ATTACCO DI ISRAELE SU GAZA: 93 MORTI. “NON ERA UNA SCUOLA MA UN COVO DI HAMAS”
Ennesimo attacco di Israele su Gaza. Ad essere colpita dalle bombe questa volta è stata una scuola del centro: una mossa sanguinaria che ha portato all’uccisione di 93 persone, di cui 11 bambini. Come spiegato da Hamas, tali edifici sarebbero stati utilizzati dai profughi sfollati negli ultimi mesi che si sarebbero appunto rifugiati lì: tra questi anche donne e bambini. Israele ha invece replicato affermando che non si sarebbe trattato di una scuola, bensì di un luogo dove erano presenti leader di Hamas e uomini armati.
L’esercito di Israele ha infatti pubblicato la lista di 19 terroristi uccisi, sottolineando come quella scuola non fosse appunto altro che un covo di Hamas da mesi: “la scuola era usata come base da Hamas e dalla Jihad Islamica”. Non solo, sempre secondo l’Idf israeliana, erano proprio quei terroristi il bersaglio dell’attacco, “Le informazioni che arrivano da Gaza sono inaffidabili, il conteggio dei morti è troppo alto”. La contro-risposta non si è fatta attendere e la stessa organizzazione politico-militare ha parlato di falsità da parte di Israele, poiché “tra le persone uccise nel massacro non c’era un solo uomo armato”. A detta di Hamas “erano tutti civili presi di mira mentre eseguivano la preghiera dell’alba“. Una condanna è arrivata anche da parte dell’Italia con il ministro degli esteri Antonio Tajani, che su X ha scritto: “È per proteggere i civili che chiediamo immediato cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas”. La ripresa dei negoziati, dopo quanto accaduto, appare però più lontana che mai.
ATTACCO ISRAELE SU UNA SCUOLA DI GAZA: LA CONDANNA DELL’IRAN
A parlare dell’attacco di Israele in una scuola di Gaza è anche l’Iran, che lo condanna definendolo “il nuovo crimine del regime sionista” spiegando che cercherà “seriamente di condannare questo atto a livello regionale e internazionale”. Ad affermarlo è stato il ministro degli Esteri ad interim, Ali Bagheri, in una conversazione telefonica con il vice capo dell’ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayya, come riporta l’urna. Bagheri ha poi avuto modo di parlare dell’elezione di Yahya Sinwar come capo dell’ufficio politico di Hamas: secondo l’iraniano “è motivo di orgoglio, poiché Sinwar è un instancabile Mujahid, che guida abilmente il campo di battaglia contro i sionisti”. Al-Hayya ha replicato chiedendo la condanna internazionale dell’attacco alla scuola e sottolineando l’importanza della riapertura dei dialoghi tra Hamas e Teheran.