maggioranza dei membri del parlamento europeo, ieri è stata approvata una Dichiarazione scritta per l’istituzione di una “Giornata europea in memoria dei giusti”. Grazie alla collaborazione bipartisan incominciata parecchi mesi fa abbiamo dato voce ad un appello che non è semplicemente la volontà di non dimenticare alcune pagine buie della nostra storia. “I Giusti hanno salvato l’onore dell’Europa ai tempi della Shoah: in un’epoca dominata dagli ignavi e dagli assassini, ci hanno permesso di non disperare dell’umanità, perché non hanno esitato a rischiare la vita per salvare altri esseri umani. In Francia, in Italia, in Polonia, nella stessa Germania, dovunque in Europa ci sono stati uomini e donne che hanno nascosto, protetto, sottratto migliaia di ebrei alla furia nazista”.

Anche oggi, seppur in un’epoca meno drammatica per l’Europa, c’è un bisogno epocale di persone che ci permettano, come dice l’appello, di “non disperare dell’umanità”. Da ieri il concetto di “Giusto” è riconosciuto come patrimonio di tutta l’umanità. Ricordiamo i “Giusti” come coloro che hanno salvato gli ebrei dalla completa distruzione. Ma i “Giusti” sono persone che hanno agito anche in altre situazioni, opponendosi al genocidio armeno, aiutando le vittime in Rwanda, in Cambogia o durante la pulizia etnica in ex-Jugoslavia. I Giusti sono anche gli uomini e le donne che hanno difeso la dignità e la libertà nei regimi totalitari. Durante questi mesi, alcune obiezioni sono state rivolte all’iniziativa: c’è stato chi non voleva riconoscere il comunismo sovietico come totalitarismo e si rifiutava di paragonare i lager ai gulag. Altri colleghi, per non compromettere i rapporti con la Turchia, avrebbero preferito ignorare il massacro degli armeni. Altri invece pensano che accostare la shoah agli altri orrori del Novecento con l’uso esteso e generalizzato della parola “Giusto” la banalizzi. Altri ancora invece hanno criticato l’esclusione o l’inclusione di questo o quell’esempio di genocidio o massacro. Il Parlamento europeo ha superato queste ed altre obiezioni, e da ieri gli uomini e le donne che con il loro coraggio, a volte con il sacrificio della vita, si sono opposti al sopruso del tiranno di qualsiasi ideologia e colore politico sono riconosciuti eroi della dignità umana e della costruzione dell’identità morale dei popoli europei. 

Per questo “Nella realtà violenta che ci circonda, ricordare l’azione dei Giusti, rendere omaggio al Bene, mostrare che ogni individuo, per quanto umile, può compiere il gesto che salva un altro essere umano, ha un immenso valore educativo per i giovani d’oggi”. Ma la giornata europea dei giusti è anche un modo per tenere gli occhi aperti di fronte a ciò che accade in tutto il mondo, fuori dai confini dell’Unione europea: guerra, terrorismo, persecuzioni religiose, totalitarismo, morte, ideologia. Grazie all’opera geniale e lungimirante dei padri fondatori l’Europa vive in pace da molti decenni, e può sperare, restando unita, di continuare a vivere in assenza di conflitti nel futuro. Chi minaccia oggi questa unità, utilizzando il pretesto della crisi per dare seguito a pericolose tentazioni nazionalistiche, dimentica la storia della propria comunità nazionale e il cammino faticoso che ha dovuto affrontare il continente per poter vivere lontano dalla violenza e dalla costrizione. E’ il nulla di un vero nichilismo politico, a cui non dobbiamo dare la forza di sradicare quello che era l’intento originario del progetto europeo. Questo è il contenuto vero sul quale ci si misura oggi nel costruire l’Europa e questo è il rischio più grave al quale siamo esposti nel costruire l’Europa.

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